Una storia d'amore al rovescio

Capitolo 3-Sorpresa

Io e Natalia venimmo risvegliate dalle nostre conversazioni romantiche e piuttosto utopiche da Angelica.

《È arrivato, ci vuole tutti in sala riunioni. Vi avverto mi è sembrato piuttosto nervoso, qualcosa deve averlo turbato.》dichiarò così, mentre il suo sguardo mostrava una preoccupazione che mai prima le avevo visto addosso.

Fui la prima ad abbandonare l'ufficio di Natalia, rimandando a più tardi l'indagine sull'identità dell'intruso.

Raggiunsi la sala riunioni con fare sicuro, ero un' agente donna nell'agenzia matrimoniale più famosa d'Italia; avevo avuto questo posto sì per caso, ma per mantenerlo avevo lottato e per arrivare a questo punto ne avevo fatti di sacrifici e di gavetta.

Nessun uomo avrebbe mai potuto intimorirmi più di tanto. Tanto meno il grande capo e il suo nervosismo mattutino, nonostante ciò, la curiosità sulla sua figura e sul motivo della sua visita ancora mi torturava.

La sala riunioni era gremita, il nostro era un piccolo ufficio, ma contava almeno una ventina di dipendenti e tutti avevano la stessa identica espressione preoccupata di Angelica di poco fa.

Tutti tranne me, Natalia e Giovanni. Io e la mia migliore amica avevamo i nostri buoni motivi per non essere preoccupate, nell'ultimo anno avevamo fatturato molto più di tutti i nostri colleghi uomini e circa una trentina delle coppie seguite da noi erano arrivate all'altare.

Per quanto riguarda Giovanni, si era sempre creduto invincibile e probabilmente pensava, ingenuamente, di essere più bravo anche di colui che aveva inventato tutto questo. Stupido esibizionista.

Il primo a prendere parola nella sala fu un ragazzo, poco più giovane di me, il cui viso mi era totalmente nuovo:
《Buongiorno a tutti, colleghe e colleghi, vi ringrazio per essere qui. Io sono Marco Grimaldi, l'assistente di Mr. N.S., che sarà tra di noi fra poco, per spiegarvi quali cambiamenti verranno apportati al vostro lavoro d'ora in poi, nel frattempo ci tengo a dire due parole.》

Iniziò così un lungo discorso introduttivo dove ci spiegava troppo dettagliamente le ragioni per cui si trovava qui, condendo tutto con una buona dose di elogi verso il nostro lavoro.

In sostanza parlò per un quarto d'ora senza concludere nulla e non arrivando a nessun punto preciso, finalmente disse:
《Mr. N.S., ho terminato la presentazione, può raggiungerci.》

Quasi mi cadde la mascella da quanto spalancai la bocca e strambuzzai gli occhi per la sorpresa.

Capelli ricci castani perfettamente pettinati all'indietro, occhi marroni profondi come due pozzi neri e completo sartoriale.

《Buongiorno a tutti, io sono Nicola Salviati, ma molti di voi mi conoscono solo come Mr. N.S. e così dovrà continuare a essere.》sorrise in modo sfacciato con il piglio di chi sa perfettamente quanto potere abbia.

《Da quello che il mio assistente vi ha gentilmente anticipato, avrete già intuito il motivo per cui sono qui di persona. 》alzò un sopracciglio e ci squadrò tutti uno per uno.

Un brivido mi percorse la schiena quando incrociò finalmente il mio sguardo per la seconda volta quel giorno.

Avevo davanti agli occhi colui che si era intrufolato nel mio ufficio con la stagista di Giovanni.
Avevo davanti agli occhi il mio capo.
Avevo davanti agli occhi Mr. N.S.

Avevo appena vinto il primo premio per la peggiore prima impressione da dare ad un capo di tutta la storia degli uffici.

Non ebbi il tempo di metabolizzare del tutto la notizia perché il diretto interessato riprese a parlare:
《È arrivato il momento di cambiare. Siete l'agenzia di mia proprietà più arretrata di tutte, dovrete conformarvi alle nuove regole e duplicare i numeri dell'anno passato, oppure alla fine dell'anno lasciare questo posto come quando siete arrivati qui.》il suo sguardo non trasudava alcun tipo di empatia.