13 - Il mio migliore amico

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Pov Hyunjin

"Cazzo, li abbiamo persi! Com'è possibile?!" Esclamai incazzato.

"Io li ho visti andare per di qua" disse uno dei miei uomini.

"Non è vero, li ho visti andare per di qua!"

"Ragazzi ma che state dicendo, sono andati da quest' altra parte, ne sono sicuro!"

"STATE ZITTI!" Tuonai.

Che fastidio.

"Li abbiamo persi, punto. Torniamo indietro" dissi. "Ci penseremo domani"

Così detto, mi girai con la moto e me ne andai.

Anche gli altri se ne andarono.

*A casa Hwang*

Parcheggiai la moto nel vialetto.

Come aprii la porta del lussuoso appartamento che i miei mi avevano comprato, venni assalito dal mio cagnolino.

"Ehi, Kkami!! Papà è tornato!!" Dissi al mio chihuahua.

Giocai un po' con Kkami.

Poi mi riscaldai dei noodles instantanei e versai delle crocchette a Kkami.

Accesi la TV e mi misi a guardare una puntata di Death Note.

Ad un certo punto, il mio telefono prese a squillare.

Lo presi in mano.

Minho

"Ehi, Minho hyung! Come mai questa chiamata?"

"Devo dirti una cosa..."

"Che cosa?" Chiesi preoccupato.

"Ricordi quando qualche giorno fa ti ho detto che avrei lasciato la scuola per lavorare?"

"Sì"

"Ecco...domani sarà il mio ultimo giorno a scuola...e niente, mi sentivo in dovere di dirtelo, ecco"

"Ah..."

"Fin'ora ho tralasciato di dirtelo perché non volevo che ti sentissi male proprio adesso che hai ritrovato qualcosa da fare e che ti diverte. Non volevo che fossi triste a causa mia"

"Tsk, io, triste per te?!" Dissi in tono scherzoso.

In realtà ci stavo soffrendo, ma cercavo di nasconderlo.

"Jin..." Disse lui in tono dispiaciuto.

Probabilmente aveva avvertito nella mia voce un tono di tristezza che mi aveva tradito.

Hyung, non voglio che te ne vada.

"Scusa se ti sto facendo soffrire, Jin, ma non ho scelta"

"Lo so, hyung, lo so"

Restammo in silenzio per qualche secondo.

"Vabbè, allora ci vediamo domani a scuola" disse Minho.

"Okk hyung, a domani" dissi, mettendo giù.

Una breve chiamata che bastò a farmi sentire triste per tutta la giornata.

...

Io e Minho ci conosciamo da quando siamo piccoli.

Abbiamo frequentato le stesse scuole nonostante il dislivello sociale.

Lui era di famiglia povera, ma si era rivelato essere uno studente eccezionale.

Devo ammettere che l'ho sempre invidiato per questo, io a malapena me la cavavo.

Ci conoscemmo per la prima volta ancora nel periodo dell'asilo.

Frequentavamo lo stesso parco giochi, così giocavamo insieme.

Lui veniva spesso a casa nostra.

Era il mio migliore amico.

Eravamo l'uno l'opposto dell' altro, accomunati solo da una cosa: la forza. E forse anche la testa dura.

Spesso, da piccoli ci picchiavamo per vedere chi era il più forte.

Lui vinceva sempre.

Mi diceva che era perché ero troppo prevedibile.

Perché non avevo una tecnica.

E perché ero troppo impulsivo.

Dovevo pensare prima di agire, ma tutt'ora non mi riesce.

Lui è sempre stato quello un po' più furbo e intelligente, ma allo stesso tempo anche quello più tranquillo.

In realtà, non era uno che amava molto cacciarsi nei guai.

Era un bimbo tranquillo, intelligente e razionale.

Poi, alle medie, divenne più teppista anche lui.

Mi creai la mia prima banda e mi imposi capo; Minho, era il vice.

Insieme eravamo una squadra imbattibile.

Andavamo in giro a terrorizzare gli altri ragazzini, ma allo stesso tempo ci difendevamo l'un l'altro.

Nel tempo libero uscivamo spesso insieme.

Anche se diversi, insieme ci completavamo e formavamo una squadra fantastica.

Che bei tempi.

Poi arrivarono le superiori.

Io ormai ero un teppista affermato.

Minho hyung invece restava una mezza via.

Devo studiare ed impegnarmi per permettermi un futuro decente, mi ripeteva sempre, quindi non aveva molto tempo per perseguitare ragazzini.

Ogni tanto però prendeva ancora parte a qualche mio atto di bullismo, non assiduamente, giusto di tanto in tanto.

Poi scoppiò il caso di Felix.

Mi divertii un mondo a bullizzarlo perché era un bersaglio facile.

Era debole.

Successivamente, Felix stesso mi accusò di bullismo alla polizia.

E, non so per quale motivo, Minho si assunse subito tutta la colpa.

Disse di essere lui la mente dietro a tutti quegli atti di violenza verso Felix.

Io ero solo una pedina usata per danneggiarlo, secondo quanto aveva detto.

Bugiardo, pensai subito.

Sta mentendo. Ma perché?

Feci di tutto per cercare di convincerlo a ritirare quanto aveva detto.

Mi sarei assunto le mie responsabilità.

Ma lui era irremovibile.

E per quante volte gli chiesi spiegazioni, non me le ebbi mai.

Se ne stava zitto.

Così finì per scontare la mia pena.

La mia pena.

Quella che meritavo.

Quando, qualche giorno fa mi aveva detto che questa volta non si sarebbe preso la colpa, sinceramente ne ero sollevato.

Ma allora perché nel caso di Felix si era addossato tutto quanto?

Che cosa c'era sotto, in realtà?

Che cosa mi nascondi, Minho hyung?

--SPAZIO AUTRICE--
Buondì, come va??
Oggi non so se riuscirò ad aggiornare ancora...🙁🙁
Comunque, oggi capitolo interamente su Hyunjin e Minho! 😁
Credetemi, in realtà Hyunjin ha un cuore molto più dolce di quello che ha dimostrato nei capitoli precedenti.

Se vi è piaciuto il capitolo lasciate una stellina e, se volete, un commento con qualche suggerimento o osservazione riguardante la storia, mi sarebbe davvero utile per migliorare 😊💗💗

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