31 - Farfalle

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Pov Jisung

La giornata trascorse in modo tranquillo.

Minho mi aiutò con lo studio.

Poi, mentre uscivamo dalla mia stanza, passammo vicino alla stanza della musica, e percepii il suo desiderio di entrarci.

Così, senza nemmeno chiederglielo, entrai.

"Ti dò il permesso di provare qualsiasi strumento tu voglia" dissi.

Sgranò gli occhi. "N-no, non ce n'è bisogno" disse, sorpreso dalla mia affermazione. "Non vorrei rischiare di rompere qualcosa. Chissà quanto costerà ogni singola cosa qui dentro...non riuscirei mai a ripagarti poi"

Presi la mia chitarra elettrica e gliela misi in mano.

"Tieni. Facci tutto quello che vuoi. Essere un bodyguard non so come sia, ma non deve essere facile, specie se il nemico è un tuo amico. Quindi penso sia giusto che anche tu, ogni tanto, possa divertirti. Sei liberissimo di usare ogni strumento in questa stanza" dissi, sedendomi sopra la scrivania.

Lui mi guardò stupito.

"Aspetta, ora so come ripagarti!" Esclamai, illuminandomi d'improvviso.

Mi guardò stranito.

"Tu mi fai ripetizioni e io ti insegno a suonare la chitarra! Ieri hai detto che ti piacerebbe saperla suonare. Beh, allora te lo insegno!"

Vidi i suoi occhi illuminarsi, nonostante cercasse di nascondere la sua felicità.

E lo trovai così tremendamente carino e adorabile che mi ritrovai ad arrossire e abbassare spontaneamente lo sguardo, imbarazzato.

"S-sì, i-insomma, non è così difficile..." Commentai timidamente, fissando il pavimento.

"S-se per te va bene..." Disse piano.

Ci fu qualche secondo di silenzio.

Nell' aria c'era qualcosa di strano che davvero non sapevo spiegarmi.

Cercai di riprendermi, così annuii lievemente e gli feci segno di venire a sedersi vicino a me.

Lui obbedì, in silenzio.

"A-allora, dammi qui" esordii.

Presi la chitarra che mi porgeva.

"Inizieremo con la scala delle note. Questo è un Do" dissi, suonando con la chitarra un Do basso, concentrandomi solo ed unicamente sullo strumento.

Sentivo che se avessi alzato lo sguardo verso di lui sarei arrossito nuovamente.

"Questo invece è un Re, e questo è un Mi. È difficile imparare a suonare una chitarra elettrica, perciò faremo solo qualche nota per volta. Tieni, prova tu" dissi, passandogli lo strumento.

La afferrò, e gli dissi:"Bene, ora...riesci a suonarmi un Do?"

Provò a suonare qualcosa che era tutt'altro che un Do.

Ridacchiai e dissi:"No no non così. Dammi qui"

E gli mostrai la corretta posizione.

Quando gli diedi nuovamente la chitarra in mano riuscì a replicarlo, anche se con un po' di difficoltà.

"Cavolo, fa male suonarla!"

Ridacchiai.

"È perché le tue dita non sono abituate. Le corde della chitarra elettrica sono più dure e richiedono alle dita uno sforzo maggiore rispetto a quelle della chitarra classica" spiegai con professionalità e gentilezza. "Prova a fare un Re ora" dissi.

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