Sweeter Innocence - Non C'è Innocenza Più Dolce Dei Nostri Gentili Peccati

cap. 31

Athena si sistemò di nuovo accanto a lui, lasciando che il silenzio tornasse a regnare tra di loro mentre il mare davanti continuava a ondeggiare, calmo e ipnotico. Si domandò se la situazione fosse imbarazzante. Doveva ammettere che un po' lo era per lei. Sentiva il peso del silenzio, e cercava di capire se anche Elijah provasse la stessa sensazione.

Fu Elijah a rompere quel silenzio carico di tensione. "Ti va di venire alle prove oggi?" chiese, spostando appena il peso sulla sabbia.

Athena lo guardò sorpresa. "Pensavo volessi prenderti una pausa dopo quello che è successo ieri sera..." disse con un tono di voce che tradiva la sua preoccupazione.

Elijah la guardò per un lungo momento, come a soppesare le sue parole, poi rispose con calma "Non chiamerò Lux. Saremo solo noi due." Ci fu un attimo di esitazione nel suo sguardo. "Con Lux ci devo parlare. Più tardi, forse."

Athena sospirò. Sembrava che, nonostante i suoi sforzi per farli riappacificare, fossero tornati punto e a capo. Tutto a causa sua e, ancora una volta, a causa di Matias. Si sentì sprofondare in un senso di colpa che non riusciva a scrollarsi di dosso.

Elijah parve accorgersi della tensione che si dipingeva sul volto di lei. Si voltò appena, i suoi occhi azzurri erano fissi su di lei. "Lux mi ha parlato molto di Millie." disse all'improvviso. "Del fatto che sia partita per chissà dove."

Un leggero sorriso curvò le sue labbra. "Secondo me è cotto di lei."

La voce leggera e quel sorriso fecero scivolare via un po' della pesantezza che affliggeva Athena. Sorrise anche lei, annuendo piano. "Sì, è vero che tra i due c'è sempre stato qualcosa... Anche se, onestamente, penso che ci stiano prendendo in giro con tutta questa relazione nascosta. Come se non fosse evidente!"

Una risata, per quanto leggera, sfuggì anche dalle labbra di Elijah. "Sarebbe più strano il contrario, conoscendo Lux."

"Perché dici così?" chiese Athena, incuriosita. La guardò con un sorriso enigmatico, quasi nostalgico.

"Lux è un tipo scherzoso, no? Insomma, è uno che riesce a farsi voler bene da tutti, e con le ragazze ci ha sempre saputo fare, anche se..." Elijah fece una pausa, quasi divertito dai propri ricordi. "Da piccolo era un disastro con loro. Non so quante bambine abbia traumatizzato."

Athena scoppiò in una risatina spontanea. L'immagine di un giovane Lux impacciato con le ragazze le sembrava quasi assurda, ma incredibilmente dolce allo stesso tempo. "Davvero?" chiese con genuina curiosità.

Elijah annuì, un leggero sorriso dipinto sul volto, un'espressione rara che sembrava addolcire i tratti taglienti del suo viso. "Già. Sempre pronto a fare battute, a scherzare, ma appena una ragazza si avvicinava troppo, diventava un totale imbranato."

"Non sembra affatto il Lux di oggi" commentò Athena con tono divertito, ricordandosi di tutte le volte in cui Lux si era comportato con nonchalance e sicurezza assoluta davanti a chiunque.

"Sì, le cose cambiano." mormorò Elijah, la sua voce tornando più bassa, quasi distante.

Athena percepì un cambiamento sottile nell'atmosfera. Qualcosa di irrisolto sembrava aver preso nuovamente piede tra loro. Fece per parlare, ma si fermò, lasciando che l'eco della risata appena condivisa restasse lì, sospesa tra loro, come un fragile filo che li univa.

Elijah si alzò lentamente, stirandosi leggermente come per scrollarsi di dosso la stanchezza. "Forse è ora che io vada." disse con una voce calma, quasi riluttante.

Athena si alzò anche lei, cercando di non mostrare il dispiacere che provava al pensiero che lui se ne sarebbe andato. Non voleva sembrare attaccata, ma era evidente che il pensiero della sua partenza le pesava. Elijah si fermò di fronte a lei, le mani nascoste nelle tasche dei suoi jeans, e la osservò intensamente. Quegli occhi azzurri la fissavano, e Athena si sentì improvvisamente vulnerabile sotto il suo sguardo. Arrossì, distolse lo sguardo e balbettò un saluto, la voce un po' tremolante.