Capitolo 21

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Niall batte le dita sui tasti del pianoforte come se fosse una batteria. Anche se ha anche quella. Sta suonando la musica più caotica del pianeta, senza sosta, ed è strafatto e ride senza motivo e, beh, Louis potrebbe davvero ucciderlo perché ha un altro esame tra una settimana e deve studiare, cazzo.

Così prende una decisione che si basa esclusivamente sulla logica e su nient'altro.

"Vado a studiare da Harry," dice Louis sopra il rumore, e gli occhi rossi e lucidi di Niall gli sorridono.

"Figo," risponde lui, e continua a giocare.

Wow. Che tipo.

Louis si infila lo zaino in spalla e lancia un ultimo sguardo in direzione di Niall. "Torno più tardi."

"Di' al tuo fidanzato che lo salut-"

Louis sbatte la porta.

Con la mente ancora agli eventi di ieri - Louis che raccontava a Harry di sua madre, Harry che lo ascoltava, Harry che gli chiedeva un parere, Harry che lo chiamava per nome con un tono senza pretese e che gli diceva davvero "grazie", cosa che avrebbe potuto far brillare ancora di più la luna - Louis si dirige verso le stanze di Harry.

Pur sapendo che mancano più di tre ore alla loro sessione di ripetizioni... decide di andare e basta. Perché il tempo trascorso insieme ieri è andato abbastanza bene. Quindi perché oggi non dovrebbe essere lo stesso?

Quando raggiunge le stanze di Harry, apre silenziosamente la porta e prega di non trovarsi davanti del sesso sfrenato. Scruta con esitazione il salotto e, no, non c'è. È spoglio, a parte gli spartiti che ancora poggiano sul pavimento e l'enorme quantità di oggetti che riempiono ogni angolo.

Sta per dirigersi verso la camera di Harry, quando bussano alla porta.

Harry si è chiuso fuori? È Niall? Louis ha dimenticato qualcosa?

Apre la porta con cautela, sbircia fuori e... oh. È un hipster.

Non impressionato, apre completamente la porta, fissando il ragazzo con sguardo aperto e giudicante. È vestito in modo immacolato, è bello ed esotico, cresciuto nell'oro, e Louis cerca di non sbuffare quando nota un tatuaggio 'anarchia' dipinto sul polso.

"Ehi, amico. Sono... qui per vedere Harold," dice il ragazzo, un po' insicuro, quasi come se si stesse chiedendo se aveva bussato alla porta giusta o meno.

Che carino.

"Non c'è," dice Louis senza cerimonie, e chiude la porta in faccia al ragazzo prima che venga detta un'altra parola. Ed è una sensazione meravigliosa. Con un sorriso orgoglioso, si gira, sentendosi realizzato.

E poi il sorriso gli svanisce subito dalla faccia perché c'è Harry, in piedi proprio di fronte a lui, che osserva la scena con uno sguardo corrucciato.

Merda.

Il ragazzo ha visto Harry dietro di lui per tutto il tempo? Busserà di nuovo perché sa che Louis ha mentito?

"Che cos'era quello?" Harry chiede, incrociando le braccia sul petto. Indossa gli abiti più casual che Louis abbia mai visto: jeans stretti in modo inappropriato e una maglietta nera. Sembra stanco, come se non avesse dormito - o almeno non serenamente - e Louis lo guarda con la bocca aperta e gli occhi spalancati.

"Ehm-"

"Non avevi il diritto di mandare via il mio ospite," dice bruscamente. Fissa Louis come un falco fa con la sua preda. Il che fa scattare il ricordo di Cleopatrick e... cazzo! Louis se n'era dimenticato. Harry è davvero un disastro, non è vero?

"Lo so," risponde Louis, incrociando le braccia e scrollando le spalle in modo inappellabile. "Ma l'ho appena fatto, no?"

Harry lo fulmina con lo sguardo. "Digli di tornare."

(NEW) Young and Beautiful || l. s. || ITALIAN TRANSLATIONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora