cap. 11

6 2 0
                                    

Elijah uscì dal bagno con i capelli ancora umidi, raccolti in una coda bassa che dava un'aria informale e rilassata al suo aspetto. Indossava una maglietta abbastanza larga che scendeva fino ai suoi fianchi e i pantaloncini di prima, che la maglietta adesso copriva, non rendendo più ad Athena possibile godere dello spettacolo. Si avvicinò ad Athena con uno sguardo misurato, come se stesse cercando di decifrare la sua espressione.

"Questo appartamento è di mio fratello" iniziò a spiegare, rompendo il silenzio. "O meglio, lui è l'affittante. Io vivo qui con lui da qualche anno. È una sistemazione temporanea, ma funziona."

Athena ascoltava attentamente, il nervosismo che aveva provato prima sembrava sciogliersi lentamente mentre Elijah parlava. Era curioso scoprire di più su di lui, e questa informazione le dava un senso di connessione, seppur minima.

Elijah proseguì verso una delle stanze del piccolo appartamento. Athena lo seguì con lo sguardo, notando come il suo corpo si muoveva con una grazia naturale, i movimenti rilassati ma sicuri. Rientrò poco dopo con una chitarra acustica nera e un gruppo di fogli. Con un gesto fluido, posò la chitarra sul divano e stese i fogli davanti ad Athena.

"Questi sono alcuni dei brani che ho pensato per il talent show." spiegò, mentre Athena si avvicinava per esaminare il materiale. "Ho cercato di includere una varietà di stili, così potremo decidere insieme cosa funziona meglio."

Athena prese in mano i fogli, scrutandoli attentamente. Erano spartiti e testi di canzoni, alcuni con annotazioni e modifiche che evidenziavano il processo creativo di Elijah. C'era qualcosa di affascinante in quel caos apparentemente ordinato, come se ogni pagina raccontasse una parte della sua anima.

"Wow" disse Athena, impressionata. "Hai davvero pensato a tutto."

Elijah alzò un sopracciglio, quasi sorpreso dalla sua reazione positiva. "Sì, ho cercato di essere preparato. Ma voglio anche sapere cosa ne pensi tu. Abbiamo tempo per sperimentare e vedere cosa ci piace di più."

Athena sollevò lo sguardo, trovandosi di fronte a Elijah che sembrava genuinamente interessato a collaborare. C'era un'intesa nascosta tra di loro, qualcosa che si andava costruendo passo dopo passo.

"Mi piacerebbe davvero lavorare su queste canzoni con te" disse Athena, sorridendo. "Ma prima, dimmi, quali sono le tue idee per la performance?"

Elijah si sedette accanto a lei sul divano, prendendo la chitarra in mano e accordandola con un gesto esperto. "Ho pensato di partire da qualcosa di semplice e poi aggiungere elementi che rendano la performance unica. Potremmo anche pensare a un arrangiamento che sfrutti al massimo le nostre abilità. Dobbiamo fare in modo che il nostro numero si distingua."

Athena annuì, affascinata dalla visione di Elijah. Quella serata stava prendendo una piega completamente diversa rispetto a come l'aveva immaginata. Ma non era più spaventata. C'era qualcosa di intrigante e stimolante nell'improvvisare con lui, nel cercare di capire dove li avrebbe portati questo progetto comune.

Mentre Elijah continuava a spiegare le sue idee, Athena si sentì sempre più coinvolta. Non solo per il talent show, ma per il modo in cui Elijah sembrava riuscire a portarla fuori dalla sua zona di comfort.

I due ragazzi si misero subito al lavoro, con Elijah che alternava tra chitarra e fogli, adattando gli spartiti mentre Athena cantava. Era un processo dinamico, dove ogni nota e ogni parola venivano perfezionati attraverso un dialogo costante.

Elijah, seduto con la chitarra appoggiata sulle ginocchia, cambiava gli accordi con disinvoltura. Ogni volta che Athena modulava la voce o cambiava tono, lui aggiustava il suono della chitarra, creando un equilibrio sempre più armonico. Con uno sguardo concentrato e movimenti fluidi, sembrava che la musica stesse prendendo vita attraverso le sue mani.

Sweeter Innocence - Non C'è Innocenza Più Dolce Dei Nostri Gentili PeccatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora