You sure?

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Erano passati giorni ormai dalla discussione che avevano avuto, e Ian e Mickey erano sdraiati sul letto con la musica bassissima che avvolgeva la stanza. Era mezzanotte passata, ed  entrambi stavano scrollando video sul telefono, visibilmente annoiati. Era quello che facevano quando non riuscivano a dormire e volevano rilassarsi.

Ian appoggiò il telefono sul comodino e si avvicinò a Mickey, accarezzandogli il petto coperto dalla maglia blu a righe. Mickey si girò dall'altro lato, fingendo di essere infastidito ma in realtà sorridendo, quindi Ian lo fece girare con la schiena sul materasso schiacciandogli le braccia sul cuscino e salendogli sopra a cavalcioni. 

"Lascia quel cazzo di cellulare, Mick" gli disse con uno sguardo deciso e un sorriso malizioso "Non hai voglia di fare nient'altro?". Mickey lo guardò ridendo, lanciò il telefono sul comodino e si sporse il più possibile (per quanto quella posizione glielo permettesse) per baciare Ian. Lui gli lasciò i polsi, su cui si vedeva un segno rosso, e si abbandonò al bacio, aprendo la bocca per accogliere la lingua di Mickey. 

Mickey sfilò la maglietta a Ian, che rimase in boxer seduto sui suoi fianchi con il suo fisico bestiale. Cazzo, aveva solo 16 anni ma aveva un fisico di un palestrato 30enne. Mickey amava il suo fisico. Senza staccarsi dal bacio iniziò a percorrergli tutto il busto con le mani, toccando ogni muscolo e facendolo tremare, poi anche lui si tolse la maglia aiutato da Ian. 

Dopo poco entrambi rimasero completamente nudi, i loro corpi si muovevano svelti sul letto disfacendolo. Mickey si allungò per prendere un preservativo dal cassetto, ma Ian gli bloccò il braccio. "Io..." disse Ian passandosi una mano tra i capelli e allontanandosi leggermente dal viso dell'altro per non guardarlo in quegli occhi blu in cui si perdeva ogni volta che li guardava.

"Che cazzo fai Gallagher?" sbottò Mickey arrabbiato mettendosi a sedere con la schiena al muro e accendendo una sigaretta. "Prima mi dici che vuoi scopare e poi ti tiri indietro? Ma che cazzo!" Ian lo zittì, poi si sedette accanto a lui rubandogli un tiro dalla sigaretta per poi riappoggiargliela tra le labbra. "Non è questo" disse, quasi con una punta di imbarazzo "Pensavo solo che... noi abbiamo fatto sesso milioni di volte da quando ci conosciamo, no?" 

Mickey lo guardò, quasi senza capire dove volesse arrivare, e con un sorriso malizioso gli rispose "Sì, credo di ricordarmelo. E quindi?".                                                                                                                           "Credo che dovremmo farlo senza protezioni" La proposta gli scivolò dalle labbra con una sicurezza che nascondeva un filo di nervosismo.

"Cosa?" disse Mickey, che non si aspettava di sentire questo, con un'espressione confusa. Ian lo guardò e gli sussurrò "Dico sul serio. Siamo abbastanza grandi. Non credo che cascherebbe il mondo se lo facessimo. È solo... più intenso senza."

Mickey lo guardò, un misto di eccitazione e confusione nei suoi occhi. "Cazzo, non lo so, Ian" Ian non lo aveva mai sentito così serio, quindi gli disse "Oh, dai. È solo un passo avanti. E poi... potresti scoprire che il tuo ragazzo è cento volte più bravo a letto quando non ha il cazzo incellofanato nel lattice"

Mickey spense la sigaretta nel posacenere sul comodino e sbottò: "Cazzo, va bene. Ma se succede qualcosa è tutta colpa tua". Ian gli prese il viso con entrambe le mani per riportarlo al bacio che avevano interrotto poco prima. Con le loro labbra a pochi millimetri di distanza, lo guardò negli occhi e gli sussurrò "Scommetto che non resisterai neanche cinque minuti senza venire così". "Cinque minuti, eh?" Mickey alzò un sopracciglio, un sorriso malizioso stampato sulle sue labbra. "Sei sicuro di poter gestire tutta questa intensità, Gallagher? Non vorrei che ti sfuggisse di mano." 

Ian spinse Mickey sul letto, il suo corpo che si posizionava tra le gambe del ragazzo. Con un sorriso malizioso, si curvò verso di lui, sussurrando nell'orecchio: "Sei pronto?" Mickey lo guardò, il suo tono frustrato. "Che cazzo di domanda è? Abbiamo già fatto sesso milioni di volte! Non deve essere molto diverso farlo senza preservativo." Ian alzò un sopracciglio, divertito. "Se lo dici tu..." Mickey roteò gli occhi, ma il suo sguardo tradiva un misto di ansia e desiderio. 

Ian non perse tempo e, con un movimento deciso, penetrò. Mickey sussultò, quella sensazione lo colse alla sprovvista. "Cazzo, se è diverso!" urlò, un lamento che riempì la stanza. All'inizio, il dolore lo assalì, ma poi, mentre il corpo di Ian si adattava a lui, la sensazione di bruciore cominciò a trasformarsi in qualcosa di più piacevole.

"Fanculo, Ian..." sussurrò Mickey, avvicinandosi e baciando Ian con passione. "Vai più forte." Ian, sentendo la richiesta, intensificò i movimenti, il ritmo che aumentava mentre i due si lasciavano andare all'onda di piacere. Le loro risate e i gemiti si mescolavano, creando un'atmosfera di pura connessione. Mickey si abbandonò completamente, dimenticando ogni dubbio iniziale, mentre la notte si riempiva di intensità e desiderio condiviso.

Ian entrava e usciva, sempre più velocemente e tenendo gli occhi chiusi per godere al massimo quella sensazione nuova, finchè entrambi non sentirono qualcosa di diverso durante una penetrazione, e proprio in quel momento Ian venne. "Cazzo!" urlò Mickey, probabilmente dal dolore. Ian uscì e lo guardò cercando di capire cosa fosse successo. "Che cazzo..." continuò Mick "Che cazzo hai fatto Gallagher?". Ian lo guardò sbigottito: "Io? Che cazzo stai dicendo?".

"Perchè, tu non l'hai sentito?" chiese passandosi una mano tra i capelli neri. Ian annuì, senza sapere cosa dire, ma per fortuna Mickey interruppe quel silenzio imbarazzante dicendo "Fanculo, fottiamocene, ricominciamo e basta. Vai più forte puttanella, stavo per venire".  

Ian penetrò di nuovo e Mickey gemette di piacere, mettendogli una mano tra i capelli per avvicinargli il viso al suo e baciarlo. Poco dopo Mickey venne sul petto di Ian e lui non riuscì a fermare l'orgasmo. "Cazzo Mick, sto per venire" disse ansimando. 

Mickey, sentendo il tono di Ian, alzò lo sguardo. "E? Non vuoi farmelo succhiare fino all'ultima goccia oggi?" chiese, con un sorriso malizioso. "Sei sicuro di volerlo fare qui dentro?" Ian strinse le labbra, cercando di mantenere il controllo. "Dico solo che, se te la senti, sarebbe... elettrizzante." Mickey fece un piccolo sbuffo, il suo sguardo che brillava di provocazione. "Che cazzo, certo che voglio. Basta con queste stronzate, fallo e basta"

A quel punto Ian si lasciò andare e venne. Mickey gridò, sentendo lo sperma caldo che scendeva nel suo culo. Ian si sentì le gambe tremare, e si lasciò cadere sul letto accanto a Mickey, baciandolo su una guancia. 

Entrambi ansimavano sfiniti e si misero a discutere su chi dovesse dormire dalla parte umida del letto, e proprio in quel momento, senza neanche bussare, entrò in camera Fiona.                                 "Cazzo Fiona!" gridò Ian mentre entrambi si rifugiavano,  ancora completamente nudi, sotto il lenzuolo bagnato. "Vaffanculo Fiona!" urlò Mickey facendole il dito medio "Non puoi entrare così, cazzo!" Fiona sorrise maliziosamente, poi, con tono severo, disse: "E voi non potete mettervi a scopare alle 3 di notte! Ci sono bambini piccoli qui! Debbie e Carl hanno solo 11 e 9 anni, hanno bisogno di dormire!" 

Ian e Mickey si guardarono, poi Ian dovette tappare la bocca di Mickey con una mano per non farlo urlare ancora di più. "Si, si, d'accordo. Ma... hai sentito proprio tutto?" chiese con una punta di imbarazzo. Fiona buttò gli occhi al cielo e rispose ridendo "Tutto, come ogni fottuta sera da quando Mickey vive qui. Cazzo, da quanto scopate mi fate sentire single!". Fiona uscì dalla stanza ridendo e Ian si buttò indietro sul letto, passandosi una mano sulla faccia. 

Mickey era visibilmente frustrato da ciò che aveva appena sentito, infatti si era messo a sedere fumando un'altra sigaretta. Dopo un po' la spense e spegnendo la luce si sdraiò accanto a Ian. Sapeva che Mickey aveva difficoltà a parlare ci cose intime o profonde, ma Ian si fece coraggio e disse: "Allora... ti è piaciuto?" Come si era aspettato, Mick rispose male: "Ti ho detto di smetterla con le stronzate. Cazzo, è ovvio che mi sia piaciuto, no?" Ian rise, poi disse con tono serio: "Sì... anche a me, cazzo. Però... credo sia meglio non farlo più". Era buio, ma Ian sentì che Mickey lo stava fissando. "Si, certo. Come vuoi" disse, ma si sentiva il suo disappunto nella voce. 

"Buonanotte coglione" disse Mickey con un tono sorprendentemente dolce "Spero che mi sognerai mentre ti fotti il cuscino. Ian rise, avvicinandosi. "Buonanotte, idiota."                         Prima di chiudere gli occhi, si abbandonarono a un ultimo bacio, le labbra che si incontrarono con passione. Era un bacio che diceva tutto: la loro connessione, la loro intesa, il loro modo di essere.

Gallavich's baby (or maybe babies?😏 )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora