17 - Il nuovo bodyguard

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Pov Jisung

"C-come..." Balbettai.

"Sono stato mandato qui"

"Perché?"

"Beh, ecco..."

"Il signor Lee sarà il nuovo bodyguard, signorino" Disse Morice, l'autista, entrando in sala e piazzandosi affianco a lui.

"CHE COSA?!" Feci sbalordito. "IN CHE SENSO 'NUOVO BODYGUARD'?! DA QUANDO?!" Esclamai sconvolto. "Perché nessuno mi ha detto niente?!"

"È stata una decisione frettolosa. I suoi genitori volevano per lei un bodyguard giovane, in grado di proteggerla ma anche capirla e poterla aiutare al meglio, ragion per cui abbiamo scelto qualcuno vicino alla sua età, e anche per non sconbussolarla troppo, siccome non ne ha mai avuto uno prima. Dato quanto successo ieri, ho ritenuto opportuno informare i suoi genitori, che hanno richiesto la presenza del signor Lee il prima possibile. Mi sono già preoccupato personalmente di informare il signor Lee con esattezza di quali saranno i suoi compiti. Confido nella sua comprensione" spiegò Morice con professionalità.

"Ah..." Io mi sentivo un attimo stordito da tutta questa botta improvvisa di informazioni. "Aspetta, COSA?!"

Realizzai dopo quello che voleva dire che Minho sarebbe stato il mio bodyguard.

Sarebbe dovuto stare con me sempre e ovunque.

Sarebbe stato una presenza costante finché sarebbe stato il mio bodyguard, e non avrei mai più potuto fare nulla da solo.

Forse è il destino di cui parlava Lix.

Forse è un segno.

Oppure uno scherzo.

No, Seungmin non arriverebbe fino a questo punto.

Beh, comunque, era una decisione che avevano preso i miei genitori, quindi non potevo discutere.

Dovevo accettare la cosa e basta.

Per lo meno così forse Hyunjin ci lascerà in pace pensai.

"Ma inizia da ora?" Chiesi a Morice.

"Certo, signorino. Altrimenti non sarebbe qui. Perfetto, il mio compito è stato svolto, perciò vi lascio da soli" disse, andandosene.

"Ehm...io...stavo andando a studiare, perciò...torno a studiare" dissi, indicando a grandi gesti la direzione verso il quale si trovava la mia stanza.

Ero piuttosto in imbarazzo perciò presi a gesticolare.

Lui annuì.

Anche lui mi sembrò piuttosto a disagio.

Mi girai e me ne tornai in camera mia.

"Ehi, non ti fanno male tutte quelle ferite?" Mi chiese a un certo punto, mentre ci trovavamo nel corridoio.

"No, perché?"

"Ah, no, visto che da oggi sono il tuo bodyguard, chiedevo. Sai, ho visto che Hyunjin vi picchiava"

"Oh, sì, ricordo" dissi, rievocando il momento nella mia testa. "Piuttosto, tu, come sei finito ad essere il mio bodyguard? È un piano di Hyunjin?" Chiesi, iniziando ad essere sospettoso.

"Cosa?! Assolutamente no! Sono qui perché ho disperatamente bisogno di un lavoro!" Rispose, sentendosi accusato.

"Sì, come no, dì la verità"

"Non dovevi studiare?" Mi rispose lui.

Aprii la bocca per ribattere, ma non trovai niente da ridire. "Giusto"

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