16 - L' inizio

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Pov Minho

Uscii da scuola.

Mia madre mi chiamò subito, appena uscito.

"Mamma...cosa c'è?" Chiesi stranito.

Perché mi sta chiamando? Non è da lei.

"Cambio di programma, Min-Min" disse, usando il soprannome che mi aveva dato ancora da piccolino. "Non inizierai domani a lavorare. Inizierai oggi. C'è stato un imprevisto all' ultimo minuto per cui ti hanno accettato e hanno richiesto la tua presenza il prima possibile"

"Ma chi, mamma?"

"Una ricca famiglia"

"Ma perché? Chi sono? Cosa è successo?" Chiesi, iniziando a stancarmi di questi silenzi, di mia madre che non voleva dirmi mai nulla. "E soprattutto, che cazzo di lavoro mi stai mandando a fare?! Non pensi che sarebbe ora che lo sappia?!"

"Minho, calmati"

"NO, CAZZO, DIMMELO!"

"Oh Min-Min, sappi che ho dovuto accettare! Hanno promesso che avrebbero ripagato tutti i nostri debiti! È l'unico modo che abbiamo per poter uscire da questa situazione, quindi, ti prego, non arrabbiarti"

"Mamma...cosa hai combinato?" Chiesi.

Stavo iniziando a preoccuparmi.

Perché si preoccupava così tanto della reazione che avrei potuto avere?

Di che lavoro si trattava?

"Tu...sarai un bodyguard"

Sgranai gli occhi per la sorpresa.

"I-io?! Ma non ho nemmeno una preparazione adeguata!"

"Sei forte, Minho, e questo basta. Loro hanno visto in te qualcosa che li ha fatti pensare che fossi adatto tra chissà quanti altri candidati! Devi sentirti fortunato, ti pagheranno molto bene, vivrai con loro e starai alla grande, vedrai. Forse così almeno tu ti salverai, figlio mio"

"Ma chi?! Mamma, chi sono?!"

"Sono una ricca famiglia, stai tranquillo, ora non è importante. Dovrai fare da bodyguard al loro figlio. Ora, ti hanno mandato uno dei loro autisti per portarti. Cerca una macchina nera con questa targa"

E così mi mandò un numero di targa.

"Va bene, ti richiamo dopo" Dissi, mettendo giù alla chiamata.

Non fu difficile trovarla: erano rimaste poche auto.

Gran parte degli studenti se ne erano già andati.

Tsk, io, un bodyguard, pensai.

Mi veniva da ridere al pensiero.

Mi sarei aspettato di tutto, ma questo mai e poi mai me lo sarei immaginato.

Da dove l'aveva pescata questa, mia madre?

Per un attimo mi sentii forte e importante.

Cavolo, sono un bodyguard ora!

Chissà chi avrei conosciuto...

Salii in macchina.

"Buona giornata" disse l'uomo al volante.

Aveva una voce fonda e cavernosa, e dedussi che avesse una cinquantina d'anni.

"Oh...buona giornata anche a lei"

"È lei il nuovo bodyguard, giusto?"

"Sì, alquanto pare. Lee Minho, piacere" dissi.

"Ottimo. Allora possiamo partire" disse, mettendo in moto il veicolo.

Era un enorme macchinone nero di cui nemmeno conoscevo il marchio.

Potevo dedurre che fosse molto, molto costoso.

E grande.

Enorme.

"Nel mentre che giungiamo alla villa, sono tenuto a spiegarle bene che cosa dovrà fare: dovrà proteggere il ragazzo a tutti i costi, sempre e senza eccezioni. Inoltre, sarà tenuto a sorvegliarlo con costanza e ad assicurarsi che nessuno voglia fargli del male. Dovrà seguirlo ovunque vada e assicurarsi che non si faccia male; nel caso succedesse, in giro per la casa sono sparse varie valigette di pronto intervento, per operazioni di poca importanza. Può utilizzare quelle. E si assicuri sempre che il ragazzo stia bene. E non dico solo fisicamente" disse, guardandomi severamente attraverso lo specchietto della macchina.

Sembra impegnativo...
Minho, devi farlo. Solo così potrai saldare tutti i debiti e dare alla tua famiglia una vita normale.

"Io...va bene, certo, lo farò"

"Perfetto"

Quando vidi la macchina rallentare di fronte alla villa, rimasi a bocca aperta.

QUANTO CAZZO ERA BELLA!!

Enorme, di almeno 5 piani, con tanto di giardino con arbusti perfettamente tagliati, sui toni chiari e pure con una piscina interrata sul retro.

Mentre la macchina scendeva verso il parcheggio sotterraneo, notaio addirittura un laghetto dei pesci di fronte all' ingresso.

Cavolo...

"Signore, siamo arrivati" disse l' autista.

Scesi.

Mi guardai intorno.

Era enorme e un po' buio.

Non vi erano molti veicoli.

Ma ora...dove dovevo andare?

Restai lì impalato almeno due minuti prima che l'autista si decidesse a dirmi come risalire.

"Deve prendere l'ascensore"

"C'è un ascensore?!"

"Sì, lì infondo"

Mi diressi dove mi aveva indicato.

Un ascensore in casa...ma che follia è mai questa?!

Riuscii a salire al piano terra con facilità.

Sì ma ora che cazzo devo fare?

Comunque, certo che la casa era bellissima pure da dentro.

Restai imbambolato a fissare il soggiorno, finché...

"M-Minho?"

Mi voltai.

Han Jisung?

Ma cosa cazzo sta succedendo?!?!

--SPAZIO AUTRICE--
Buondì, com'è state??😊
Scommetto che nessuno di voi avrebbe mai pensato a questo continuo, vero??
Beh, finalmente posso comunicare che cominceranno i capitoli sulla Minsung, finalmente!🥳

Se vi è piaciuto il capitolo lasciate una stellina e magari un commento o suggerimento riguardo la storia, mi sarebbe molto utile💗💗

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