Capitolo 37-Pagine

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Qualche giorno dopo,
5 gennaio 2018

Ingurgitai un bicchiere d'acqua fresca per togliere il bruciore che sentivo alla gola e continuare il racconto:
《Ho provato a chiamarlo almeno dieci volte, ma partiva sempre la segreteria.》

《E poi?》chiese Natalia, mentre mi stringeva una mano per farmi forza e incitarmi a continuare.

Eravamo sedute sul divano di casa sua a mangiare gelato ed erano almeno dieci minuti che, mentre le raccontavo gli avvenimenti della notte di Capodanno, piangevo.

《È arrivata la donna delle pulizie, mi ha detto di prendere tutte le mie cose e andarmene che...》un singhiozzo mi spezzò la voce.

《...che il padrone di casa aveva dato disposizione di pulire a fondo e preparare la casa per il prossimo inquilino.》portai a termine la frase con fatica, ogni parola era come un macigno sulla bocca dello stomaco.

《Questo significa che ha disdetto il suo contratto d'affitto qui a Milano.》tirò le somme a malincuore Natalia.

《Sì, non è uno che scherza.
Se prende una decisione, qualsiasi essa sia, non torna indietro.》mi trovai costretta ad ammettere, ormai conoscevo bene la sua determinazione.

《Mi dispiace, Eliza.
Quella sera vi ho visti più uniti che mai, non avrei mai pensato che lui stesse per abbandonarti. Se solo l'avessi immaginato, avrei fatto qualsiasi cosa per proteggerti.》Nat mi gettò le braccia al collo e mi strinse con forza a sé.

E così passarono ore ed ore con Natalia che faceva del suo meglio per consolarmi e io che piangevo senza sosta per l'ennesimo bastardo.

Non riuscivo a realizzare la sua partenza e il fatto che tra noi, adesso, ci fossero kilometri.

Mi rifiutavo di accettare la direzione dell'agenzia, che lui con tanta premura mi aveva affidato.

Non potevo dimenticare i suoi occhi fissi nei miei, mentre facevamo l'amore e mi sussurrava quanto fosse grato alla vita per avermi incontrata.

Evitavo di pensare a quella lettera, che mi aveva lasciato e che, ogni sera, rileggevo solo per sentire ancora la sua voce nella testa.

Non ero in grado di smettere di amarlo, non trovavo l'interruttore che avrebbe spento i miei sentimenti per lui e non ero nemmeno sicura di volerlo trovare.

Tre mesi dopo,
6 aprile 2018

《E così ora ti fai chiamare capo?》Marco mi sorrise facendo capolino con la testa dalla porta di quello che, da qualche mese, era il mio nuovo ufficio.

Ebbene sì, alla fine avevo accettato il fatto che Nicola mi avesse lasciato in mano la guida dell'agenzia e dopo la fine delle vacanze natalizie avevo occupato proprio il suo ufficio.

Con l'unica differenza che l'avevo fatto riarredare per non essere costretta a notare dettagli, che mi avrebbero ricordato il suo precedente proprietario.

《Sai che ho sempre odiato le formalità, qui tutti mi hanno conosciuta come Elizabeth e continuo ad esserlo, direzione dell'agenzia o meno.》lo invitai con un gesto ad entrare e poi lo abbracciai.

Non vedevo Marco da quell'infame Capodanno. Dopo che Nicola era partito, lui l'aveva raggiunto a New York nei giorni seguenti e lì Mr. N.S. gli aveva affidato un incarico in Germania.

Da allora Marco e Natalia viaggiavano per far sopravvivere la loro relazione e io non avevo più avuto occasione di incontrare l'ormai ex assistente del mio capo.

《Allora che mi dici? Come va la vita in Germania?》gli chiesi con interesse sincero, tutto quello che sapevo su di lui, me l'aveva raccontato la mia migliore amica.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 29 ⏰

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