Secret

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Dopo qualche ora Mickey andò in bagno per farsi una doccia, ma mentre si spogliava notò un'altra macchia rossa sui boxer. "Che diavolo..." mormorò tra sè, sporcandosi una mano nel tentativo di capire da dove provenisse. In quel momento Ian entrò nella stanza.

"Che succede Mick?" chiese, cercando di nascondere la preoccupazione dipinta sul suo volto. Mickey alzò lo sguardo, visibilmente scosso. "Guarda questa merda! Esce da chissà dove" rispose con un tono brusco. Ian gli si avvicinò con cautela. "Dovresti vedere un medico, potrebbe essere qualcosa di serio." Mickey scrollò le spalle. "Non è niente, passerà da solo"

I giorni successivi videro un incessante comparsa di sangue, nonostante i tentativi di Mickey di ignorare la cosa. Poi, proprio quando sembrava che la situazione non avesse più via d'uscita, le macchie smisero di presentarsi improvvisamente. Mickey non sapeva cosa pensare e Ian, pur sentendosi sollevato, non riusciva a spiegarsi l'accaduto. Entrambi decisero di non affrontare l'argomento. Non era nel loro stile discutere di cose così intime, anche se questo aveva poco senso, dato che uno prendeva il cazzo dell'altro nel culo.

Ian e Mickey stavano seduti sul vialetto dietro casa Gallagher, bevendo birra con le mani intorpidite dal freddo dell'inverno di Chicago. Dopo giorni di silenzio riguardo quello che era successo, Ian finalmente prese fiato profondamente e si rivolse a Mickey con un'espressione cupa. "Mick... forse... forse dovremmo parlarne" disse, guardando fisso il pavimento. Mickey si irrigidì, stringendo la lattina di birra tra le mani. "Non farmi incazzare, Ian. Avevamo deciso di lasciare perdere."

Ian alzò lo sguardo, fissando gli occhi di Mickey che però stavano guardando altrove. "Lo so, ma... lo sai... forse è meglio parlarne". Mickey si alzò di scatto scagliando la lattina dall'altro lato del vialetto, la rabbia che traspariva nei suoi occhi. "Non rompere il cazzo Ian. Non c'è niente da dire"

Prima che Mickey potesse allontanarsi più di tanto, Ian lo afferrò per un braccio. "Aspetta, ascoltami. Forse... forse ho un'idea di cosa sia successo." Mickey si fermò di colpo, scrutando Ian con sospetto. "Che cazzo stai dicendo?"

Ian annuì, cercando le parole giuste. "Le macchie... sono cominciate poco tempo dopo da quando hai smesso di prendere quelle pillole che ti faceva prendere tuo padre, giusto?" Mickey si irrigidì, il suo volto si trasformò in una maschera di rabbia e confusione. "E quindi? Cosa diavolo vuoi dire con questo?"

Ian sospirò profondamente. "Forse quelle pillole hanno a che fare con le macchie. Forse il motivo per cui hanno iniziato a comparire è perchè hai smesso di prenderle." Mickey lo fissò per un istante, dritto negli occhi. Poi, alzando un sopracciglio, si sedette di nuovo e scosse la testa. "Non ha un cazzo di senso Ian. Sono scomparse senza che ricominciassi a prendere le pillole."

Ian si accigliò. "Mick, sto solo cercando di aiutarti. Non è solo roba da scordare." Mickey lo guardò con freddezza. "Lascia stare, Ian. Non voglio più parlarne." I due rimasero in silenzio, immersi nei loro pensieri. Poi, senza una parola, lasciarono perdere l'argomento e le tensioni della discussione.

Gallavich's baby (or maybe babies?😏 )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora