12.

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Non c’era nulla da fare, per quanto fosse passata una settimana, il mio occhio non ne voleva sapere di guarire.
<<Sta tranquilla, non si noterà nulla>>, tentò di rassicurarmi Martina <<L’ho coperto alla perfezione. Guarda tu stessa.>>
In effetti era vero, non si notava nulla.
<<Grazie>> Mi sorrise e sotto l’uscio aperto comparve Federico. <<Ben tornata. Ti va di prenderci un caffè?>>
Acconsentii.
<<Sono molto offeso. Questa mattina hai ignorato il mio buongiorno>>, disse in modo scherzoso. Lo assecondai. <<Sei tu quello che deve recuperare la mia fiducia non il contrario>>
E, in effetti, Federico si era impegnato davvero tanto per dimostrami la sua innocenza ma soprattutto riconquistare la mia amicizia. Ormai mi era chiaro, anche se il fratello aveva organizzato tutto, Federico era innocente.
Mi spintonò scherzosamente con una spalla e io gli feci una linguaccia.
<<Si sono fatti sentire?>>
<<No, nessuno dei due>>
<<Se può esserti utile, sta continuando a rifiutare le interviste che gli propongono su di voi>>
<<Forse si è reso conto dello sbaglio che ha commesso>>
<<O forse ha ragione ed è innocente>>
Mi fermai di colpo e lui fece lo stesso.
<<Allora perché non lo dimostra?>>
<<Forse non sa come fare>>
<<Tu lo sapevi?>>
<<Beh…abbiamo due caratteri diversi>>
<<Io non mi terrei una colpa che non ho>>
<<Oggi dovrai bacialo…>>, disse e il cuore mi balzò fuori dal petto.
<<E’ un bacio come un altro>>, minimizzai. Anche se lui iniziava a conoscermi fin troppo bene e sapevo che non se l’era bevuta. Scrutò nei miei occhi e prima che potesse trovarvi la verità mi voltai e proseguii verso il bar.
<<Ho dato fin troppi problemi a questo film e non posso permettermi di crearne altri. Sono un’attrice e questo bacio fa parte del mio lavoro>>
<<Parlagli prima di incontrarlo sulla scena>>
<<Cosa dovrei dirgli? Se avesse voluto chiarire lo avrebbe già fatto>>
<<Chiediti piuttosto se vuoi dargli una seconda possibilità>>
<<Non pretendo un’ammissione di colpa, soprattutto se è innocente. Vorrei solo capire che ruolo ha in questa storia e perché quella sera era così strano>>
<<Avrà avuto le sue ragioni>>
<<Ti ha forse detto qualcosa?>>
<<Sai bene che da quel giorno non mi ha più rivolto la parola.>>
Incrociammo Daniele e Federico batté in ritirata <<Il caffè lo prenderemo più tardi. Ora devo andare.>>
Per quanto Daniele avesse constatato con i suoi occhi la sincerità di Federico il padre protettivo, nonché guardia del corpo, che era in lui gli impediva di dargli una seconda occasione. Federico lo sapeva e, per evitare ulteriori problemi, non appena il mio manager compariva, spariva. Daniele dal canto suo si limitava a lanciargli occhiatacce truci per spaventarlo e tenerlo a bada.
<<Sei pronta? Tra poco tocca a te>>
<<Sì>>

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