9} Incredibilmente Sexy

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Il sole era ormai un ricordo lontano, e il cielo serale aveva assunto una tonalità profonda di blu che si rifletteva sulla superficie calma del mare. La Thousand Sunny, con le sue vele bianche distese come un sorriso beffardo, sembrava quasi esultare nella quiete del crepuscolo. All'interno, la nave era animata da una festa vivace: il grande tavolo di legno era ricoperto di cibo abbondante e bevande di ogni tipo, e la musica di Brook risuonava con allegria, permeando l'aria di un'atmosfera festosa e spensierata.

Zoro, seduto in un angolo del tavolo, sorseggiava il suo sake con la consueta indifferenza. Per lui, il distacco dalle debolezze umane era una forma di arte. Il rumore della festa, il chiacchiericcio e le risate degli altri membri della ciurma, sembravano scivolare via dalla sua pelle come gocce d'acqua su un impermeabile. La serata era iniziata tranquillamente, con i membri della ciurma che celebravano il successo della loro ultima missione. Tuttavia, un'aria di eccitazione e aspettativa si era innalzata quando Usopp, con il suo caratteristico entusiasmo e una luce di sfida negli occhi, aveva proposto una gara di bevute.

L'atmosfera si era animata immediatamente. Il tavolo, ora oggetto di vivace competizione, era adornato con bicchieri di sake e bottiglie, pronto a ospitare la sfida. Usopp, con un bicchiere di sake sollevato come un trofeo, aveva sfidato T/n, la guerriera temuta e rispettata di cui Zoro aveva sentito parlare tanto. L'idea di una gara di bevute sembrava ridicola, ma l'orgoglio di T/n e la sua determinazione a non mostrarsi debole avevano prevalso. Zoro osservava la scena con uno sguardo misto di curiosità e divertimento distaccato.

«T/n!» aveva esclamato Usopp, il volto illuminato da un sorriso amichevole ma provocatorio. «Accetti la sfida?»

T/n, inizialmente riluttante e con uno sguardo scettico, aveva accettato con un sorriso deciso. «Va bene, Usopp. Facciamo questa gara.»

Zoro, riflettendo sulla situazione, si era reso conto che quella serata avrebbe rivelato un lato di T/n che pochi avevano visto. Non era difficile immaginare la forza e la determinazione che T/n portava in battaglia, ma ora la vedeva in una situazione di vulnerabilità e leggerezza, qualcosa di completamente diverso dal suo solito atteggiamento austero. Mentre gli altri membri della ciurma si affollavano intorno al tavolo, Zoro aveva continuato a osservare, il suo bicchiere di sake intatto, la mente concentrata sui dettagli della serata.

Il primo bicchiere di sake venne svuotato in un sorso deciso. Zoro notò con una certa sorpresa che T/n, nonostante la sua forza e compostezza, sembrava più vulnerabile di quanto avesse immaginato. La sua espressione di controllo cominciava a cedere, e il suo volto si colorava di un tenue rossore. Usopp, dall'altra parte del tavolo, sembrava completamente a suo agio con l'alcool, ridendo e godendosi ogni momento della sfida.

Le risate e i canti si mescolavano con il rumore dei bicchieri che venivano riempiti e svuotati. Zoro, con uno sguardo indagatore, osservava il progressivo cambiamento in T/n. Le sue risate diventavano più fragorose, le sue espressioni più aperte e meno controllate. Era chiaro che l'alcool aveva iniziato a prendere piede, e Zoro, solitamente riservato e impassibile, si sentiva quasi costretto a seguire la scena con una crescente curiosità.

La situazione divenne sempre più esplosiva. T/n, ormai visibilmente ubriaca, non riusciva più a trattenere le sue confessioni. Le sue parole, una volta pronunciate con autorità e controllo, erano ora emesse con una sincerità disarmante e confusa.

Sanji, approfittando del momento di debolezza di T/n, le pose una domanda imbarazzante. «T/n, sarei il tuo prototipo di uomo ideale?»

T/n, con gli occhi brillanti e una risata inarrestabile, si voltò verso Sanji, ridendo in modo incontrollato. «Oh, Sanji, il mio prototipo? Beh, direi che tu non è proprio il mio tipo ideale. Sei troppo... dolce, troppo... perfetto. »

Le risate intorno al tavolo esplosero di nuovo. Sanji, con un'espressione divertita ma alcun tempo offesa, si unì al coro di risate.

Alcuni dei membri della ciurma, divertiti dalla situazione, iniziarono a fare domande sempre più imbarazzanti. «T/n, cosa pensi del mio modo di vestire?» chiese Franky, con un sorriso malizioso.

T/n, ormai quasi completamente fuori controllo, rispose con un'espressione confusa. «Franky, il tuo stile è... unico, ecco. Sei come... un supereroe che si è perso nel tempo.Sei... come dire, strambo!»

La scena era diventata una sorta di caos festivo, con le confessioni imbarazzanti di T/n che volavano da un lato all'altro. Quando Nami, con un sorriso enigmatico, decise di intervenire, la tensione nella stanza si fece palpabile.
«E di Zoro, cosa pensi?» chiese Nami, con un tono di curiosità e divertimento.
Quando l'attenzione si spostò su Zoro, T/n sembrava perdere il controllo, le sue parole emesse con una sincerità inaspettata. «Zoro,» iniziò con voce calda ed alterata dall'alcol, «è... incredibilmente sexy.»

Zoro che intanto sorseggiava il suo sake, sputò il liquido con un'espressione di pura sorpresa e imbarazzo. I suoi occhi si sgranavano mentre le sue guance si tingevano di rosso. Il gruppo scoppiò in una risata fragorosa, e Zoro cercò di recuperare la sua compostezza mentre T/n continuava a farfugliare, i suoi occhi scintillanti di una strana euforia.

Alla fine, T/n sembrava completamente esausta. La sua testa ciondolava e il suo corpo oscillava pericolosamente. Zoro, osservando la situazione con un'espressione di preoccupazione, decise che era giunto il momento di intervenire. Si avvicinò a T/n, che si appoggiava al tavolo con un'espressione confusa e distratta.

Con un gesto deciso ma delicato, Zoro la sollevò in braccio. T/n, così ubriaca fradicia da non accorgersi nemmeno di cosa stesse succedendo, gemette lievemente e murmurò: «Mmh... sono morta?»

«Non ancora,» rispose Zoro con un tono secco ma allo stesso tempo premuroso, «ma faresti meglio a stare zitta o rischi di metterti in imbarazzo.»

T/n, riconoscendo la voce di Zoro, sorrise debolmente. «Zoro, sei molto attraente.»

«Sta' zitta, T/n,» replicò Zoro, il tono lievemente brusco ma privo di vera ostilità. Continuò a camminare con T/n tra le braccia, dirigendosi verso la sua cabina. Il rumore della festa e le risate della ciurma si affievolivano man mano che si allontanavano, e Zoro si ritrovò immerso in una quiete surreale, interrotta solo dai suoi passi e dal respiro regolare di T/n.

Quando raggiunse la cabina di T/n, la posò delicatamente sul letto. T/n, nel frattempo, non sembrava nemmeno rendersi conto di dove fosse, il suo corpo abbandonandosi al letto con un sospiro di sollievo. Le sue palpebre si chiusero lentamente mentre Zoro sistemava le coperte intorno a lei.

«Grazie, Zoro,» farfugliò T/n, quasi in un sussurro. «Sei davvero una persona straordinaria.»

Zoro, con un'espressione che mescolava preoccupazione e imbarazzo, si fermò un momento accanto al letto. «Riposati,» disse con un tono che cercava di essere rassicurante ma che tradiva una nota di gentilezza inaspettata. «La prossima volta, cerca di non bere così tanto. Non è mai una buona idea.»

Con un ultimo sguardo a T/n, Zoro uscì dalla cabina, chiudendo delicatamente la porta dietro di sé. Il silenzio del corridoio contrastava vivamente con il caos festivo che ancora regnava nella sala principale. Zoro, riflettendo su quanto accaduto, si rese conto che la serata aveva rivelato aspetti della personalità di T/n che non aveva mai visto prima. La sua vulnerabilità e le sue confessioni imbarazzanti, soprattutto riguardo a lui, avevano aggiunto una nuova dimensione al suo modo di vedere la guerriera.

Quando Zoro tornò nella sala principale, si unì nuovamente al gruppo, ma la sua mente era ancora occupata da quello che era successo.

Memories    (ZoroxReader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora