KNOX
28 GiugnoEsco dall’officina con la tuta addosso, attraversando di corsa il parcheggio per prendere la moto e andare al negozio prima che chiuda. Mi sono pulito le mani e le braccia dall’olio, ma la t-shirt è
macchiata e la tuta estiva consiste solo in un paio di pantaloni con le bretelle.
Insomma faccio schifo, però non ho tempo per preoccuparmene.
Vado in gioielleria a ritirare il regalo e quando torno a casa, trovo mia sorella in cucina a fare uno spuntino.
«Ehi, piccoletta».
«Knoxi Knox. Com’è andata a lavoro?»
«Tutto bene. Solite cose».Appoggio la busta sul tavolo e abbasso subito le bretelle. Tolgo le scarpe lasciandole vicino alla porta, infine attraverso il corridoio diretto in bagno.
«Possiamo parlare?» grida Alison alle mie spalle.
«Dopo».
Ho un urgente bisogno di una doccia e non permetterò a niente e nessuno di mettersi in mezzo.
Appena sono nudo, mi infilo sotto l’acqua gelata e chiudo gli occhi, facendo un lungo respiro.
Sono giorni e giorni che avverto questa pressione al petto e non c’è niente che riesca a farla allentare.Penso ogni istante a Noah; cercare di evitarlo, ormai, suona piuttosto ridicolo. Ha capito che c’è qualcosa di sbagliato già dal primo momento, non ha senso rimandare l’incontro, anche se non voglio trovarmi di fronte alla scelta più difficile della mia vita.
Dovrebbe essere una sua scelta, ma se la decisione si basasse sulla nostra relazione, non potrei permettergli di buttare via un eventuale carriera.
Lo chiamo tutti i giorni, però è passata una settimana da quando è venuto a cercarmi a casa, non posso più accampare scuse e non voglio.E mi manca da morire.
Sto solo cercando di rendermi conto cosa significhi stare senza di lui.
Il risultato?
Ho iniziato a bere whisky prima di dormire, mi sveglio durante la notte, lavoro dieci ore al giorno e quando stacco vado a correre.
Mangio quando mi ricordo e ho finito un pacchetto di sigarette da venti in sette
giorni. Per uno che non fuma mai, è tanta roba.
Questa sera il mal di testa non mi dà pace, non vedo l’ora di mettere qualcosa nello stomaco così da poter prendere un antidolorifico.Non appena esco dalla doccia, mi infilo una tuta e torno in cucina per capire quale sarà la cena. Alison è sul divano, il telefono tra le mani.
«Ordiniamo qualcosa?» le chiedo. «Non ho voglia di cucinare».
«Va bene, ma solo se vieni a sederti un attimo qui».
Striscio i piedi fino alla sala e mi abbandono sui cuscini, la testa all’indietro, gli occhi chiusi.
So che sta per arrivare qualcosa di sgradevole, quindi punto subito il dito verso di lei.
«Voglio un hamburger doppio con bacon, cheddar e insalata. Prendi anche le patatine e una Coca Cola. Scegli quello che vuoi tu, poi metti i dati della mia carta. Il portafoglio è sul tavolo».
Alison si alza in silenzio. Dopo pochi istanti il divano si abbassa appena, è così leggera che faccio fatica a sentire la differenza.«Ordinato. Puoi ascoltarmi?»
«Mmh-mmh».
«Che diavolo stai combinando con Noah? È una settimana che tento di capirci qualcosa e scappi sempre. Si può sapere che hai?»Sospiro, mi porto le mani sul viso e le strofino, come se potessi pulire i pensieri amari che infestano il mio cervello.
«Non lo merito» mi lascio sfuggire.
«Chi?»
«Noah».
Un attimo di silenzio.
«Ma che stai dicendo?»
«Non lo merito, non sono abbastanza. Non ho niente da dargli. Ho ventisei anni, un lavoro discreto, ma che rende poco. Non ho un’auto, né una casa. Ho a malapena messo da parte qualcosa negli anni e ho speso molto per la moto. Dio… sono un imbecille».
«Knox».
Non rispondo, non mi muovo.
«Knox, mi guardi per favore?»
Sollevo le palpebre e raddrizzo il collo, cercando lo sguardo di mia sorella.
I suoi splendidi occhi marroni mi studiano, le lunghe ciglia sbattono addolcendo un cipiglio rabbioso.
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CRAZY FOR YOU
Romance🏳️🌈Romance MM - Spin-Off di Fall For Me🏳️🌈 ✨Per Knox, Noah é il migliore amico di suo fratello. Più piccolo di lui, grandi occhi azzurri e un sorriso vulnerabile, che ha sempre avuto l'istinto di proteggere. Ma Noah é stato innamorato di suo...