Si ritorna in Italia

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" Signore e signori buonasera,iniziamo l'imbarco per l'aereo diretto a Roma Fiumicino delle ore 19.30"
- Dai ora dobbiamo andare!- gli dico.
- Vieni!- mi risponde. Il mio sguardo finisce sulla sua mano che sta per prendere la mia. A quel punto iniziamo a camminare verso gli altri che si stanno preparando prendendo le valigie. Vedo Piero che si accorge che ci teniamo per mano e da un colpetto con il gomito ad Ignazio. Prendiamo la nostra roba e ci imbarchiamo. Siamo in prima classe e ho di nuovo il posto dalla parte del finestrino. Gianluca questa volta è capitato dietro di me. Dopo essermi sistemata raggiungo mio fratello e lo trovo seduto con il cellulare in mano.
- Chi è?Chiara?- chiedo.
- Si,le ho mandato un messaggio prima di partire per dirle che va tutto bene!- diventa triste.
- Stai bene?
- No la verità è che mi manca molto...
- Ah allora è per questo che sei strano in questi due giorni!
- Cosa? Ah si,si si! È per questo certo!
- Cosa ci voleva a dirmelo mi ero preoccupata! Pensavo fosse una cosa che aveva a che fare con papà!
- Ma va no figurati! Non l'ho neanche sentito! Piuttosto tu con Gianluca?
- Ci siamo messi insieme!- rispondo contenta.
- Vi siete messi insieme? E me lo dici così?
- E come te lo dovevo dire?
- Pensavo venissi tutta saltellante e invece sei tranquilla!
- Non posso saltare qui sull'aereo!
- Mica cade,dobbiamo ancora partire! - inizia a ridere.
- Ma non per quello,è perché poi sembro una pazza!- sorrido
- Sembri?
- Smettila!
Inizia a ridere.
- Dai su ammettilo che muori dalla voglia di urlare dalla felicità!
- Vabbeh si dai hai ragione!Ora devo andare a sedermi l'aereo parte a momenti! Ci vediamo dopo!
- Buon volo con Il Volo!- dice aprendo una rivista.
- Qualcuno ha detto il nostro nome? - sento la voce di Piero provenire dall'altra fila.
- Stavo dicendo "buon volo con Il Volo"!- ripete Riccardo.
- Eh beh mi sembra giusto!- risponde Piero.
Trono al mio posto e mentre mi siedo sorrido a Gianluca che ricambia. L'aereo parte. Guardo fuori dal finestrino e vedo New York dall'alto. Mi crea una sensazione di tranquillità e soprattutto serenità. Finalmente serenità...

È passato un quarto d'ora e possiamo alzarci. La prima cosa che faccio è andare da Gianluca.
- Ehi che fai?- chiedo.
- Niente,ti aspettavo!
- Posso sedermi?
- Vieni qui!- risponde facendomi sedere sulle sue gambe.
Prende il cellulare e mi accorgo della sua immagine di sfondo.
- Ma quella sono io! Ma quando l'hai scattata?
- Quando eravamo dietro le quinte al Radio City Music Hall!
Sorrido.
- Ci guardiamo un film insieme? Dai apriamo il letto e ci mettiamo sotto le coperte!
- Va bene!
Ancora ho addosso la felpa e mi sdraio accanto a lui appoggiando la testa sul suo petto e lasciandomi accarezzare i capelli. Piano piano chiudo gli occhi per poi addormentarmi.

Siamo arrivati a Roma e sono le 12 del pomeriggio. Domani ripartiremo per un'altra tappa con il pullman! Arrivati andiamo all'hotel vicino all'aeroporto per riposare e cercare di recuperare le ore di sonno perse e riprenderci dal fuso orario. Purtroppo non riesco a passare da casa, non ci sarebbe il tempo e non avrei bisogno di prendere altra roba perché prima di iniziare questa vacanza ho preso assolutamente tutto,e per fortuna ho una valigia grande abbastanza. Arrivati ci danno le stanze e ci mettiamo a dormire. Mio fratello si è addormentato subito mentre io invece faccio fatica in quanto ho gia dormito sull'aereo. Facendo attenzione a non fare rumore mi alzo dal letto e apro la valigia per sistemare meglio la roba. Mi affaccio alla finestra e vedo che nel cortile dell'albergo c'è una figura femminile che passeggia. Ha i capelli lunghi,ricci e castani, magra e alta. Posso immaginare chi sia.
Esco dalla camera silenziosamente con solo il cellulare in mano e scendo le scale. Solo dopo mi rendo conto di aver dimenticato la chiave.
" Ma dove ho la testa? " penso subito.
Mi avvio nel cortile e la raggiungo.
- Ehi Jessica!
Vedo che non si gira. Riprovo a chiamarla.
- Jessica!!!
Niente non si gira e continua a caminare. Forse ho sbagliato persona, non ha neanche delle cuffie alle orecchie...Decido cosi di ritornare dentro ma nel momento in cui mi giro vedo che ha al polso un braccialetto che ha comprato quando eravamo a New York. É sicuramente lei la riconsco. Decido di raggiungerla.
- Ehi Jessica tutto bene ma perche non rispondi?- le chiedo appoggiando la mano sul suo braccio e mettendomi davanti a lei.
La prima cosa che vedo sono i suoi occhi rossi e delle lacrime che le stanno rigando il viso.
- Ma stai piangendo, ma cosa succede? Oddio scusa pensavo non mi rispondessi perche fossi arrabbiata con me...- dico un po preoccupata.
- No no tranquilla non è successo niente di grave, è che ho appena parlato al telefono con la mia famiglia e sai è tanto che non ci vediamo e mi manca un po...
- Ah mi dispiace,lo so posso capire è normale ma dai qui ci siamo noi siamo tutti insieme e ci divertiamo no? Puoi sempre farli venire a qualche concerto se possono!
- Purtroppo lavorano e mia sorella deve studiare!
- Hai una sorella?
- Si non te l'ho detto? Si chiama Selene ha 17 anni!
- Ah si è vero me l'avevi detto che scema che sono! É piu piccola di 4 anni giusto?
- Si esatto!
- Dai quando sara maggiorenne di raggiungerá in qualche concerto no? E poi avrete delle vacanze a settembre ognuno andra a casa sua per due settimane mi sembra giusto?
- Si hai ragione! E tu che farai?
- I primi di settembre devo tornare qui a Roma,ho l'universita!
- Ma come hai fatto a superare gli esami entro giugno? É difficilissimo!
- Desideravo tanto venire con voi,non sono uscita di casa fino alla fine!
- Ne avevi proprio voglia di staccare da tutto quanto eh!
Come risposta sorrido.
Ad un certo punto squilla il suo cellulare che avverte l'arrivo di un messaggio.
- Mamma? - chiedo.
- No è Nicola! Vado su a raggiungerlo! Tu rimani qui o vieni con me?
- No rimango un po qua a prendere il sole tranquilla!
- Va bene ci vediamo dopo allora! - Ok ciao! E mi raccomando sorridi!
- Promesso!
Rimango sola e mi siedo su una panchina sotto il sole e mi rilasso un po! Sinceramente anche a me manca un po casa ma assolutamente non mio padre.
Per un quarto d'ora mi rilasso rimanendo seduta poi decido di andare su ma arrivata davanti alla porta della camera non so come entrare senza la chiave e nel momento in cui mi guardo intorno per vedere se c'è qualcuno, mi apre la porta Riccardo.
- Giusto in tempo,avevo dimenticato la chiave!
- Eh me ne sono accorto! Dai entra ti stavo per chiamare alle 19 ci vediamo giu per cenare tutti insieme!
- Certo,mi faccio una doccia e sono pronta!

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