Just thought you wanted a boy

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Quella sera, Fiona propose di mangiare una pizza tutti insieme, e tutti si divertirono, chiacchierando e ridendo mentre mangiavano e guardavano un film in tv.

Dopo cena, ognuno andò nella propria stanza. Mickey si buttò a letto, esausto ma felice. Ian si spogliò e rimase solo con i boxer, poi si sdraiò accanto a Mickey. Mickey iniziò ad accarezzarlo sul petto, facendolo sorridere.

Ma Ian notò che Mickey aveva un'aria strana. "Ehi, piccolo, che c'è che non va?" chiese, preoccupato.

Mickey si girò dall'altra parte, cercando di evitare il suo sguardo. "Niente, lascia perdere," rispose, ma Ian non si fece ingannare.

"Non sei convincente. Dimmelo," insistette Ian.

Dopo una breve discussione, Mickey sospirò e decise di aprirsi. "Ok, va bene. Volevo chiederti... sei... sei sicuro di essere contento che avremo una bambina?"

Ian si tirò su a sedere e lo guardò intensamente. "Cosa? Certo, Mick, ma che dici?"

Mickey non incrociò il suo sguardo e iniziò a giocherellare con la sua canottiera. "Pensavo solo che volessi un maschio."

Ian scosse la testa, sorridendo. "Ascolta, Mick, io sono felicissimo. Non mi importa se è un maschio o una femmina. È nostro, e basta."

Mickey sembrava scettico. "Ma sei sicuro? Non vuoi che sia un piccolo Ian?"

"Ma che cazzo, Mick!" esclamò Ian, ridendo. "Non mi interessa se è un piccolo Ian o una piccola Ian. Voglio solo che sia sana e felice. E che tu sia felice."

Mickey lo guardò finalmente, i suoi occhi che si illuminavano. "Davvero pensi così?"

"Certo, cazzo! Anzi, una bambina sarà fantastica!" disse Ian, strizzando l'occhio.

Mickey iniziò a sorridere, il suo cuore si scioglieva. "Ok, forse hai ragione."

"E poi, chi ha bisogno di un maschio quando possiamo avere una principessa?" rispose Ian, ridendo.

Mickey si sentì sollevato e finalmente sorrise. "Va bene, mi hai convinto, Gallagher. Facciamo in modo che sia la migliore bambina del mondo!"

Ian si mise a sedere sul letto e fece posizionare Mickey sulle sue gambe, cingendogli la vita con le braccia. Poi, afferrò la testa di Mickey, infilando le mani tra i suoi capelli, e lo baciò ferocemente, sprofondando la lingua nella sua gola. Non si staccarono più; rimasero appiccicati per tantissimo tempo, completamente persi l'uno nell'altro.

All'improvviso, la porta si spalancò. Fiona entrò, pronta a dire qualcosa a Ian, ma si interruppe subito vedendo i due baciarsi. "Oh, scusate! Non volevo interrompere il vostro momento romantico!" esclamò, scoppiando a ridere.

"Quando avrete finito di fare gli innamorati, potete ascoltarmi?" aggiunse, divertita.

Mickey, sentendola, fece un salto dallo spavento e quasi cascò dal letto. "Cazzo, Fiona! Non puoi entrare così!" urlò, arrossendo come al solito. "Nessuno può mai avere privacy in questa cazzo di casa!"

Ian e Fiona scoppiarono a ridere. Ian, divertito dalla reazione di Mickey, lo baciò sulla testa. "Tranquillo, Mick. È solo Fiona, non un cazzo di poliziotto!"

"Ma che tipo di privacy pensi che possiamo avere qui?" rispose Mickey, incrociando le braccia e facendo una smorfia. "Siamo sempre sotto osservazione! È come vivere in una sitcom! A questo punto, dovremmo mettere un cartello fuori dalla porta: 'Attenzione, non entrate se non volete vedere due froci scopare'!"

"Sei così drammatico," disse Fiona, ridendo. "È solo una casa affollata. E poi, non c'è bisogno del cartello, si sente benissimo quando non siamo tenuti ad entrare!" concluse facendo l'occhiolino, mentre Mickey la fulminava con uno sguardo.

Ian si alzò e andò verso Fiona. "Ehi, ma che cosa volevi dire?" chiese, con un sorriso.

"Vi volevo chiedere se avete già deciso dove fare la camera. Potremmo trasformare quella stanza in fondo al corridoio. È abbastanza grande e tranquilla."

Ian si grattò la testa. "Non ci avevamo pensato, ma potrebbe funzionare. Dobbiamo assicurarci che sia accogliente e sicura."

Mickey si sentì più a suo agio. "Sì,andremo nelle prossime settimane a comprare tutti i mobili, mh? Dobbiamo rendere quel posto speciale per lei.". Ian sorrise e tornò a sedersi accanto a Mick.

Fiona si avvicinò alla porta e, con un sorriso malizioso, disse: "Buonanotte, ragazzi! Spero che continuiate la vostra scopata!" Poi, ridendo, aggiunse: "Ma, vi prego, non urlate come sempre!"

Mickey, colto di sorpresa, le urlò dietro mentre le mostrava due diti medi: "Cazzo, Fiona! Fatti i cazzi tuoi!"

Ian si sdraiò sul letto, ridendo della situazione. "Dai, Mick, fottitene dei suoi commenti, lo fa solo per farci innervosire. Riprendiamo da dove ci siamo interrotti," disse con tono malizioso.

Mickey si lasciò andare e si avvicinò a Ian, baciandolo di nuovo. Si baciarono per un po', completamente persi l'uno nell'altro, prima di sdraiarsi accanto. Ian si sentì subito a suo agio e, in pochi minuti, si addormentò.

Poco dopo, Mickey lo svegliò con un calcio. "Ian! Cazzo, svegliati!" disse, ridendo.

Ian, ancora mezzo addormentato, si girò verso di lui, un po' arrabbiato per quel risveglio brusco. "Cazzo, Mick! Che cazzo fai? Non puoi lasciarmi dormire?"

Mickey si fece serio per un attimo. "Scusa, ma la bambina sta scalciando! Vuoi sentirla?"

Ian si riprese subito, gli occhi che si illuminarono di entusiasmo. "Cosa? Davvero? Certo che voglio! Fammi sentire!"

Mickey posizionò la mano di Ian sulla sua pancia, dove la bambina stava dando calci. "Ecco, senti? Cazzo, è forte...!"

Ian si mise a ridere, incredulo. "Cazzo, è fantastico! Non posso credere che stia già scalciando. È una piccola guerriera!"

Mickey sorrise, felice di vedere l'entusiasmo di Ian. "Sì, e se continua così, mi ucciderà ancora prima del parto"

Ian si sdraiò di nuovo accanto a Mickey, abbracciandolo. "Non vedo l'ora di conoscerla. Sarà la nostra piccola."

Mickey annuì, sentendosi più vicino a Ian. "Già... spero solo di essere un buon padre... Non voglio essere come Terry..."

Ian si fece serio. "Mick, tu non sei come lui. Sei totalmente diverso. Sarai il padre migliore del mondo e la nostra piccola ti amerà tantissimo"

"Sì, sì, ora smettila con questi discorsi del cazzo!" disse Mickey ridendo.

"Oh, giusto" aggiunse Ian "I discorsi dolci sono troppo da froci per noi" concluse, usando le parole di Mickey.

Mickey rise e dopo poco si riaddormentarono entrambi. 

Gallavich's baby (or maybe babies?😏 )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora