Destinazione: la mia vita!

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7 giugno 2015 ore 07.30
-Vieni a fare un po di colazione ? - mi chiede mia mamma mentre sto mettendo a posto le ultime cose in valigia.
- No mamma la faccio volentieri all'aereoporto così passo anche il tempo se è presto l'aereo è alle 10! tranquilla non fare niente ritorna a dormire dopo!-
- Va bene! - dice mentre sta per uscire quando arriva Riccardo.
- Dammi qua ti do una mano!
- Grazie Ricky! Puoi prendermi quei libri la sopra,non ci arrivo!- sorrido.
- Quali questi?-
- Si,il manuale per il pianoforte e la mia trilogia preferita!
- Certo nana mia!
- Meglio nana che più alta dei ragazzi!
- Quali ragazzi? - mi punta il dito contro.
- Ma no scemo dico in generale!
- Ah ecco...
Dopo aver sistemato tutto per bene,scendiamo le scale e vado verso la porta di casa dove c'è mia madre pronta per salutarmi e mio padre seduto invece sulla poltrona. Riccardo non deve sapere. Al collo ho la collana che mi è stata regalata dalla mia scuola insieme agli orecchini. La chiave della felicità,la chiave di violino.
- Riccardo ho dimenticato il braccialetto su in camera me lo vai a prendere per favore? Ti aspetto in macchina!-invento una scusa.
- Certo!
Mentre sale su saluto mia mamma che mi abbraccia forte e si raccomanda di chiamarla e cercare di rilassarmi. Poi guardo mio padre che non da segnale. Adesso è lui l'offeso? Apro la porta per uscire ma mi blocco.
- Non dite niente a Riccardo di questa storia!-dico e intanto guardo male mio padre.
- Va bene!- dice mia madre dolcemente mentre mio padre rimane zitto e altrettanto faccio io non salutandolo.
Anzi no,decido di ferirlo in qualche modo anche se non so quanto li possa dare fastidio...
- Ciao Michele! - dico arrabbiata per poi uscire e sbattere la porta. Mio padre si chiama Michele mentre mia madre Sofia. Forse chiamandolo per nome capisce che faccio sul serio e che non cambierò idea.
Mio fratello Riccardo scende con il mio bracciale in mano e chiede cosa è successo ma i miei fanno finta di niente. Dopo esce di casa vedendomi davanti alla macchina.
- Tutto bene?
- Si certo ci siamo salutati tranquillamente!
- E come mai hai sbattuto la porta?
- La corrente d'aria come al solito... Tranquillo è tutto ok!
- Va bene allora partiamo!
Durante il viaggio parliamo del più e del meno ma non riesco tanto ad ascoltare e a parlare perché ho sempre in testa la litigata di ieri sera.
- Sei triste?
- No ma che dici fratellone,sto bene,sono sola stanca!
- Sicura?
- Certo,non ti preoccupare!
In realtà sono triste. Arrivati all'aeroporto ci salutiamo.
- allora ci sentiamo e ci mettiamo d'accordo per partire! Tu vai il 22 con i ragazzi mentre io vi raggiungo il 30 perché lavoro ancora ma tranquilla che ci sono sicuramente!
- Perfetto allora ci sentiamo!
Ci abbracciamo,dopo di che lui riprende la macchina mentre io entro all'aeroporto. Questa volta ho veramente la sensazione di scappare,in fondo è quasi vero... Da un lato mi sento libera e dall'altro triste perché penso a che razza di padre mi è capitato, mi ha dato la vita e su questo lo ringrazio ma me la sta anche distruggendo. Forse non sono la figlia che lui desidera... Allora scusami papà se cerco di essere me stessa... Mi dispiace... Mi scende una lacrima. Scappare è quello che desideravo tanto e ora che lo sto facendo i sensi di colpa si fanno sentire. Ma se penso a quello che mi ha fatto... Beh allora vaffanculo!
Passo per i controlli per poi aspettare di imbarcarmi e intanto faccio colazione con un succo ed un cornetto alla Nutella. Mi ricorda quanto erano buoni i cornetti che Riccardo ci ha comprato a Sanremo.
Sono le 10, salgo sull'aereo e si parte destinazione : la mia vita!
Arrivata a Roma come al solito chiamo il taxi e arrivo a casa. Quando entro appoggio borse e valigie e mi faccio una doccia per poi mangiare qualcosa. Il tempo è bello così decido di uscire ma intanto mi chiama Ignazio e gli spiego tutto.
- Fai la tua vita Giulia,ti ha fatto soffrire però ricorda che è sempre tuo padre!
- Padre solo perché mi ha dato la vita ma non si è mai comportato come tale...
- E ti sembra poco? Ti ha dato la vita ed è vero ti ha imposto molte cose ma hai pur sempre il suo sangue nelle vene! È andata così e ti do ragione, ma non rimanete litigati per sempre,è brutto poi...
- Io intanto vengo con voi,è anche un modo per rilassarmi poi si vedrà!
- Va bene! Dai ci sentiamo,stammi bene cuginetta!
- Ciao Pavarotti!
Ignazio ha ragione da una parte ma è anche vero che mi ha rovinato altrimenti non avrei pianto così tanto in questi mesi...
Mi ricordo del mio amico di università Anthony così lo chiamo e ci mettiamo d'accordo per uscire insieme a Federica. Gli racconto della mia partenza e vedo che sono contenti per me. Passiamo la giornata a girare per Roma,non c'è tanto caldo,si sta bene. Decidiamo di magiare anche una pizza fuori per cena così entriamo in una pizzeria che ci piace molto.
- Giuliaaa ci sei? - Anthony mi scuote la mano davanti.
- Scusa mi sono incantata,dicevamo?
- Sicura di stare bene? Mi sembri giù oggi!- chiede Federica.
- Certo è che sono solo un po stanca perché mi sono svegliata presto ma sto bene!- mento per non dire che pensavo a ieri sera.
- Va bene... Si comunque parlavamo di quel ragazzo che lavora nel bar sotto casa mia,mi piace così tanto!- continua Federica.
- Ah beh allora vai sempre la per la colazione che ti costa?- dico.
- 4€! - risponde.
- Ma non in quel senso, intendevo che non fai così tanti sacrifici anzi ti farà solo che piacere!
- Aaah!
- Sei sempre la solita Federica! - aggiunge Anthony e ridiamo tutti.
Dopo aver finito ci salutiamo e andiamo ognuno a casa propria. Quando entro, mi lavo mi metto il pigiama e mi addormento con l'immagine mia e di mio padre che litighiamo in macchina...

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