Si torna a casa

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1 Giugno 2015
Sono passati 3 mesi da quando Il Volo ha vinto a Sanremo e ora sono qui seduta sul divano di casa mia alle 7.30 del mattino che osservo la mia valigia. " Ora parto di casa, solo cinque minuti,ed esco!" dico tra me. Il telefono inizia a squillare.
- Pronto?
- Sorellina allora hai già preparato tutto? Pronta per ritornare nella tua terra?
- Tutto pronto tra cinque minuti esco di casa e vado all'aeroporto ho l'aereo alle 11.30 ho paura di trovare coda!
- Noi qui ti aspettiamo tutti a casa ci sono anche gli zii!
- Perfetto non vedo l'ora! Adesso chiamo Ignazio così lo saluto,domani giocano alla partita del cuore a Torino si starà allenando con gli altri ragazzi!
- Chiamalo pure,io intanto vado in cucina e anche se non dovrei dirtelo ma lo sai come sono,non riesco a tenermi tutto dentro,ti dico che ti sto preparando una torta di benvenuto!
- Ma che bravo fratellone che sei! Vedi di non farla bruciare come il tuo solito!
- Ed è qui che ti sbagli di nuovo perché anche quella volta non è stata colpa mia ma è stata la mamma che non ha azionato il timer quando glielo avevo chiesto e io ero lì seduto aspettando che suonasse mentre la torta era già bella che cotta!
- Ah ecco mi scusi signore se l'ho incolpata un'altra volta,ma le ricordo che poteva anche guardare dentro il forno non esiste un angioletto delle torte che le suona l'arpa quando è pronta sa?
- Ma che simpatica la mia sorellina! Ho comprato anche le decorazioni speriamo bene! -si mette a ridere.
- Dai al lavoro chef! Passo e chiudo!- rido e riattacco.
Chiamo Ignazio.
- Pavarotti come stai? Pronto per domani?
- Bedda mia! Certo ci stiamo allenando! Tu invece che fai,parti? Ritorni nella terra dei cannoli siciliani?
- Mi hai fatto venire una voglia matta di mangiarli,dio quando li amo! Si,ho l'aereo alle 11.30 tra un po' esco di casa.
- Già così presto?
- Si ho paura di trovare coda non si sa mai! Tu piuttosto? Ti stai allenando per domani?
- Certo che si dobbiamo vincere! Qui con noi c'è anche Lorenzo che ti saluta!
- Salutamelo allora è anche i ragazzi mi raccomando!
- Certamente! Tu invece come stai? Seriamente...
Il suo tono di voce diventa più serio.
- Da una parte non vedo l'ora di tornare ma dall'altra non voglio vedere mio padre... So già come andrà a finire,apro la porta tutti si alzando contenti di vedermi e poi lui che si fa più serio tanto da far vedere che comanda,poi sorride mi saluta e quando ha il tempo mi chiede dell'Università! Quanto ci scommettiamo?
- Non scommettiamo niente perché credo che avrai ragione tu! Cerca di essere più affettuosa con lui magari ci guadagni qualcosa dai!-
- Cosa, un pupazzo?
Si mette a ridere.
- Non essere così,mantieni il sorriso,stai andando a casa,dove sei cresciuta, dove abbiamo sempre giocato,dove c'è la tua famiglia e anche dove abbiamo sempre suo...
- Ignazio basta ho capito,non me lo ricordare,non ne voglio parlare.- lo blocco all'istante.
- Si hai ragione scusa,mi sono dimenticato! Però è bello ricordarlo,sono sempre bei ricordi!
- Che ora però mi fanno male,non riesco a superarlo...
- Non fa niente,è normale! Ora vado per l'allenamento,buon viaggio cuginetta! Chiamami quando arrivi!
- Certo! Buon allenamento,ciao!
Riattacchiamo.
Mi viene in mente l'immagine di io lui e mio fratello,in salone mentre suoniamo e cantiamo. Si è vero sono bei ricordi e mi scappa un sorriso ogni volta che ci penso ma è proprio vero che i momenti più belli durano poco. Mi chiedo ancora perché deve essere così... I momenti brutti ti fanno star male,ti fanno pensare troppo e possono durare a lungo mentre i momenti belli durano poco, e quando ci pensi inizialmente stai bene poi ti rattristi perché sei consapevole del fatto che non li rivivrai mai più e rimarranno solo un lontano ricordo. Che ingiustizia.
Mi alzo dal divano prendo la mia borsa a tracolla,la valigia e apro la porta. Mi giro,guardo la casa,sospiro e dico " A presto,ora torno nella mia vera casa!" , e chiudo la porta.
Chiamo un taxi e durante il viaggio osservo Roma. Anche oggi piove e mi ricordo di quella giornata in cui stavo male,quando sono andata in cima al castello e ho pianto,quando sono andata in quel negozio,quando ero sul taxi e guardavo attraverso il finestrino fuori e pioveva. Ecco ora sono sul taxi e fuori piove,non sono felice ma neanche triste. Non ho sentimento oggi,non so come classificarmi.
Arrivata,scendo,pago il tassista ed entro all'aeroporto,il mio posto preferito. Passo per i controlli,e mi dirigo al gate e aspetto che ci imbarchiamo. Sono le 9.30 e l'imbarco è alle 11. Nel frattempo giro qualche negozio,e passo il tempo a vedere trucchi e profumi,io mio reparto preferito. So do essere fissata su queste cose,mi piace vestirmi bene,truccarmi ma è il mio carattere, non ci posso fare niente.
Ad un certo punto iniziamo ad imbarcarci e poi partiamo.
Sono sull'aereo e mancano 5 minuti all'atterraggio e vedo già la mia terra. Quanto è bella la Sicilia. Così ricca,così calda. Una volta atterrati e scesa dall'aereo,esco dall'aeroporto dove vedo mio fratello che mi aspetta davanti alla sua macchina.
- Fratellone quanto mi sei mancato.- dico sorridendo e abbracciandolo.
- Anche tu sorellina! Dai pronta? Sali che ti porto a casa a Marsala! Dammi qua la valigia!
Mi apre la portiera mi fa sedere e si mette alla guida per poi partire.
- C'è veramente tanto caldo, in questi giorni andiamo al mare vero?
- Certamente,andremo anche dopodomani che è il tuo compleanno,compi 20 anni tondi tondi eh!
- Giusto! Non amo molto festeggiare ma se è un modo per stare tutti insieme allora direi che ne sono contenta!
Mi sorride. È vero festeggiare gli anni non è una cosa che amo,più che altro perché qualcuno mi fa sempre delle sorprese e per carità, le accetto molto volentieri ma non ho un carattere forte e finisce sempre che mi commuovo. Ecco quale è la mia paura,quella di commuovermi,perché mai avrei pensato che ci fossero tante persone che mi vogliono bene e fanno qualcosa per me. So di non essere sola,ma è più forte di me pensarlo.
Dopo mezz'ora di macchina, siamo davanti a casa. Riccardo spegne il motore.
- Non scendi?
- Mi è mancata... Sono quasi sette mesi che non ci metto piede e devo dire che mi è mancata!
- Anche tu ci sei mancata,in casa non è più come prima senza te... E non lo sarà per mamma e papà in questi mesi estivi e credo anche dopo...
- Perché, dopo? Cosa fai vai via?- chiedo perplessa.
- Hai presente Chiara no? Ci siamo messi insieme una settimana dopo che siamo andati a Sanremo...
- Si me lo hai raccontato! E allora che succede?
- Stiamo così bene insieme,non abbiamo mai litigato e dopo l'estate volevamo andare a vivere insieme...
- Cosa? Che bello,ma mamma e papà lo sanno?
Diventa serio.
- No,glielo dirò quando sarà certo,credo dopo l'estate...
- Si forse è la cosa migliore! Dai scendiamo che ci aspettano!
Riccardo ha ragione,se glielo dice dopo l'estate è molto meglio,almeno ne sarà più sicuro. Ormai siamo maggiorenni ognuno prende le sue strade... Già...ognuno prende la strada che vuole...
Apriamo la porta e ci troviamo davanti l'intera famiglia!
- TANTI AUGURI! BEN TORNATA!
Sono tutti intorno al tavolo con sopra una torta molto grande al cioccolato e palloncini attaccati sulle pareti.
Rimango immobile a cercare di realizzare la scena.
- COSA?? Oh mio dio ma che bella sorpresa,ma siete tutti fantastici ragazzi GRAZIE!
Tutto questo è per me. Mi inizio a commuovere ma cerco di non fare uscire le lacrime ma il tentativo è fallito. Si,perché in quelle lacrime non c'era solo la gioia di vedere tutta la mia famiglia che mi faceva una sorpresa ma sentivo anche il calore di casa,dove sono cresciuta,dove ho vissuto tutta la mia infanzia e la mia vita fino all'università.
- Tesoro non piangere,dai che stiamo tutti insieme,ci sei mancata tanto! - mi disse mia madre abbracciandomi.
Ad un certo punto si avvicina lui. Mio padre. Inizia a sorridermi.
- Buon compleanno Giulia,bentornata!- e mi abbraccia.
All'inizio ero un po' fredda poi però mi sono sciolta.
- Grazie papà! - rispondo.
Abbraccio anche gli zii e tutti gli altri. Tra di loro ci sono anche Giorgia e Sara e i miei amici più cari. E tra di loro Giuseppe. L'avevo conosciuto al liceo tramiti amici e siamo stati insieme per cinque mesi fino a quando una sera l'ho visto in giro con un altra ragazza che non si classificava proprio "amica",così l'ho lasciato e lui ha tentato molte volte di cercare di fare pace ma io ormai non sono più disposta a tornare con lui.
- Giulia,quanto tempo! - mi dice avvicinandosi.
- Già...- rispondo un po' fredda.
- Spero ti piaccia la festa!
- Certo è tutto fantastico! Grazie!
- E tranquilla sono solo venuto perché mi faceva piacere rivederti e ormai ho capito sei una gran testa dura,sono solo qui come amico non ho altre intenzioni!- mi assicura sorridendo.
- Beh si fai bene, grazie!- rispondo.
Mi dirigo da mio fratello.
- perché è qui? - chiedo.
- È venuto con i tuoi amici,non siamo stati noi ad invitarlo! Se ti da fastidio sai a chi chiedere!
- Grazie di tutto! Ma la torta allora direi che ti è riuscita benissimo, quante decorazioni!- dico indicando la torta sul tavolo del salotto!
- Ehm no, quella l'ha presa mamma dalla pasticceria, figurati se so fare una torta così io! Questa è la mia!- dice tirando fuori un qualcosa dal forno che proprio non si può chiamare torta.
- Cosa è un esperimento riuscito male? - chiedo ridendo vedendo la sua faccia schifata.
- Non è possibile, dovevo tenerla mezz'ora, il tempo che ti venivo a prendere e sono uscita di casa che l'avevo appena infornata! E avevo detto a mamma di non toccare niente! Come è possibile?
- Ma scusa da qui all'aeroporto ci vuole mezz'ora!-
- Appunto!
- Si ma ci vuole anche mezz'ora per tornare Einstein! In tutto un'ora! E poi perché oltre ad essere bruciata è anche così bassa, sembra più un biscotto!
- Nooooooo! Mi sono dimenticato il lievito!
- Ah pure! Meno male allora che ci ha pensato mamma con la pasticceria va!
- Ma veramente!
Dopo aver riso un po con mio fratello, vado al piano di sopra per entrare in camera mia. Sono tutti di sotto mentre io sono sola ad osservare tutti gli oggetti! Tutto è al suo posto! Entro nella mia camera e sospiro. Per quanto non possa più sopportare mio padre,e per quanto passa avere voglia di scappare, questa rimarrà per sempre la mia c'era casa, che mantiene tutti i miei ricordi da quando ero bambina!
Appoggio la valigia e inizio a toccare tutte le mie cose! Alcuni scaffali sono vuoti perché ho portato qualcosa a Roma.
Scendo di sotto e iniziamo a mangiare la torta e ricevo qualche regalo. Zia Caterina e zio Vito mi hanno regalato un bellissimo orologio mentre i miei genitori e mio fratello un vestito elegante con tacchi.
- Sappiamo che oggi non è il tuo compleanno ma dopodomani però volevamo farti questa sorpresa siccome sei appena tornata! - mi dice mia madre.
