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//Seonghwa//
Oggi piove. Il cielo sembra essere più grigio del solito, quasi un nero schiarito o qualcosa del genere. Però a me piace la pioggia. È rilassante e fa bene alla mia pelle.

Hongjoong sembra pensieroso, e ora non sta mangiando bene quello che ha preso.
"Si chiama pranzo per un motivo, eh Joongie?" sprono il mio ragazzo.

"Sto solo pensando Seonghwa, e vorrei farlo in pace" mi dice con calma ma anche secchezza.
C'è sicuro qualcosa che non va, altrimenti non mi rivolgerebbe mai la parola con questo tono così.... quasi distaccato e irritato.

"Yah, non è che ti è venuto il ciclo o qualcosa di simile?" ridacchio "Dai amore... hai tutto il tuo spazio, però fammi il piacere di mangiare. Per ora" gli dico accarezzandogli la mano sulla sua coscia.
Fa un sorriso strano e prova a mangiare, facendomi sorridere altrettanto. Almeno ci sta provando anche se non sta proprio bene.

È una sua abitudine quella di non mangiare quando pensa intensamente a qualcosa che gli dia fastidio o qualcosa di snervante.

"Hai notato? Wooyoung non è venuto a pranzare" dico più a me stesso che a lui per rompere di nuovo il ghiaccio.

"Sarà perchè forse non aveva voglia. Ieri l'ho sentito parlare di una questione forse importante con San, quindi magari gli serve un po' di tempo. Concediglielo, ne ha bisogno" mi dice stringendo la mia mano a sua volta.

Sposto il mio sguardo all'entrata della mensa vedendo San entrare e muoversi come se stesse cercando qualcuno. Quando incrocia il mio sguardo fa un saltino e mi raggiunge sedendosi accanto a noi.

"Io... stavo cercando proprio voi. Avete finito?" ci chiede facendo tremare la gamba sinistra nervosamente.

Lancio uno sguardo veloce a Joong e vedo che ha appena finito di mangiare.
"Sì, perchè? Devi dirci qualcosa?"
Annuisce forte e gli dico di calmarsi notando quanto sia agitato.

"Posso aspettarvi in camera vostra? Così vi parlo tranquillamente lì"

Io annuisco seguito dal rosso che porta via i nostri vassoi.
Vedo San alzarsi e andarsene fuori dalla sala.
Che avrà di così importante da essere corso da noi per avvertirci? Non riesco a capirne il motivo, semplicemente non sta pensando.

"Seonghwa-ssi, andiamo" Hongjoong mi chiama nel modo che ritengo più fastidioso e mi alzo per seguirlo sino in camera.

Anche lui ha fretta, sembra che abbia un urgente bisogno di parlare con San, visto che mi ha chiesto se fosse nel nostro dormitorio almeno tre volte.
Entriamo in camera nostra ma non troviamo il vampiro da nessuna parte, quando all'improvviso sentiamo la porta sbattere e vediamo San appoggiato al muro.

Poi d'un tratto non sento più la mano del mio ragazzo e mi accorgo che lui è in piedi accanto al corvino.

"Che sta succedendo?" chiedo serissimo alternando lo sguardo tra loro. Non mi piacciono questi giochetti. Mettono molta ansia e soprattutto sembra che sia caduto il mondo per come mi guardano.

"Glielo devi dire" esclamano all'unisono ma ancora non capisco.

"Dire cosa? A chi?"

"Che sei vivo..." inizia San.

"... a Wooyoung" termina Joong.

Immediatamente mi acciglio.
"Ve lo scordate. Ho vegliato da dietro l'angolo e così continuerò a fare. Mi ritiene morto e questa comparizione potrebbe soltanto scuoterlo malamente" ribadisco alzando una mano in avanti e scuotendo la testa vigorosamente.

"Seonghwa hyung, se non lo fai tu lo faremo noi. Nel modo peggiore" intima San.

Gli vado vicino putando severamente l'indice contro il suo petto.
"Ascoltami bene, non posso apparire dal nulla adesso senza avvertimenti. In più Wooyoung non può accertarlo. Mi staccherà la testa" mi allontano e mi volto gesticolando con le mani per far capire che non se ne parla.

Hongjoong mi spinge bruscamente e mi tira uno schiaffo, che fa eco tra le pareti e il soffitto.
Il silenzio cala un attimo e noto solamente il più piccolo fra noi sussultare sul posto.

I miei occhi tornano sul mio fidanzato che mi fissa con gli occhi sgranati.
"Per una volta che ti diciamo di fare qualcosa, ascoltaci, anzi ascoltami. Sarebbe esattamente come se avessi un figlio adottato e non glielo avessi detto fino a quando non compie la maggiore età. Dici a noi di non fare cazzate e tu cosa stai facendo?" mi urla contro cercando il mio sguardo.
"Per questa volta almeno, ascoltami. Mi fai piangere perchè ti prendi così tanta cura di noi, di me e io non riesco a fare lo stesso con te. Mi dici di evitare di fare cose stupide ma io non ho mai l'occasione di dirlo anche a te. Quindi, per favore Seonghwa... devi dirglielo" conclude scandendo bene le ultime parole, si porta le mani assieme a mo' di preghiera.

It's too late... maybe || ωσσѕαη 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora