THE PUCK PROMISE

23. THE PUCK PROMISE

BEA

KILLIAN: Hai la certezza ora?

Mi sono appena svegliata e il messaggio che mi ha inviato Killian ieri notte è ancora lì, fermo e incollato sullo schermo del mio cellulare.

Ho la certezza? Dannazione, ovvio che tra noi c'è chimica.

Anche tanta direi!

Stanotte quel bacio è stato argomento principale dei miei sogni proibiti. Persino i pettorali di Killian erano scolpiti a dovere sul 'finto Killian' presente nel sogno. Dovrò però riguardare un attimo il carattere del Killian immaginario, perché era eccessivamente felice, ma per il resto, ci siamo.

Ritornando al messaggio... Niente.

Sbuffo, stropicciandomi gli occhi. Sbadiglio poco dopo. Non so cosa rispondere, e nonostante i miei tentativi di non risultare patetica, sono stati più i messaggi che ho cancellato ieri notte, che effettivamente quelli che poi volevo inviare.

Potrei cancellare tutto e rispondere come se non fosse mai esistito, ma non mi accollo anche l'imbarazzo che ne viene dopo.

Alla fine decido di rispondere:

ME: Okay, mi sbagliavo. Evidentemente tra noi c'è più chimica di quanta ne potresti trovare in un laboratorio di chimica. Stella aveva ragione, a letto faremo faville. Ma questo non toglie che non mi hai dato ancora una valida motivazione sul perché dovrei accettare il tuo invito.

ME: Tra l'altro, non pensare che mi sia dimenticata. Domanda del giorno. Che shampoo usi? Ieri il tuo odore mi era rimasto appiccicato addosso.

Invio e mi alzo dal letto, barcollando verso il bagno e uscendone venti minuti dopo, nuda e in cerca di qualche intimo decente da abbinare.

KILLIAN: Questo dice la tua amica?

ME: Focalizzati sulla domanda del giorno. Quel messaggio era di cortesia, sai, per non farti rimanere a bocca asciutta.

KILLIAN: Non leggo le etichette, ne prendo uno a caso quando vado a fare la spesa.

ME: Cosa sei? Un bambino di tre anni che viene eccitato dai colori?

KILLIAN: Non mi eccitano tanto i colori. Ma preferirei che le luci restassero accese.

ME: Non sei il tipo da sesso al buio?

KILLIAN: È questa l'impressione che ti ho dato ieri?

ME: Be', se vuoi parlare di impressione, non tanto. Sei bravo a baciare sì, ma non è che abbia visto molto. Se te lo fossi dimenticato, avevo la tua cravatta avvolta in viso. Il massimo che ho visto era nero.

KILLIAN: Mi accontento del commento sulle mie prestazioni orali.

ME: A quanto il secondo round? Sai, ho dei bisogni da soddisfare.

KILLIAN: Prima l'appuntamento.

ME: Cos'hai? Paura che il tuo 'uccellino' mi deluda e quindi rompa con te prima ancora che tu mi faccia innamorare con una cena, o cosa?

KILLIAN: Cosa.

Rido sotto i denti e alzo lo sguardo quando il nome di Mad mi appare in una notifica con uno strano messaggio, il quale non faccio in tempo a leggere, che viene subito preceduto da un link.