cap. 7

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Quando la campanella suonò, segnando la fine dell’intervallo, il cortile si svuotò rapidamente, e i ragazzi si dispersero per le varie aule. I corridoi erano già in fermento, decorati con manifesti colorati e striscioni che annunciavano il tanto atteso ballo di fine anno. L’atmosfera era carica di eccitazione, e ovunque si parlava dei preparativi, degli abiti da indossare, e delle aspettative per quella serata speciale.

Athena, tuttavia, aveva la mente altrove. Non riusciva a smettere di pensare a Matias. Una volta in classe, si guardò intorno, cercandolo tra i banchi, ma non lo vide. Il suo posto era vuoto. Una piccola preoccupazione cominciò a farsi strada nel suo cuore. Che cosa poteva essere successo? Era così strano non vederlo lì, con il suo solito sorriso che le risollevava il morale.

Prese il telefono e, senza pensarci troppo, gli scrisse un messaggio, chiedendogli come mai non fosse venuto a scuola. La risposta non si fece attendere: Matias le spiegò che doveva aiutare sua madre con delle commissioni e prendersi cura del suo fratellino. La rassicurò di non preoccuparsi, promettendo che si sarebbero visti il giorno dopo. Athena tirò un sospiro di sollievo, ma non poté fare a meno di sentire un piccolo vuoto per non poter condividere la giornata con lui.

Dopo le lezioni, mentre tutti si affrettavano a uscire, Athena decise di rimanere ancora un po’. La curiosità per i preparativi del ballo la spinse a esplorare la scuola, in particolare i piani superiori, dove solitamente non andava. Era un po’ fuori dal suo solito percorso, ma c’era qualcosa che la attirava, forse la voglia di scoprire qualcosa di nuovo, o forse solo il bisogno di distrarsi.

Camminò lentamente lungo i corridoi semi-deserti, osservando i vari cartelloni affissi alle pareti. Ogni angolo sembrava respirare l’attesa per il grande evento. Ma, proprio mentre si avvicinava ai laboratori, un suono familiare catturò la sua attenzione. Era una melodia dolce e malinconica, arpeggiata alla chitarra, proveniente dall’aula di musica. La stessa aula dove aveva incontrato Elijah la prima volta.

Il cuore di Athena batté più forte mentre si avvicinava alla porta, socchiusa. La musica la toccava nel profondo, come se ogni nota sussurrasse parole non dette. Era una melodia semplice, ma carica di emozione, che sembrava raccontare una storia di solitudine e di sogni nascosti. Athena si trovò incapace di resistere e, trattenendo il respiro, si fermò accanto alla porta, origliando senza voler disturbare.

Attraverso la fessura della porta, poté intravedere Elijah, seduto al centro dell’aula, completamente immerso nella musica. I suoi capelli neri come la notte, lunghi e disordinati, gli ricadevano sul viso, coprendo parzialmente i suoi occhi concentrati. Le sue dita, snelle e agili, si muovevano con grazia sulle corde della chitarra, creando quella melodia struggente che riempiva l’aula. Non c’era nessun altro con lui, solo la sua chitarra e il suono che riempiva lo spazio vuoto.

Athena rimase lì, immobile, affascinata da quella scena. C'era qualcosa di profondamente intimo nel modo in cui Elijah suonava, come se attraverso la musica stesse rivelando una parte di sé che normalmente teneva nascosta al mondo. Per un attimo, si sentì come un’intrusa, testimone di un momento che forse non era destinato a essere condiviso. Eppure, non riusciva a distogliere lo sguardo o a smettere di ascoltare.

Si chiese se il ragazzo fosse consapevole della sua presenza. Forse sì, ma non sembrava importargli. O forse, quella musica era il suo modo di comunicare, un linguaggio muto che solo chi sapeva ascoltare poteva capire.

Athena si accorse che, in quel momento, la sua mente era divisa. C'era una parte di lei che era attratta da Matias, dal suo calore e dalla sua dolcezza, ma c’era anche un’altra parte che si sentiva irrimediabilmente affascinata da Elijah, dal suo mistero e dalla profondità che sembrava nascondere. Due mondi completamente diversi, ma entrambi avevano trovato un posto nel cuore di Athena.

Sweeter Innocence - Non C'è Innocenza Più Dolce Dei Nostri Gentili PeccatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora