Litigata

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3 giugno 2015
Oggi è il mio compleanno e sono gia 20! Ci prepariamo per andare tutti al mare per trascorrere tutto il giorno li e la sera andiamo da Giovanni. Mi metto il mio costume preferito azzurro che ho comprato a Roma da tezenis per poi indossare un vestitino lilla e dopo aver messo la collana e gli orecchini al sicuro usciamo. Durante il tragitto in macchina ascoltiamo musica e parliamo del piu e del meno soprattutto della partita di ieri sera di Ignazio dove a fare goal è stato Gianluca... Arrivati ci incontriamo anche con le mie cugine Giorgia e Sara, Nina con gli zii e altri parenti.
Ci buttiamo tutti in acqua e iniziamo a schizzarci e giocare tra di noi. La giornata è meravigliosa e ci stiamo divertendo tutti. Mentre siamo in acqua vedo mio padre da lontano e mi viene una fitta al cuore pensando a sabato...
La giornata è finita e andiamo a casa a farci le docce. Nel momento in cui mi metto l'accappatoio e mi tampono i capelli mi squilla il cellulare e vedo il numero di Ignazio.
- Ehi Pavarotti! Vi ho visti ieri in tv siete stati bravi tutti e tre! Come stai?
- Ehi Giulia,scusa sono Gianluca ti ho chiamato con il cellulare di Ignazio perche ho finito il credito sul mio volevo augurarti Buon Compleanno!
Gianluca?? Oddio che strano sentirlo al telefono! Inizio ad agitarmi e non so perche...
- Ehi Gianluca ciao come stai? Grazie mille non me l'aspettavo,molto carino da parte tua! E allora gia che ci sono ti faccio i complimenti per aver segnato ieri sera,giochi molto bene!
- Oh grazie! Comunque si stiamo bene e siamo anche un po stanchi ma ci divertiamo!
- Immagino! Siete in hotel?
- Si siamo in camera di Ignazio che lo stiamo aspettando si sta preparando! Qui c'è Piero che ti vuole salutare e fare gli auguri aspetta che te lo passo!
- Certo passamelo pure che lo ringrazio!
- Ciao bella ci sentiamo!- mi saluta e poi mi passa Piero.
- Ehi Giu tanti augurii e sono 20!
- Grazie Piero! Grazie mille a tutti, è vero sono 20! Come stai?
- Un po' stanco ma bene grazie! Tuo cugino a prepararsi è lentissimo eh, mamma mia!
- Si è un piccolo vizietto di famiglia figurati come siamo noi ragazze! - mi metto a ridere.
- L'appuntamento bisogna darvelo 2 giorni prima!
- No a me puoi dirlo anche una o due settimane prima non ti preoccupare!
Si mette a ridere.
- IGNAZIO SBRIGATI DOBBIAMO ANDAREEEE! - sento gridare dall'altra parte del telefono.
- Arrivo calmatevi un po! - sento rispondere Ignazio.
- Dai ragazzi ora vi lascio,divertitevi ovunque andiate!- dico.
- Grazie! Auguri di nuovo! - esclamano in coro Gianluca e Piero.
- Aspettateeee! Passatemela!- grida Ignazio dall'altra parte. - Tanti auguri a te,tanti auguri a te,tanti auguri a Giulia, tanti auguri a te!- mi canta al telefono.
- Grazie mille Ignazio ti voglio bene! Dai ora vai che farai tardi!
- Tranquilla,senza di me l'intervista non si può fare!
- Intervista? Poi voglio sapere tutto eh! Grazie ancora!
- Ma figurati cugina è il tuo compleanno! 20 eh bedda mia!
- Eh già! Ora vai buona fortuna!
- Grazie! Ancora Buon Compleanno,ciao!
- ciao!
Riattacco e inizio ad asciugarmi i capelli,poi ci dirigiamo in macchina e passiamo la serata da Giovanni tra cannoli siciliani e brioche con il gelato. Torniamo a casa e mente gli altri vanno tutti a dormire io rimango ancora un po' sveglia a leggere il mio libro preferito.
POV's GIANLUCA
- Ignazio muoviti!
- Arrivati calmo! E comunque l'ho visto quel sorrisetto mentre parlavi con mia cugina!
- Che sorrisetto aveva? - chiede Piero.
- Io sorrisetto di uno che vuole conquistare una ragazza,ti conosco troppo bene ormai!- risponde Ignazio.
- Ma che dici no! Dai forza ora andiamo!- esclamo agitando la testa.
- Si si certo! - aggiunge Ignazio mentre apre la porta della camera per poi canticchiare Grande Amore per il corridoio,e faccio in tempo a dargli uno schiaffetto in testa. Piero nel frattempo ridacchia e spingo anche lui. Ma sorridevo veramente?
6 giugno 2015
POV's GIULIA.
Oggi è sabato. Quel famoso sabato. Sono in ansia da stamattina. Ora sono le 17 e sono appena uscita dalla doccia pronta per vestirmi truccarmi e uscire dato che abbiamo l'appuntamento alle 19 al ristorante e io sono molto lunga a prepararmi. Siamo io,i miei genitori e tutta la mia famiglia comprese Giorgia,Sara e ovviamente Nina, la famiglia di Piero,e verrà anche la famiglia di Gianluca e Michele Torpedine! Si direi che siamo tutti per festeggiare l'inizio del loro tour italiano.
Arrivati ci salutiamo tutti. Eleonora, la mamma di Gianluca mi riconosce subito e mi viene ad abbracciare. Conosco anche il fratello di Gianluca, Ernesto ed è molto simpatico! Sono agitatissima. Mi si è bloccato lo stomaco,spero che mio padre sia veramente un po' cambiato. Dopo il dolce ci mettiamo tutti a parlare del più e del meno e siccome accanto a me ci sono dei posti liberi che sono quelli dei miei zii che sono andati fuori a fumare,si siedono Ignazio,Piero e Gianluca.
- Allora quando hai deciso di venire con noi?- mi chiede Ignazio.
- Il 22, quando voi avete il concerto a Roma dove ovviamente verrò,e il giorno dopo partiamo insieme! Prima non riesco devo finire gli esami!
- Tranquilla allora rimaniamo d'accordo così,caso mai ci sentiamo! - dice Piero.
- A tuo padre lo hai già detto?- mi chiede Ignazio.
- Glielo dirò stasera arrivati a casa!
- Stai tranquilla ok?
-Ok...
La serata va avanti e dopo aver parlato a lungo con loro tre e le mie cugine è l'ora di andare a casa ci salutiamo tutti e sento l'ansia invadermi il cuore che batte sempre più forte. Si è vero sono una ragazza molto emotiva e sensibile. Michele il manager del volo ha mantenuto nascosto il segreto e per questo lo ringrazio abbracciandolo.
Mentre stiamo per raggiungere la macchina,mio fratello mi mette il braccio intorno al collo e mi sussurra di stare tranquilla. Dopo essere saliti partiamo. Il tragitto mi sembra duri un eternità.
Arrivati a casa mio padre spegne il motore e si prepara per scendere dalla macchina ma...
- Ehi no papà aspetta rimani due minuti ti devo parlare!- lo blocco.
- Dai allora mamma noi andiamo su invece! - dice Riccardo facendomi l'occhiolino e uscendo dalla macchina capendo la situazione. Rimaniamo solo io nel sedile posteriore e mio padre alla guida.
- Dimmi pure! - mi dice sorridendo.
Sospiro,ho paura.
- Ecco come sai ho finito tutti gli esami e ho l'ultimo tra 10 giorni e sono messa molto bene,sono già avanti con lo studio...
- Certo è così che deve essere! - mi sorride.
- Ecco... Io avrei l'estate libera e... Niente è successo che Ignazio siccome andrà in tour,ha invitato anche me e Riccardo... Partiamo il 22! - dico subito le ultime tre parole per togliermi il peso.
Rimane in silenzio per poi farsi serio.
- Assolutamente no!- dice fermo.
- Come no? E perché?
- Devi studiare,tuo fratello ha già un lavoro tu invece devi costruirti il tuo futuro è anche se sei maggiorenne non ti lascerò andare!
- Ma ho finito gli esami,ho passato tutto l'anno tutti i giorni a studiare per cercare di finire prima ed avere un po di pace non posso passare l'estate sempre sui libri ho bisogno di staccare!
- Tu non andrai con Ignazio,non permetterti di partire, vorrà dire che studierai per il prossimo anno chiaro? - mi dice alzando un po il tono di voce. Non ci posso credere.
- ADESSO TU MI SPIEGHI COSA ACCIDENTI HO FATTO DI MALE! Sono con Ignazio,mio cugino, è famoso,ha chi lo protegge, siamo al sicuro, e poi ho già studiato ma perché non vuoi capire che ho 20 anni e sono giovane ho bisogno di divertirmi un po'!
- DIVERTIRTI?? Devi studiare non perdere la testa per il divertimento! TU NON PARTI!
Ora scoppio.
- MA PERCHÈ? PERCHÈ SEI COSÌ! TU NON TI RENDI CONTO DEL MALE CHE MI HAI FATTO E CHE MI FAI! TI RICORDI COSA È SUCCESSO 3 ANNI FA? MI HAI TOLTO QUELLO CHE MI RENDEVA VERAMENTE FELICE,IN QUEI TASTI C'ERA IL MIO FUTURO È TU ME L'HAI ROVINATO SOLO PERCHÉ VOLEVI CHE FACESSI QUELLO CHE FAI TU E SICCOME RICCARDO AVEVA GIÀ TROVATO UNA SISTEMAZIONE,TU TI SEI SFOGATO SU DI ME E GUARDAMI! SONO A PEZZI,PIANGO OGNI GIORNO PER CAUSA TUA!
- NON TI PERMETTERE! Non ti permettere di parlarmi in questi modo,o ti arriva uno schiaffo hai capito? HAI CAPITO?? NON TI PERMETTERE RAGAZZINA! HO FATTO QUELLO CHE È GIUSTO PER TE TI STO DANDO UN FUTURO E VEDRAI CHE MI RINGRAZIERAI UN GIORNO!- mi urla contro. Non l'ho mai sentito così... Mi scendono le lacrime. Non capisce....
- IO STO FACENDO QUELLO CHE VUOI TU NON TI BASTA?? HAI VOLUTO CHE FREQUENTASSI MEDICINA E LASCIASSI LA MUSICA? BENE L'HO FATTO E PURE SOFFRENDO ADESSO SPIEGAMI COSA VUOI! - inizio a piangere. La gola mi brucia sempre di più!
-BENE E ALLORA CONTINUA! TU NON PARTIRAI!
- Altrimenti?-
- ALTRIMENTI NON METTERAI PIÙ PIEDE QUI DENTRO E TE LA CAVERAI DA SOLA E NON VENIRE POI A PIANGERE SOLDI DA ME PER QUELLE STUPIDE SCUOLE DI MUSICA PERCHÉ PRESUMO CHE SE PARTIRAI TI SENTIRAI LIBERA E LASCERAI MEDICINA E SO BENE QUANTO SIANO COSTOSE QUELLE SCUOLE! GIULIA MA RIFLETTI,DIO,SE SUCCEDE QUALCHE INCIDENTE E TI ROMPI LA MANO O NON POTRAI PIÙ SUONARE,DOVE SARÀ IL TUO FUTURO? BUTTATO ALL'ARIA??
Rimango in silenzio con le lacrime silenziose che mi scendono velocemente una dopo l'altra. Io non cambio idea.
- ANCHE SE MI CADE QUALCOSA IN TESTA E PERDO LA MEMORIA SARANNO ANNI DI STUDIO BUTTATI ALL'ARIA E NON RICORDERÒ PIÙ DA CHE PARTE SI TROVA IL CUORE ANZI NO QUELLO LO SO MA TU ME LO HAI PROIBITO!MI HAI ROVINATO LA VITA!!!!- urlo più forte che posso.
- Se partirai. Puoi anche non chiamarmi più papà!- mi dice con tono fermo ma senza urlare sperando che dicendo così cambiassi idea.
Non credo alle mie orecchie. Non pensavo arrivasse a tanto.
- Tanto per me non sei mai stato un padre...- dico piangendo con la voce rotta e la gola in fiamme. Scendo dalla macchina e sbatto la portiera con più forza che potevo per poi entrare in casa ma prima di aprire del tutto la porta mi asciugo le lacrime e faccio finta di niente.
- Come è andata?- mi chiede Riccardo.
- Beh non è stato facile ma l'ho convinto! È d'accordo!
- Wow allora è cambiato veramente!
Salgo le scale accennando un sorriso. Dopo mia madre mi segue ed entra nella mia camera e le spiegai tutto.
- Tesoro vedrai riusciremo a convincerlo,era solo arrabbiato non voleva dirti quelle cose...
- Mamma non ci riuscirò mai! Non me ne frega più niente ormai,lasciatemi in pace,mi ha rovinato la vita! Io parto e basta ho deciso,me la cavo da sola! Lasciatemi stare!
- Lo so è stato molto severo,ho cercato di farglielo capire ma lo sai come è fatto... Non ci sono riuscita anzi ti chiedo scusa....
- Non è colpa tua! Io ho il problema solo con lui lo so che hai fatto di tutto per me! Anzi grazie mamma!
La abbraccio.
- Ti prego però ragiona,non fare cose ti cui potresti pentirti!
- Non me ne pentirò mai è da quando sono nata che so quale è la mia strada...
- Domani che parti salutalo però...
- Sicuramente non lo chiamerò papà!
- Giulia ora però esageri!
- Esagerare? Mamma me lo ha detto lui " se partirai puoi anche non chiamarmi più papà!" Devo fare quello che dice lui no? NO? Ecco sarà servito!
- Fai come vuoi secondo me non è il caso!
- Ecco mamma farò come voglio! Lasciatemi libera di sbagliare da sola!
- Va bene! Se hai bisogno sai che ci sono ma non fare sciocchezze! Ti lascio sola,buonanotte a domani!
- Ah mamma... Non dire niente della litigata con papà a Riccardo,non voglio ci litighi anche lui...
Dopo che mia madre annuisce e chiude la porta. Do la buonanotte a mio fratello che crede a pieno la mia bugia di aver convinto papà ed andiamo a dormire ma decisi di andare giù in cucina così scendo le scale ma all'improvviso mi blocco a metà e mi siedo lentamente su uno scalino dopo che sento i miei genitori parlare.
- Perché non la lasci andare? - dice mamma.
- No,non ci pensate neanche! Sai perché? Sono concerti e sai cosa ci sarà sicuramente? Un pianoforte e lei se lo deve dimenticare non voglio che riprenda la passione che aveva prima,non le darà futuro! Non si rende conto che lo faccio per lei!
- Ma lo sai che lei è sempre stata brava e poi ha finito tutti gli esami lasciala divertire! - insiste mia madre!
- No mi dispiace! Ora vado a dormire! - dice mio padre (o quasi ex padre) arrabbiato iniziando a incamminarsi per le scale e io corro dritta in camera mia senza farmi sentire,chiudo la porta e inizio a piangere più che posso senza farmi sentire scivolando giù per terra con la schiena appoggiata per poi finire distesa a terra.

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