16} Menzogne

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Le giornate a bordo della Thousand Sunny erano trascorse con una calma apparente, ma T/n sentiva che qualcosa stava cambiando. Il suo legame con Zoro era cresciuto in modo sottile ma costante; c'era una complicità tra di loro che si rivelava nei piccoli gesti, nei silenzi condivisi, in quelle conversazioni a mezza voce quando il resto della ciurma dormiva o era troppo occupato per accorgersi di loro. Tuttavia, sotto quella facciata di serenità, c'era un'inquietudine che T/n non riusciva a scrollarsi di dosso, come una sensazione di incompletezza che aleggiava nell'aria.

Era iniziato tutto qualche giorno prima, quando T/n aveva notato che Zoro sembrava volerle stare vicino più del solito. Non che fosse un comportamento fuori dal comune per lui – da quando il loro rapporto si era fatto più stretto, Zoro aveva sviluppato un'attenzione particolare per lei – ma ultimamente il suo sguardo sembrava sempre attento a ogni suo movimento, come se fosse in costante allerta. All'inizio, T/n aveva accantonato quella sensazione, pensando fosse solo il frutto della sua immaginazione, ma col tempo quel sospetto aveva preso radici, rendendola nervosa e sospettosa.

Quel giorno, mentre il sole tramontava lentamente dietro l'orizzonte, tingendo il cielo di colori dorati e rosati, T/n decise di andare a prendere una boccata d'aria sul ponte inferiore. Camminava a passo lento, con la mente avvolta nei suoi pensieri, quando sentì delle voci provenire dall'infermeria. La porta era socchiusa, e la curiosità la spinse ad avvicinarsi in silenzio. Riconobbe subito le voci: erano Zoro e Chopper.

T/n si fermò a qualche passo dalla porta, il cuore che batteva forte nel petto. Non voleva essere indiscreta, ma qualcosa nel tono di quelle voci la fece rimanere lì, immobile, con il respiro trattenuto.

«Non le sta più prendendo,» disse Zoro, la sua voce bassa e seria. C'era un tono di preoccupazione che raramente gli aveva sentito usare, e questo la fece irrigidire. «Da quando dormiamo insieme, non ha più toccato quelle pillole.»

T/n si accovacciò, cercando di avvicinarsi il più possibile senza farsi notare. Pillole? Di cosa stavano parlando?!

La voce di Chopper risuonò nell'aria con un tono comprensivo. «Allora significa che sta funzionando. Il vostro rapporto la sta aiutando, Zoro. Forse, non le servono più quelle pillole, e questo è un buon segno. Magari, in fondo, sentire di avere qualcuno vicino la sta spingendo a cercare una ragione per vivere.»

Il cuore di T/n iniziò a martellare più forte. Pillole. Quelle maledette pillole. Sentì un'ondata di freddo attraversarle il corpo mentre una terribile realizzazione cominciava a prendere forma nella sua mente. Le sue mani tremavano mentre si rendeva conto di ciò che stava succedendo.

Chopper continuò a parlare, ma le parole cominciavano a mescolarsi nella testa di T/n, come un eco lontano che faticava a decifrare. «Tu non le hai ancora detto che sai della sua situazione, vero? Che sei a conoscenza di cosa fanno quelle pillole al suo corpo?»

T/n dovette coprirsi la bocca con una mano per soffocare la rabbia. Il suo respiro si fece affannoso mentre cercava di elaborare ciò che stava sentendo.

Zoro rimase in silenzio per qualche secondo, poi rispose con voce grave: «No, non gliel'ho detto. Non credo che sarebbe utile. Non voglio che si senta tradita, ma per ora mi basta che lei possa trovare una ragione per continuare a lottare. Preferisco che creda che il nostro rapporto sia naturale, che tutto quello che stiamo facendo sia solo per il suo bene.»

Quelle parole colpirono T/n come un pugno allo stomaco. Era stata usata. Manipolata. La verità era un'arma che le era stata nascosta con cura, e Zoro aveva scelto di tenerla all'oscuro di tutto, mentre lei si era fidata di lui, mentre aveva lasciato che il loro legame si rafforzasse senza sospetti.

Chopper, ignaro della presenza di T/n, annuì con un leggero sospiro. «Capisco le tue intenzioni, Zoro, ma devi stare attento. Lei potrebbe scoprirlo, e se accadesse...»

«Lo so.» lo interruppe Zoro, con un tono duro, quasi soffocato. «Ma preferisco correre il rischio piuttosto che lasciarla continuare a prendere quelle pillole. Non posso sopportare l'idea di vederla distruggersi. Anche se non le ho detto tutto, sto facendo del mio meglio perché possa vedere un futuro diverso, uno in cui non ha bisogno di quelle pillole per affrontare la vita.»

T/n non riuscì a sopportare oltre. Sentì un nodo stringerle la gola mentre si alzava di scatto, il suo cuore pieno di rabbia, dolore e confusione. Le lacrime le offuscavano la vista mentre fuggiva via, senza curarsi di essere vista o sentita. Il mondo intorno a lei sembrava girare vorticosamente, come se tutte le sue certezze si fossero sgretolate in un istante.

Come aveva potuto illudersi così tanto? Come aveva potuto credere che ciò che c'era stato tra loro fosse genuino, autentico, mentre tutto era basato su una bugia, su una fottuta manipolazione mascherata da protezione? Ogni gesto, ogni parola che Zoro le aveva rivolto ora le sembrava avvelenata da quell'inganno.

Si rifugiò nella sua cabina, chiudendosi la porta alle spalle e lasciandosi scivolare lungo il muro fino a terra. Le lacrime scesero senza sosta, bruciandole le guance. Si sentiva tradita, ingannata nel modo più crudele. Quelle pillole che aveva cercato di abbandonare, convinta che fosse una sua scelta, erano diventate lo strumento di una macchinazione che l'aveva fatta sentire peggio che mai.

«Come hai potuto, Zoro...» mormorò tra i singhiozzi, con la voce incrinata dal dolore. «Come hai potuto mentirmi in questo modo?»

Ma T/n non aveva sentito tutto. Era fuggita troppo presto, prima che Zoro continuasse a parlare, rivelando con difficoltà i suoi veri sentimenti, ammettendo a Chopper che il suo legame con lei non era solo dettato dalla preoccupazione, ma da un sentimento più profondo, qualcosa che non riusciva ancora a definire con precisione. Qualcosa che, se T/n avesse sentito, avrebbe forse cambiato il corso degli eventi.

Ma ormai era troppo tardi. T/n si sentiva tradita, convinta che l'unico scopo di Zoro fosse stato quello di manipolarla per farle smettere di prendere quelle pillole, nascondendole deliberatamente la verità.

E quella sera, mentre il buio calava sulla nave, T/n prese una decisione. Non avrebbe più permesso a nessuno, neanche a Zoro, di entrare nel suo cuore con la pretesa di sapere cosa fosse meglio per lei. La fiducia che aveva riposto in lui era stata frantumata, e il dolore era troppo forte per essere ignorato.

Determinata a mettere fine a quell'illusione, T/n preparò la sua maschera di indifferenza, pronta ad affrontare Zoro. Sapeva che non sarebbe stato facile, che il confronto avrebbe scatenato una tempesta di emozioni incontrollabili, ma non poteva più continuare a vivere in quella menzogna.

Era tempo di smascherare tutto. E di affrontare Zoro una volta per tutte.

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Memories    (ZoroxReader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora