capitolo 7

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Vanessa's pov

Non appena entro in classe noto che siamo molti meno dell'anno scorso e la cosa non mi dispiace, spero non arrivi qualcuno di nuovo a distruggere la calma che stranamente almeno nella mia classe si era ancora mantenuta.

Come mio solito mi siedo al banco infondo vicino la finestra, amo poter osservare l'esterno quando sono stressata e vorrei sbattermi la testa al muro, in qualche modo, non so come, riesce a calmarmi  e a disconnettermi da ciò che mi circonda. Il banco accanto al mio rimane vuoto, meglio così, nessuno mi disturberà mentre cercherò di finire la storia che sto scrivendo tra due migliori amiche che vanno contro tutto e tutti, è nata quando io e barbara ci siano dovute separare, spero che le mie due protagoniste abbiano un finale migliore di noi.

"Mi raccomando ragazzi, trattatela bene e fatela sentire a suo agio, non è facile inserirsi in una classe già formata" ero talmente immersa nei miei pensieri che non mi ero accorta dell'ingresso della prof e che tanto meno avesse iniziato a parlare. Quindi avremo una nuova compagna? spero non sia troppo odiosa.

Improvvisamente vedo una ragazza entrare, sono seduta ma ci vuole poco per capire che non è molto più alta di me, come varca la soglia inizia a fissare tutti in malo modo, e mo questa che vuole? spero non si metta accanto  me perché potrebbe arrivarle un pugno gratis.

"Prego Valentina, mettiti in quel banco in fondo, accanto a vanessa" "Cazzo", sussurro. Lei mi si avvicina, mi squadra come nessuno aveva mai fatto, senza mai staccarmi gli occhi di dosso, sembra quasi che mi voglia mandare una maledizione. Senza dire nulla sposta la sedia e si accomoda, sussurrando qualcosa di incomprensibile. Nessuna delle due vuole cedere, quindi sono io a fare un passo avanti.

"Comunque ciao" "Ciao" dio mio quanto è fredda. "Cosa vuoi?" chi le sta dicendo nulla "cosa ti fa pensare che io voglia qualcosa?" dico cercando di tenerle testa. "Bene allora lasciami stare, ho da fare"   ah si, stanno così le cose?   "ok, anche io"

Ormai è quasi finita la prima ora, anche se sembra essere passata un eternità, la prof ha voluto spigare tutto il tempo, ma dico io, già al primo giorno? Improvvisamente mi ricordo di avere una compagna di banco e le butto un occhio per vedere cosa sta facendo.

"Che cazzo guardi?" mi chiede infastidita "Nulla" in realtà si è  accorta del mio sguardo solo 5 minuti dopo, così io ho potuto notare che stava disegnando su un quaderno, guardandolo meglio noto che è senza copertina e con qualche pezzo mancante, deve avere molto vissuto.

"Vanessa potresti stare attenta alla spiegazione?" mi riprende la prof. "Già Vanessa perché ti distrai così facilmente?" si intromette valentina, giuro che in questo momento sono a pochissimo da cavarle gli occhi, ma mi trattengo. "Forse, se la mia compagna di banco non stesse strofinando la matita insistentemente su quel povero foglio, dandomi fastidio da tutta l'ora io riuscirei ad ascoltare almeno una parola della sua lezione", sono sicura di aver vinto io, e me lo conferma il fatto che lei si sia alzata di corsa facendo cadere la sedia e sbattendo la porta una volta uscita.

"Ragazzi per oggi basta così" appena sento queste parole uscire dalla bocca della mia insegnante corro fuori in corridoio sperando di incontrare la ragazza del bagno.

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Questo per ora è il mio capitolo più lungo, CHE DITE?????? l'aria inizia a farsi tesa...

i kissed a girl...and I liked itDove le storie prendono vita. Scoprilo ora