Ian e Mickey non si vedevano da una settimana e avevano dannatamente bisogno di scopare. Mickey era dovuto andare da sua sorella Mandy che si era appena trasferita in un altro stato per aiutarla con il trasloco e Ian non era potuto andare con lui perché ci sarebbe stato anche Terry e se li avesse visti insieme un'altra volta avrebbe dato di matto.
Era il 25 novembre e a Chicago faceva giá molto freddo. Ian era sdraiato sul divano sotto una pesante coperta di lana a mangiare cereali e guardare un porno (gay, ovviamente) sul telefono. Non riusciva a pensare ad altro che non fosse Mickey perché non erano mai stati separati per cosí tanto tempo. Sarebbe dovuto tornare quella sera, e Ian non aspettava altro.
Verso le 7 PM si sentí suonare il campanello mentre Ian era nella doccia, perció andó Lip ad aprore la porta. Ian chiuse l'acqua della doccia per cercare di sentire chi fosse, e quando sentí la voce di Lip che salutava Mickey e lui che entrava in casa chiedendo dove fosse il suo ragazzo, uscí ancora fradicio dalla doccia e senza neanche preoccuparsi di indossare un asciugamano, uscí correndo dal bagno e scese di corsa le scale.
"Cazzo Ian!" Urló Lip vedendolo arrivare nudo, dopo essersi coperto gli occhi con una mano "Ma che cazzo, mettiti qualcosa addosso!" Detto ció uscí dal salotto e si diresse verso la cucina. "Non lo ascoltare..." sussurró Mickey nell'orecchio di Ian con un sorriso malizioso "A me piaci molto di piú cosí"
Ian abbassò lo sguardo e notó l'erezione semi-nascosta dai pantaloni scuri dell'altro. Poi tornó a guardarlo in faccia sogghignando, gli prese il viso con entrambe le mani e lo bació. Cazzo quanto gli era mancato.
Mickey aveva subito proposto di scopare nella doccia, ma erano stati interrotti da Debbie, una delle sorelle, di Ian che li chiamava per la cena. Dopo essersi vestito, Ian si sedette al tavolo vicino a Mickey e iniziarono a mangiare. Tutti fecero diverse domande su Mandy e su come era andato il trasloco, domande a cui Mickey rispondeva a monosillabi o con disinteresse. Mentre gli altri chiacchieravano tra di loro, Mickey si giró verso Ian e gli disse: "Ehi, ho smesso di prendere quelle cazzo di pillole che mio padre mi obbligava a prendere. Sai, quelle che non sapevamo neanche cosa fossero" Il viso di Ian si illuminó in un sorriso, come al solito non ricambiato dall'altro.
Dopo un po' la cena inizió a farsi piü interessante. Ian sentí sotto il tavolo la mano di Mickey che si faceva strada tra le sue gambe, fino ad arrivare al suo cazzo. Inizió ad accarezzarglielo prima piano, poi sempre piú forte, finché Ian non si giró fulminandolo con un'occhiataccia, a cui lui rispose con un sorriso malizioso. La mano di Mickey continuava il suo lavoro imperterrita, finché, con una mossa veloce e brusca, gli tiró fuori il cazzo dai boxer, rivelando l'inevitabile erezione.
"Cazzo" mugugnó Ian, credendo di non essere sentito da nessuno. Tutti peró lo guardarono con sguardo interrogativo e lui rispose dicendo: "Ah... cazzo mi sono tagliato il dito con il coltello..." Tutti tornarono al discorso che avevano interrotto, e Ian con la coda dell'occhio vide Mickey che rideva divertito. Poi la sua mano ricominció il lavoro e andava sempre piü veloce, finché Ian non si dovette coprire la bocca con un tovagliolo per bloccare l'imminente orgasmo. Proprio quando sentiva che stava per venire, Mickey ritrasse la mano, nonostante lo sguardo implorante di Ian, che si rivestí velocemente sotto il tavolo.
Dopo cena finalmente Ian e Mickey salutarono tutti e poi si chiusero nella loro camera. Ian guardò Mickey con sguardo provocatorio: "Lo sai che sei uno stronzo? Ora sei costretto a finire quello che hai iniziato". Poi si avvicinó a Mickey e lo baciò, tirandogli la testa all'indietro e sfilandosi la maglietta, seguito dall'altro. Mickey lo spinse contro il letto facendolo sedere e inginocchiandosi tra le sue gambe gli sbottonò i jeans, sfilandogli la cintura. Si chinó sul suo cazzo prendendolo tutto in bocca, intanto Ian gettò la testa all'indietro godendosi quella sensazione, un brivido gli scosse la schiena quando sentì la sua lingua arrivare fino in fondo, fino alle sue palle. Mickey sapeva bene come farlo impazzire. Le gambe di Ian iniziarono a tremare, ma non voleva smettere di vedere le guance di Mickey gonfiarsi e sgonfiarsi per succhiare. Tutto iniziò a vorticare e, gemendo, gli infilò una mano tra i capelli strizzandoli e tirandoli per spingerlo ancora più giù.
"Ah, cazzo Mickey... cazzo sì" Non riusciva neanche più a fare una frase di senso compiuto. Ormai il piacere aveva la meglio su di lui e dopo poco venne nella bocca di Mickey, che ingoiò tutto il suo sperma. Poi si alzò asciugandosi la bocca con il dorso della mano e lanciò dall'altro lato della stanza anche i suoi boxer per poi buttarsi a cavalcioni sopra Ian, che lo prese per i fianchi e ribaltò le loro posizioni. Si allungò a prendere un preservativo e il lubrificante nel cassetto e poi entrò dentro Mickey con tutta la forza che aveva, facendolo gemere dal dolore e dal piacere.
Adorava sentire urlare Mickey come una puttana, lo faceva eccitare più di ogni altra cosa. "Cazzo Ian, più veloce... cazzo" gridava. E Ian amava soddisfare le sue richieste quindi aumentò la velocità e iniziò a entrare e uscire da lui così veloce che il suo culo avrebbe potuto prendere fuoco. Prese le gambe di Mickey e se le poggiò sulle spalle, per potere arrivare più a fondo, e così fece. Ormai nella stanza (è probabilmente anche in tutta la casa), si sentivano solo i loro gemiti. Dopo poco vennero in contemporanea, Ian nel preservativo e Mickey sul suo petto. Ian si distese accanto a Mickey, entrambi sfiniti. Si misero a chiacchierare un po' e poi si addormentarono.
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Gallavich's baby (or maybe babies?😏 )
FanfictionAmo immaginare come potrebbe essere la vita dei gallavich con dei figli. Bè... diciamo che io me la sono immaginata in modo piuttosto strano ma vi assicuro che è super eccitante... Linguaggio volgare, (molto) contenuto sessuale, 4ut0l3s10n1sm0, su1c...