cap. 2

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Una volta riempiti i loro vassoi, si diressero all’esterno della mensa, dove l'aria era già calda e invitante, segno che l'estate stava per arrivare.

Trovato un tavolo sotto l'ombra di un grande albero, le due si sedettero comodamente. Millie, sempre curiosa e amichevole, chiese: "Allora, Athena, cosa ti ha portato qui? Come mai ti sei trasferita?"

Athena prese un respiro profondo, guardando per un momento il paesaggio marittimo che si intravedeva in lontananza. "Mio padre ha avuto una promozione nel suo lavoro, ed è stato trasferito qui. È un militare, quindi ci siamo dovuti spostare. È sempre stato difficile cambiare città, ma... questa volta sembra ancora più complicato, forse perché è anche il primo anno senza mia madre."

Millie la guardò con comprensione, abbassando leggermente la voce. "Mi dispiace, Athena. Deve essere davvero difficile per te. Ma sono sicura che con il tempo ti ambienterai. E se mai avessi bisogno di qualcosa, io sono qui."

Athena le sorrise, apprezzando davvero il supporto. "Grazie, Millie. Mi fa piacere sapere di poter contare su qualcuno. Spero solo che tutto andrà per il meglio."

Millie annuì, il suo sorriso dolce e sincero. "Sicuramente andrà bene. E chi lo sa, magari questa città ti riserverà delle belle sorprese."

Le due ragazze continuarono a chiacchierare, godendosi il pranzo e la reciproca compagnia, mentre intorno a loro la vita scolastica proseguiva tranquilla sotto il sole crescente del primo pomeriggio.

Dopo il pranzo, le lezioni ripresero per un breve periodo, giusto il tempo di un paio di ore, ma Athena riuscì a seguirle con un po’ più di tranquillità. La presenza amichevole di Millie durante la pausa pranzo le aveva dato un po’ di conforto, facendola sentire meno sola in quel nuovo ambiente.

Quando finalmente suonò la campanella di fine giornata, Athena si stava preparando a tornare a casa quando Millie la raggiunse di nuovo. "Ehi, Athena, ragazza mia! Ti va di fare due chiacchiere prima di andare? C’è un posto molto calmo e carino vicino ai campi sportivi."

Athena sorrise, accettando volentieri. "Certo, mi farebbe piacere."

Le due ragazze si incamminarono insieme verso l’area sportiva della scuola, dove trovarono un angolo tranquillo con alcune panchine di legno. Si sedettero sotto l’ombra di un albero, osservando il campo di calcio poco distante, dove alcuni studenti stavano già iniziando a giocare.

Iniziarono a chiacchierare delle loro passioni. Millie, con il suo solito entusiasmo, cominciò a parlare della sua musica preferita. "Penso che i generi che più mi si addicani siano il pop e il country sai? Sono generi che mi mettono sempre di buon umore. Mi piace ascoltare le canzoni che raccontano storie, e i ritmi del pop sono sempre così vivaci, come fai a non diventare felice ascoltandoli?"

Athena annuì, sorridendo. "Io invece sono più sul metal, rock.. musica alternativa. Mi piacciono i suoni forti, le chitarre distorte e i testi profondi.. C’è qualcosa di liberatorio in questo tipo di musica, mi aiuta a esprimere le mie emozioni, non so come spiegarlo."

Millie rise dolcemente. "Immagino che tu sia una vera ribelle allora! È bello vedere quanto siamo diverse ma possiamo comunque andare d’accordo."

Proprio mentre Millie finiva di parlare, Athena notò qualcosa, o meglio qualcuno, poco più in là. Tra le figure che si muovevano intorno ai campi sportivi, vide il ragazzo che aveva intravisto quella mattina nell’aula di musica, intento a suonare la chitarra. Era in piedi vicino a un angolo appartato del campo, appoggiato al muro con la chitarra a tracolla, che sfiorava le corde in modo distratto. I suoi lunghi capelli neri e lisci adesso erano sciolti e ricadevano verso il pavimento, mentre il suo sguardo sembrava perso nei pensieri reconditi, distante dal trambusto che lo circondava.

Sweeter Innocence - Non C'è Innocenza Più Dolce Dei Nostri Gentili PeccatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora