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//San//
Jiha e... chi altro era quello che è andato con lei? Due lupi mannari... Jiha è quella che esce spesso, gli altri studenti licantropi invece preferiscono essere più indiscreti.
Sono rimasto con questa domanda tutt'ora ma quello che mi ha scioccato di più, oggi sono stati gli occhi di Wooyoung.

Hanno cambiato colore sfumando con il colore naturale delle sue iridi, oltre a questo anche il ringhio che ha emesso... era colmo di ira e rabbia che solo un licantropo alpha sarebbe capace di emettere.

Scuoto la testa per scacciare questi pensieri, uscendo dalla mia stanza per andare al bosco magico.
Oltrepasso il varco e neanche oggi, il ragazzo, lo trovo qui. Quel giovane, di cui non so nemmeno il nome, tanto che quando gliel'ho chiesto ha sviato il discorso facilmente senza che me ne accorgessi; non è venuto al bosco neanche oggi. E così succede da una settimana.

Vado al Fiume di Cristallo sedendomi sul solito ramo del salice piangente trovando un biglietto inchiodato al tronco:

"Non tornerò qui per abbastanza
tempo, dopo una cosa che è successa
oggi.
Non ci vedremo più, accettalo. È stato
bello finchè è durato."

Leggendola si capisce che non ci ha messo nessuna emozione allegra per scriverla. Esprime neutralità palese e evidente abbastanza da farmi assumere un'espressione dispiaciuta. L'ha fatto di fretta e in più l'ha scritta quando sono appena arrivato, perchè l'inchiostro non si è ancora asciugato.

Ciò mi fa ricordare quello che è successo, la rissa 'trattenuta' che abbiamo, che ho scatenato con Wooyoung. Quel bellissimo ma altrettanto pericoloso umano o demone, cosa sia non so.
Ma questo lo so per certo, che mi assassinerà se solo mi vedesse.
La mia morte è vicina, e si compierà nelle sue mani... che romantico, bah non so essere neanche poetico.

"Dov'è Shiber quando mi serve?" mi domando muovendo le gambe all'aria.

Eccolo lì, un meraviglioso cagnolino raggiunge i piedi dell'albero facendomi scendere per accarezzarlo. È di mia proprietà perchè prima di... andarsene, mia sorella Haneul me l'ha affidato raccomandandosi di trattarlo bene e occuparmi di lui.

"Ogni volta che ti penso, piccolo... tu ci sei sempre" sorrido guardando il mio piccolo tesoro, quando mi sento osservato e perciò mi giro a vedere se ci fosse qualcuno.

Ma niente.

Salgo sul ramo con Shiber e trovo un ragazzo, il ragazzo misterioso che si guarda il braccio: c'è un taglio profondo proprio in mezzo che cura passandoci le dita sopra. In questo modo il taglio è scomparso del tutto.

Giusto, è un angelo della natura, non c'è nulla per cui sorprendersi tanto.
Non si guarda nemmeno intorno che guarda subito nella mia direzione, verso l'alto.

Sbatto un paio di volte le palpebre e mi do dell'idiota nonstop.

"Volevo salutarti un'ultima volta Choi San" mi dice salendo e sedendosi vicino al mio cane.

Lo accarezza e sembra che Shiber ne sia felice.
"Sei guarito piccolo... dovresti fare più attenzione al tuo animaletto, si è rotto la zampa ieri e tu non c'eri. Che padrone sei? Va bene che hai la scuola e tutto ma ho dovuto guardarlo io tutto il tempo, San" mi rimprovera e io mi ritrovo ad annuire imbarazzato e guardare altrove.

Rimaniamo in silenzio per un po' quando ritorna a parlare, sorprendendomi.
"Dovresti chiedergli scusa, con la consapevolezza che potrebbe ammazzarti" mi suggerisce mentre un leggero venticello si innalza.
La sua voce come al solito che non esprime nemmeno una emozione. Non fa filtrare nulla.

Si gira a guardare il fiume che stava alla nostra sinistra perchè ci siamo seduti dall'altra parte del ramo.

Improvvisamente il suo velo leggero si stacca e vola via ed è costretto a mettere la mani davanti alla faccia per non farsi vedere.
Mi lancia un'occhiata spaventata e corre via.

It's too late... maybe || ωσσѕαη 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora