Capitolo 8-Zagara

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Eliza's pov

Cosa si prova a giocare con i sentimenti altrui?

Vorrei dire che ci sente in colpa per la persona di cui ci prendiamo gioco, ma mentirei.

Ci si sente potenti, talmente tanto da credere di aver tutto il mondo sul palmo della propria mano.

Ed era così che mi sentivo dopo aver negato a Mr. N.S. il bacio che voleva estorcermi con così tanta facilità.

Mi aveva incastrato dopo aver finto di volermi aiutare e io l'avevo ripagato con la sua stessa moneta.

Ero stata piuttosto fiera di me, anche perché avevo ottenuto due piccioni con una fava.

Avevo rimesso al suo posto Mr. N.S. e avevo fatto credere a Giovanni che tra me e il boss fosse scattata qualche scintilla.

E speravo davvero che ciò l'avrebbe tenuto lontano da me, come mi aveva prontamente suggerito qualcuno.

Inizialmente, però, mi ero sentita spiazzata, avevo lasciato la festa con un grande senso di vertigine e mi ero interrogata più volte sugli avvenimenti di quella sera.

Alla fine, avevo rinchiuso in un cassetto tutte le mie incertezze e avevo cominciato ad essere davvero felice di come avevo gestito i due uomini.

Tutta quella sicurezza e fierezza era andata a farsi fottere poco dopo, perché il sabato mattina seguente avevo ricevuto un messaggio.

Un messaggio anonimo che non era stato anonimo per molto, avevo identificato subito il mittente.

《Te lo dimostrerò, Zagara.》

Nove ciniche sillabe.
Quatto egocentriche parole.
Un solo ambizioso mittente.

Ci avevo messo davvero poco a capire che fosse lui, Mr. N.S., a scrivermi, era uno che portava rancore, era chiaro.

Non mi aveva dimostrato di potermi rubare un bacio senza bisogno di giochetti come gli avevo chiesto e ora, bramava di riuscirci.

Non lo conoscevo ancora bene, ma l'avevo fiutato da kilometri il suo bisogno di avere sempre tutto ciò che voleva.

Tra simili ci si riconosceva sempre, guardavi gli occhi dell'altro e ci vedevi dentro il tuo riflesso come in uno specchio.

L'unica cosa che mi aveva lasciato interdetta era quel nomignolo: "Zagara", non mi diceva nulla.

Avevo cercato online, spinta dalla curiosità e avevo scoperto che era un altro modo per parlare del fiore dell'arancio o comunque degli agrumi.

La parola derivava dal siciliano, che a sua volta fu influenzato dall'arabo in cui la parola "zahr" vuol dire "fiore".

Mr. N.S. doveva amare molto i fiori d'arancio, erano una sua mania: "Orange Blossom Italy", "Zagara" e poi il suo profumo.

Il suo profumo che era proprio quello dell'acqua di fiori d'arancio che mia nonna usava in cucina per i dolci.

Il profumo delizioso e un po' aspro dei fiori d'arancio, ah, quanto avrei dato per scoprire la storia dietro quella sua piccola ossessione!

Ma per il momento dovevo tacere, non avevamo certo quella confidenza, ci davamo a malapena del tu e i nostri rapporti erano tutt'altro che rosei.

Ingoiai la mia curiosità e tutti i miei pensieri sulla serata di dating insieme al bicchiere d'acqua che mi stavo scolando.

Era di nuovo venerdì sera ed era passato da un po' l'orario di chiusura dell'ufficio, ma io avevo ancora da fare.

Una storia d'amore al rovescioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora