11 - Hyung, ti voglio così bene!

25 2 4
                                    

Pov I.N

Seungmin mi disinfettò ad una ad una tutte le ferite.

Come sempre, lui è lo hyung che si prende cura degli altri.

O meglio, delle persone a cui tiene di più.

La prima cosa che fece appena entrato nel grande bagno del pianoterra di casa Han, fu cercare il disinfettante.

"Tranquillo, hyung, non serve che ti scomodi, lo posso cercare io"

"No, tu sei ferito"

"E perciò ora non sono più autonomo?!" Dissi in tono scherzoso. In realtà ero abbastanza infastidito, ma non volevo litigare.

"Esattamente" rispose Seungmin serio, guardandomi negli occhi.

Sospirai.

"Dovresti pensare anche a te stesso"

"Oh, eccolo qui!" Esclamò.

Tirò fuori un enorme bottiglione di disinfettante.

"E qui c'è un kit di pronto soccorso, fantastico" mormorò, tirando fuori la valigetta.

"Dovresti fare l'infermiere" dissi scherzosamente.

"Tsk, ma stai zitto" rispose con tono ironico. "Dai, siediti lì" disse.

Mi sedetti sul bordo della vasca.

Lui aprì la valigetta di pronto soccorso e la appoggiò al pavimento, si inginocchiò e cominciò a disinfettarmi le ferite.

"Ah! Brucia!" Gridai.

"Stai fermo" mormorò, afferrandomi la gamba.

Stava disinfettando le ferite sul ginocchio.

Sbuffai e strinsi i denti per cercare di sopportare il dolore.

Vedendo la mia sofferenza, cercò di tamponare il più delicatamente possibile, ma non servì a molto.

Si tirò su le maniche per evitare di sporcarsi di disinfettante.

Fu allora che notai i segni rossi che aveva sulle braccia.

"Hyung!" Feci preoccupato, afferrandogli il braccio destro con entrambe le mani.

"Cosa? Oh, questi?" Fece, guardandosi i segni. "Colpa di quei mascalzoni, non ci fare caso" disse, cercando di coprirli.

Mi alzai di scatto e corsi un attimo via.

"Ma...dove vai?!" Esclamò sorpreso.

Dopo qualche secondo, tornai.

"Qualcuno dovrà pur prendersi cura di te" dissi, tornando con una crema per alleviare il rossore e spalmandogliela sui segni.

Lui fece un piccolo sorriso.

Gli sorrisi a mia volta.

Ridacchiò.

"I.N..." mormorò semplicemente, accarezzandomi i capelli.

Restammo per qualche secondo così, a sorriderci.

"Beh, dai, devo ancora finire di disinfettarti le ferite. Chiudi gli occhi" disse.

Obbedii.

Sentii il cotone sul mio viso, il suo tocco delicato con cui mi tamponava le ferite con cura.

Io, giusto per il piacere di scherzare, incominciai a fare facce strane giusto per il divertimento di ostacolarlo.

Scoppiò a ridere.

Risi anch'io con lui.

"Dai, stai fermo" mi disse, cercando di controllarsi.

"Uffaaa va bene" dissi, fingendomi seccato.

My BullyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora