Preparativi

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Quella sera, quando tornarono a casa, furono accolti da tutti con preoccupazione. Tutti i Gallagher si affrettarono ad abbracciarli, sollevati vedendo che Mick stava bene.

"Cazzo, Mickey, ti avevamo detto che era un'idea di merda" mormorò Fiona.

Ian vide che Mickey aveva abbassato lo sguardo e gli tornò in mente che lui si sentiva in colpa per quello che era successo, anche se chiaramente non era colpa sua, quindi si affrettò a dire: "Dai, basta parlarne ora" e gli mise una mano sulla spalla, baciandogli la fronte.

Quella sera andarono a letto presto e Ian strinse forte Mickey, non volendo lasciarlo andare nemmeno per un momento.

La mattina dopo, Ian si svegliò e notò che Mickey stava ancora dormendo. Decise di non disturbarlo, così scese in cucina. Lì trovò Lip, che lo guardò con un'espressione preoccupata. "Ehi, fratello, sembri un po' scosso. Hai bisogno di parlare?" chiese Lip, notando lo sguardo di Ian.

Inizialmente, Ian rispose: "No, tutto ok," ma poi, riflettendo su tutto quello che era successo, ci ripensò. "Aspetta, Lip. Forse... ho bisogno di sfogarmi," ammise, sedendosi al tavolo.

"Io ci sono, fratello" incoraggiò Lip, sedendosi di fronte a lui.

"Non so nemmeno da dove cominciare," iniziò Ian, la voce tremante. "Lo so che Mickey non vuole mai mostrarsi vulnerabile, la maggior parte delle volte neanche davanti a me, ma... cazzo, quando ho visto quello che è successo, mi sono spaventato a morte. Pensavo... che potesse succedere... un casino. La nostra bambina... non posso nemmeno immaginare di perderla. Soprattutto proprio ora che siamo alla fine della gravidanza"

Man mano che parlava, le lacrime iniziarono a scendergli sul viso. "E poi, quando Terry lo... lo ha colpito... merda, non... non sapevo cosa fare. Non so cosa avrei fatto senza di lui. Lo so che è... forte e... mostra sempre e solo quel suo lato, ma... io... io ho avuto paura di perderlo." continuò, tutto d'un fiato. "...Perderli..." si corresse.

Lip lo ascoltò attentamente, sentendo il dolore e la paura di Ian. "Cazzo, Ian, è normale avere paura. Siete solo dei ragazzini ed è successo un casino," disse, avvicinandosi a lui.

Ian scoppiò a piangere, e Lip lo abbracciò forte. "Hey, è normale. Tranquillo, Mick e la vostra bambina stanno bene."

Dopo un po', sentirono la voce di Mickey dietro di loro. "Ian..." disse, con un tono sorpreso. "Non credevo che ti fossi spaventato così tanto, cazzo... Potevi... potevi parlarmene"

Ian si girò, sorpreso di vederlo lì. "Mick, io... Scusa, non volevo svegliarti" rispose, asciugandosi le lacrime.

Lip, vedendo il momento di connessione tra i due, decise di allontanarsi. "Ok, ragazzi, vi lascio soli. Parlate tra di voi. Ne avete fottutamente bisogno" disse, lasciando la cucina.

"Cazzo, Ian. Potevi dirmelo che... ti... ti ho fatto spaventare così tanto..." disse, mentre si avvicinava.

Ian si alzò e andò ad abbracciarlo. "Non ti ho detto niente perché sapevo che pensi che sia colpa tua" confessò, stringendolo forte.

"Cazzo, è ovvio che sia stata colpa mia" mormorò Mickey.

"Merda, Mick, ma non capisci?" sbottò Ian, staccandosi dall'abbraccio "Non è sempre colpa tua per tutto quello che succede, cazzo! E' colpa di quello stronzo di Terry. E non dire che è colpa tua perché io ti avevo detto di non andare o qualche altra stronzata simile. Perché sono stato io a riaprire l'argomento dopo mesi che non ne parlavamo."

Mickey sorrise. "Va bene, Gallagher, allora sarà colpa di tutti e due, mh?" disse, sorridendo con aria di sfida "Non posso mica lasciarti prendere tutto il merito.."

Gallavich's baby (or maybe babies?😏 )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora