14 - Mi mancherai, hyung

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Pov Minho

*Il giorno seguente, a scuola*

Quello probabilmente sarebbe stato il mio ultimo giorno.

Il mio ultimo giorno.

Non ci volevo nemmeno pensare.

Avrei dovuto iniziare il mio nuovo lavoro il giorno seguente.

Mia madre non mi aveva ancora detto nulla riguardo questo fantomatico lavoro, ed io, sinceramente, incominciavo ad essere stanco di questi silenzi.

"Ehi, hyung!" Fece Jin, entrando nell'aula della mia classe.

Eravamo in classi diverse.

Andai da lui.

"Ehi, moccioso!" Risposi in modo tenero.

Era pur sempre il mio migliore amico.

"Perché sei qui?" Chiesi.

"Sono...venuto a salutarti, hyung. Mi...dispiace che te ne vai" disse a fatica.

Non voleva ammettere che gli dispiacesse per me.

Non era nel suo carattere dire cose quasi...gentili.

"Oooh, il mio piccolino, sta facendo passi avanti!" Dissi per infastidirlo, in un tono che mi assicurai odiasse, scompigliandogli i capelli.

"Ma smettila, hyung!" Fece, tra il divertito e l'irritato, allontanandosi un po'.

Che divertente che era, infastidirlo.

"Ma la tua gang dov'è? Non sono sempre con te?" Chiesi poi, notando che mancavano.

"Ma no, loro sono solo i miei uomini. Li sfrutto solo per fare del male, nient'altro. Secondo te sto sempre insieme a quelle teste di cazzo?? Messi insieme non riescono a fare manco mezzo neurone"

"Ah-a" dissi, poco convinto di quello che stava dicendo. "Non hai altri amici oltre me, non è vero?"

"Ovvio che non è vero! Ho un sacco di amici!"

"Certo, lo vedo, con tutti che ti temono"

"Non è affatto vero!"

"Jin, ovunque vai tutti ti stanno alla larga perché hanno paura, paura di te"

"Tsk, ma se ci sono persone che farebbero la fila pur di essere miei amici! È solo che io non li voglio, perché non ne ho bisogno. Sarebbero solo un intralcio"

"Beh, visto che me ne vado, vedi di trovarti degli amici. O rischi di rimanere solo" dissi. "Dai, torna in classe, tra poco ricominciano le lezioni"

Lo vidi allontanarsi visibilmente irritato.

Avevo colpito nel segno.

Comunque, per quella mattinata non degnò né Jisung, né Seungmin, né Jeongin di nemmeno uno sguardo.

Invece era venuto da me e mi aveva detto:"Visto che è il tuo ultimo giorno di scuola, starò con te un po' di più, okk?? E non pensare che sia perché mi mancherai!! Lo sto facendo solo per evitare di mancarti dopo!!"

Scoppiai a ridere. "È già tanto se mi ricorderò che esisti!" dissi scherzosamente.

"Certo, certo...vedremo, Lee" disse con aria di sfida.

Cercò di stare il più possibile con me, tanto che mi sentii soffocato.

Non ero abituato a vederlo così tanto.

In realtà non mi dispiaceva affatto.

Era il mio migliore amico, colui per cui avevo accettato di finire nei guai due anni fa.

No, non era il mio migliore amico.

Era mio fratello.

Anche se si atteggia da bullo, non è una cattiva persona.

Io, che lo conosco da praticamente sempre, lo so bene.

Ma allora, perché si comporta così?

Semplice: puro divertimento.

È sempre stato un bambino a cui piace scontrarsi con gli altri.

A cui piace confrontarsi.

E a cui piaceva vedere le persone soffrire.

Ma solo chi non gli importava più di molto, persone con cui non aveva un legame particolare.

Due anni fa, ho scelto di assumermi le sue colpe confidando che, un giorno, sarebbe cambiato.

Sperando che avrebbe fatto buon uso della sua vita, senza vanificare il mio sacrificio.

Perché volevo evitare che prendesse la strada sbagliata e rovinasse la sua vita per una cosa di cui poi, in futuro, si sarebbe potuto pentire, e che lo avrebbe segnato a vita.

--SPAZIO AUTRICE--
Buongiornoooo, come state??☺️☺️
Forse questo capitolo potrebbe avervi causato un po' di confusione sul finale... ma tranquilli, andando avanti con la storia si aggiungeranno sempre più pezzetti del passato dei nostri protagonisti, fino ad avere un quadro completo, perciò al momento potrebbe non essere molto chiaro.

Lasciate una valutazione se avete apprezzato il capitolo e un commento o suggerimento riguardante la storia, se vi fa piacere 😊💗💗💗

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