Capitolo 33

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Non con te.

Il cortile è sfocato intorno a lui.

Non con te.

I suoi piedi calpestano l'erba, sbattono contro la pietra e riecheggiano nel vuoto.

Non con te.

L'aria quasi tiepida gli schiaffeggia il viso, gli tormenta i capelli.

Non con te.

Gruppi di voci entrano ed escono dal sangue che gli pompa nelle orecchie.

Non con te.

Vede la porta del suo appartamento, sente l'aria che gli squarcia i polmoni, sente il fragile martellare di ciò che gli è rimasto dentro.

Le chiavi si incastrano e sferragliano, ma entrano nella serratura e lui la spinge con la spalla più forte che può, perché ha bisogno di entrare, ha bisogno che questa porta si apra subito e ha bisogno di andarsene da qui.

Vuole andare a casa.

È l'unica cosa che vuole.

Non riesce a pensare ad altro.

Beh...

Più o meno.

Non con te, Louis.

Infila nella borsa ogni capo di abbigliamento che trova (e ce ne sono molti, lui che non ha mai fatto finta di essere altro che uno sciattone) mentre cerca di trattenere inutilmente le lacrime che già gli bagnano il viso, facendolo rabbrividire sotto le loro scie umide e accusatorie. Localizza l'iPod e il telefono, la giacca e le scarpe da ginnastica, con le labbra che bruciano al pensiero di ciò che è appena successo.

Tutto brucia.

Tutto è freddo.

Sta morendo nel fuoco e nel ghiaccio e sì, ha il diritto di essere drammatico in questo momento perché la sua cazzo di anima si sta spaccando in mille pezzi e non si è mai, mai sentito così orribile prima d'ora.

Forse alcune persone non sono fatte per l'amore. Forse alcune persone non sono abbastanza forti.

Ingoia i singhiozzi soffocati e l'umiliazione e i ricordi del cazzo - la sensazione dei capelli morbidi e della pelle delicata di Harry e le fusa profonde e rimbombanti che gli sfuggivano dalla gola mentre tirava Louis a sé, mentre lo stringeva - che bruciano, ricordi che provocano nuovi singhiozzi e strette al cuore e colpiscono Louis, facendolo trasalire. Carica la borsa in spalla, senza nemmeno soffermarsi a scarabocchiare un biglietto per Niall, che per fortuna è ancora alla regata, a festeggiare la sua vittoria certa. Potrà scrivergli un messaggio più tardi, quando tutto non sarà così crudo, fresco e sanguinante, tenuto insieme a fatica da fili spezzati.

Senza dare un'occhiata o un pensiero - i pensieri sono così dolorosi in questo momento - chiude la porta, emettendo respiri morbidi e tremolanti, con gli occhi arrossati, prima di sgusciare fuori nel sole beffardo che sembra troppo caldo contro le sue guance scintillanti.

Sente le voci dell'annunciatore, sente il rumore di una folla felice e si dirige verso la stazione ferroviaria più vicina.

*

Quando arriva a casa, fa qualcosa che non faceva da anni.

Louis abbraccia sua madre, senza esitazione.

"Louis?" sbotta lei, completamente presa alla sprovvista, incerta su cosa fare con le mani prima di avvolgerle timidamente intorno a lui. "Cosa ci fai qui? Che succede?"

(NEW) Young and Beautiful || l. s. || ITALIAN TRANSLATIONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora