Confusione

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Oggi i ragazzi iniziano alle 15 le prove ma abbiamo deciso di fare un giro per i negozi questa mattina e non vedo l'ora.
Sono già pronta e sveglio mio fratello che ancora dorme.
- Forza,forza,non puoi fare così tutte le mattine,siamo a New York!- lo scopro.
- Non puoi ripetermelo tutte le mattine per cercare di convincere te stessa che sei a New York!- si ricopre.
- Hai ragione! Io ti aspetto giù alla reception!
- Va bene sorellina,il tempo di lavarmi e vestirmi e ci sono!
Prendo al volo la mia felpa bordeaux,apro la porta della camera ed esco. Il corridoio è vuoto e silenzioso.Mi metto la felpa per il freddo e nel momento in cui inizio a camminare,qualcuno mi chiama.
- Ehi giulia! - riconosco la voce di Gianluca dietro le mie spalle e sorrido senza farmi vedere per poi voltarmi.
- Gianluca! Buongiorno! - esclamo allegra e vedo che sorride mentre sta chiudendo la porta della sua camera.
- Buongiorno,dormito bene?- si avvicina e inizio a sentire il cuore battere più forte.
- Si e te? - chiedo un po' timidamente stringendomi ancora di più nella mia felpa per il freddo.
- Tutto bene! Comunque qui fa un freddo! - si strofina le braccia alzando le spalle per cercare di scaldarsi.
- Si penso che porterò sempre dietro la felpa,per i locali,sai non si sa mai!
- Eh ma fai bene! A proposito di locali,ecco... Volevo chiederti se ti andava stasera di cenare insieme...si insomma io e te...
Sorride e quel sorriso mi fa venire i brividi.
Il cuore batte ancora più forte.
- A cena? - chiedo sorridendo per cercare di capire bene. Mi fece un "si" con la testa aspettando impaziente la risposta.
- Certo mi farebbe molto piacere! Dove andiamo? - sorrido ancora di più.
- Questa è una sorpresa,l'unica cosa che posso dirti è che è un posto dove ci si veste eleganti!- mi parla continuando a mantenere il sorriso. Sembra contento della mia risposta.
- Nessun problema! - sorrido anche io.
- Passo a bussarti alle 20! Intanto andiamo giù insieme,aspettiamo gli altri per la colazione! - ci incamminiamo e chiamiamo l'ascensore.
- Che freddo! - mi rannicchio ancora di più nella mia felpa. Guardo il pavimento mentre aspettiamo l'ascensore e vedo con la coda dell'occhio che mi guarda sorridendomi.
- Vieni! - mi avvicina a se mettendomi un braccio intorno alle spalle per cercare di scaldarmi. Mi sento un po a disagio e allo stesso tempo protetta,spero che l'ascensore non arrivi per restare ancora più vicina a lui ma sfortunatamente è arrivato. Si incammina mantenendomi stretta. Ero preoccupata che mi lasciasse,invece no. Ci mettiamo in fondo all'ascensore,appoggiati al vetro.
- Grazie ! - dico dolcemente e giro la testa per guardarlo negli occhi e accennare un sorriso e vedo che lui fa lo stesso.
Arrivati ci mettiamo seduti alla reception ad aspettare gli altri. Dopo che ci siamo riuniti tutti a fare colazione,usciamo e andiamo a Times Square per negozi. Io,Nina e Jessica abbiamo insistito per entrare in un negozio che si chiama Forever21 dove la roba costa poco rispetto ai negozi italiani. Mi compro un paio di pantaloni grigi della tuta,una maglia,e un vestito,mentre Jessica ha deciso di prendersi un paio di scarpe con il tacco,un vestito è una felpa. Durante la mattina provo a chiamare mia cugina Giorgia per cercare di capire se è a New York e mi ha detto che ci vediamo pomeriggio alle prove dei ragazzi. Sono contenta ci sia anche lei con noi.Dopo andiamo all'Hard Rock dove mi compro una maglia è una felpa grigia con il cappuccio senza cerniera,così che la posso mettere anche qui nei locali dove fa freddo. I ragazzi hanno comprato anche loro qualcosa e soddisfatti ritorniamo all'albergo per poi pranzare. Alle 15 si dirigono al teatro all'aperto ovvero dove faranno le prove per il concerto di stasera mentre io e Riccardo decidiamo di raggiungerli dopo per poterci fare una doccia. Sono le 16 e usciamo dall'albero e ci incamminiamo verso il posto. È uno spazio grande all'aperto dove c'è un grande palco e davanti le sedie per gli spettatori. Dopodomani sera invece canteranno al Radio City Music Hall. Il posto è tutto transennato,così io e mio fratello facciamo vedere i pass e scavalchiamo le transenne per poi avvicinarci al palco proprio di fronte a noi
- Eccovi qua,venite salite pure con noi sul palco! Fate il giro,passate da dietro!- Esclama Ignazio contento  con il microfono in mano e accanto a lui Gianluca che sta cantando senza musica.
- Venite di qua! - ci chiama Piero che si trova al lato del palco che sta per salire su delle scalette di legno.
Lo seguiamo e saliamo.
- Beh allora come sta andando? - chiedo allegra dandogli un bacio sulla guancia.
- Tutto a posto,adesso dopo Gianluca canterà Piero,e io proverò alla batteria!- risponde Ignazio.
- Ragazzi forza,belli carichi! - dice Riccardo mettendo una mano sulla spalla a Piero.
- Certamente,come sempre! - risponde.
Gianluca sta cantando Can't help falling in love,adoro questa canzone. Poi finisce.
- Bravo! - gli dico dolcemente sorridendo.
- Grazie!- Sorride.
- Bene ora tocca a me! - dice Piero dopo aver sorseggiato un po d'acqua dal suo bicchiere.
- Beh ragazzi io vado in camerino a prendere la mia bottiglia che l'ho dimenticata la e arrivo!- dice Gianluca.Nel frattempo mio fratello si è seduto al lato del palco e io mi chiedo dove sia Ignazio. Mi giro dietro di me dove c'è l'orchestra e vedo che è alla batteria che sta ripassando le note,ma girandomi,vedo un altra cosa... Una fitta al cuore mi fa venire le lacrime agli occhi. Un pianoforte stupendo occupava gran parte del lato sinistra del palco. Nella mia mente scorre l'immagine di me seduta al pianoforte,e quel suono che ora mi rimbomba nelle orecchie,e mi gira la testa. Sono tre anni e mezzo che non vedo l'ombra di quello strumento perché ho cercato di dimenticare ma ora vederlo la,mi fa crollare tutto il passato addosso.Confusione,molta confusione,non capisco niente,quelle immagini che mi circolano nella testa,quel suono che sembra mi stia chiamando...Rimango immobile,inizia a venirmi il magone.
- Giulia,stai bene? Sei pallida!- Piero si avvicina mettendomi una mano sulla spalla e scrollandomi piano come per volermi svegliare.
- Oh no! Giulia è tutto ok,aspetta,scendi,vieni ti accompagno io!- Ignazio che era alla batteria si alza e si avvicina capendo tutto. Mi giro per vedere se c'è mio fratello ma non lo vedo.
- No ehm... Ignà scusami,ho bisogno di stare da sola!- dico mentre scende la prima lacrima per poi correre e scendere dal palco lasciando Piero e Ignazio soli.Dietro le quinte c'è il personale che sta preparando tutti gli accessori e io vedo una cambina con la porta socchiusa e decido di entrare per rimanere da sola. La testa gira sempre di più,le gambe tremano e la vista si appanna per colpa delle lacrime. Appena sono lì davanti,sto per prendere la maniglia ma la porta si apre inaspettatamente e davanti a pochissimi centimetri da me vedo l'immagine di Gianluca.
- Giulia? -
E poi, buio.
POV's Gianluca.
Dopo aver preso la mia bottiglia e aver bevuto un po' d'acqua decido di tornare sul palco per ascoltare gli altri. Apro la porta del camerino e improvvisamente davanti a me vedo Giulia e quasi le vado addosso. Ha gli occhi rossi,le lacrime le scendono lungo il viso che mi sembra fin troppo pallido.
- Giulia? - la chiamo sorpreso. Non risponde. Mi fissa per una frazione di secondi e cade davanti a me,ma faccio in tempo a prenderla per non farle sbattere la testa.
- Oh mio Dio Giulia! Ragazzi aiutatemi!- grido in modo che Ignazio e Piero mi sentano mentre la prendo in braccio. È svenuta. Ha la pelle molto pallida,quasi mi spaventa.
- Cosa succede? - sento la voce di Ignazio proveniente dal palco.
- Giulia sta male,è svenuta!- dico mentre la porto dentro il mio camerino e la metto sdraiata sul pavimento cercando di svegliarla.
Ignazio e Piero arrivano.
- Oddio,Gianlù versa un po d'acqua dalla bottiglietta,cerchiamo di svegliarla!- esclama Ignazio preoccupato.
Prendo la bottiglia e la passo a Piero.
- Piè fallo tu,io le tiro su le gambe!
- Ok! -
- Ehi ragazzi che state facendo?- da dietro di me sento una voce femminile,mi giro e vedo Giorgia,la cugina di Ignazio e Giulia.
- Giorgia aiutaci,tua cugina è svenuta!- le dico per poi voltarmi di nuovo e vedere Piero che butta l'acqua in viso a Giulia ma dopo un primo tentativo e vedendo che non si sveglia ci riprova ma tirandogliela un po troppa.
- Scemo così l'anneghi a mia cugina! - Ignazio gli da uno schiaffetto sulla nuca.
- Scusa ho calcolato male le distanze! - dice Piero.
- Oh signore! Giulia! Aspettate, ho qui dell'acqua fredda appena comprata,proviamo magari si sveglia!
Le versano ancora un po' d'acqua ma questa volta fredda e vediamo che inizia ad aprire gli occhi...

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