- È tutto stupendo grazie a tutti! - grido e tutti gli altri applaudono.
Passo la festa parlando con i miei amici e con Giorgia e Sara e gli spiego dell'invito di Ignazio.
- Si anche noi dovevamo venire ma io devo partire per New York per lo stage per il corso di pasticceria, però è probabile che vi raggiunga in una delle vostre tappe!- mi dice Giorgia.
- Io sono con il mio ragazzo, partiamo e andiamo un mese in Sardegna perché ha la casa la, ma se riesco vi raggiungo anche io sicuramente!- dice Sarà.
- Si dai cercate di venire! Ah è una cosa molto importante! Non dite niente a nessuno!- rispondo.
- Assolutamente no,Ignazio ci ha già raccontato! Stai tranquilla! Ma quando lo dirai? - mi chiede Giorgia.
- Io parto domenica,rimango solo una settimana, e sabato invece abbiamo organizzato una cena penso che già lo sapevate, e viene anche Ignazio con i ragazzi e forse anche il loro manager Michele, per festeggiare l'inizio del tour, e ho pensato di dirglielo quella sera!- rispondo.
- Davanti a tutti? - mi chiede Sara.
- No no,non voglio rovinare la serata, lo dirò alla fine,quando alcuni se ne saranno andati e rimaniamo solo io,mio fratello,i miei genitori ovviamente e Ignazio!
- Perfetto, e quando partireste? - mi chiede Giorgia.
- In teoria il 10 ma gli esami gli finisco fine Giugno quindi pensavo di partire dopo quando hanno il loro concerto a Roma il 22 e devo dirlo ad Ignazio!
- Fine giugno? Ma non finiscono a fine Luglio o addirittura Agosto?- mi chiedono.
- Si ma questo è il motivo per cui non sono scesa tanto qui durante l'anno, sono riuscita a farli tutti me ne manca uno!
- Cosa? Ma come hai fatto? È difficilissimo! -esclamano in coro.
- Ho studiato notte e giorno da quando mi hanno detto dell'estate e così ho fatto esami su esami!
- Allora vedrai che tuo padre se vede i risultati ti farà andare!- aggiunge Giorgia.
- Secondo me no,ma io parto lo stesso,ho l'estate libera e non me ne sto di nuovo a casa!
- Brava! - mi dissero.
Finita la festa tutti vanno via e rimaniamo solo noi in famiglia. La mia famiglia. Papà ovviamente mi ha chiesto dell'Università.
- Sta andando bene allora?- mi chiede serio mentre è seduto sul divano.
- Certo mi manca solo un esame!- dico un po fredda mentre mi siedo anche io. Nell'altro divano peró...
- Cosi devi essere,è per il tuo futuro!- mi rispose senza un briciolo di entusiasmo.
Non rispondo,accenno solo un SI con la testa.
- Ehi che ne dite di un film in famiglia?- propone mio fratello.
- Certo cosa guardiamo?- rispondo! Cerco di essere gentile e di non fare pesare la situazione,voglio essere una famiglia,non voglio arie pesanti in casa!
Mio padre si mette a sorridere.
- Certo,prendo il gelato!- disse alzandosi dal divano. Quasi come il papà perfetto.
Mia madre ci raggiunge e dopo aver preso il necessario iniziamo la nostra serata vedendo un film d'azione che si intitola Abduction con Taylor Lautner.
Dopo il film,siamo pronti per andare a dormire così ci auguriamo una buonanotte! Sto per entrare nella mia camera quando mio padre mi chiama.
- Ehi Giulia! -
Mi giro.
- Ben tornata a casa! E complimenti per gli esami!
- Grazie! - rispondo sorpresa.
Sembra così sincero, forse è cambiato un po' . Questo mi fa venire in mente che magari potrà essere più facile dirgli che partirò con Ignazio anche perché gli esami gli ho finiti e ho l'estate libera e sono maggiorenne cavoli e non sono sola, c'è mio cugino perché mi dovrebbe dire di no?
Dopo essere entrata in camera mi sdraio sul letto e chiudo gli occhi. Ecco che respiro tutti i ricordi che come un sonnifero mi fanno addormentare.

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