28 - L' ira di Hyunjin

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Pov Hyunjin

COSA?!?

Ero... triste.

Può un amicizia, durata anni, finire in un modo così banale?

Han Jisung.

Era tutta colpa sua.

"Capo, hai bisogno di sederti?" Chiese uno dei miei uomini, notando il mio sgomento.

"No, andate via" dissi flebilmente, con voce rotta.

"Portate una sedia al capo!"

"HO DETTO ANDATEVENE!"

Mi lasciarono solo in men che non si dica.

Spostai con violenza una sedia per sedermici sopra.

"Che avete da guardare?!" Chiesi infastidito a tutti i presenti.

Se ne stavano tutti zitti ad osservarmi, spaventati.

"Tornate tutti a fare quello che stavate facendo!" ordinai.

Subito tutti presero a chiacchierare e a mangiare.

Mi strofinai una mano sul volto.

Dio mio, che casino...

Repressi le lacrime che insistenti spingevano per uscire.

No, non sono così debole.

Non voglio mostrarmi vulnerabile.

Io sono forte.

Sono Hwang Hyunjin, il bullo della scuola, temuto da tutti.

Io non piango mai.

Mi sentii sopraffare successivamente da uno strato di collera tale da massacrare la lattina vuota lasciata da chissà chi sopra il tavolo.

La stritolai con tutte le mie forze.

"Han Jisung..." Mormorai in preda alla rabbia. "La pagherai per avermi portato via il mio migliore amico"

"Scusi, vuole ordinare?" esordì la cameriera.

Io, senza rispondere, mi alzai e me ne andai, abbandonando sul tavolo la lattina stritolata.

Uscii.

"Ragazzi" esordii ai miei uomini, che avevano pazientemente aspettato fuori dal locale. "Distruggeremmo Han Jisung, mi avete capito?!" Dissi infuriato.

Annuirono.

Sorrisi in modo sinistro.

Han Jisung... è arrivata la tua fine.

...

Volevo trovare le prove per dimostrare che Jisung era il responsabile del motivo per cui Minho era il suo bodyguard.

Avevo pensato che, se volevo che Minho e io tornassimo amici, avevo bisogno di prove della colpevolezza di Jisung.

Il bisogno di distruggergli la vita era una mia necessità personale, per fargliela pagare, per ogni cosa.

Così, pensai bene di seguirlo, di scoprire ogni cosa su di lui, il più possibile, per cercare di incastrarlo, per provare che è stato lui a decidere di avere proprio Minho come guardia del corpo.

Per me, già il fatto che era il migliore amico di Felix, sapendo quanto mi odiava, era già un motivo più che sufficiente.

Ma non per Minho.

Mi serviva qualcosa di più.

Il giorno seguente ingaggiai uno dei miei uomini per spiarlo a scuola, durante le ore di lezione.

Tuttavia tornò indietro gonfio di lividi.

"Aish, ma come sei conciato?! Chi ti ha ridotto così?! Sei proprio un buono a nulla!" Esclamai a ricreazione.

Visto che alquanto pare non potevo più fare affidamento sui miei uomini, decisi di proseguire le indagini da solo.

Spiarlo in classe non serve, pensai. Devo seguirlo fuori da scuola.

Così lo seguii di nascosto, e, purtroppo, non notai niente che non fosse normale.

No, no! Mi serve di più!

Poi, l'illuminazione.

Jisung...vedrai che riuscirò a incastrarti!

--SPAZIO AUTRICE--
Buondì, come va??
Scusate ancora per l'assenza, penso che pubblicherò un po' di meno, circa ogni due giorni, adesso sono piena di verifiche e compiti 😭😭

Se vi è piaciuto il capitolo lasciate una stellina e magari anche un commento o suggerimento riguardante la storia 💗💗💗

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