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La cucina è invasa da un profumo di cipolle soffritte e pomodoro che cuoce lentamente in una pentola. Nicolò, è accanto a me, mentre mescola una padella di pasta con un cucchiaio di legno. Non siamo bravi a cucinare insieme, ma oggi siamo in vena di fare le cose per bene. L'atmosfera è tranquilla.
Questo è uno dei pochi momenti in cui mi sento serena, lontana dalle preoccupazioni legate al mio lavoro da giornalista e alla distanza che mi separa da Rafael.

Sono passati ormai più di un mese da quando siamo ufficialmente fidanzati, eppure la distanza tra Torino e Milano, i suoi impegni con il calcio e il mio lavoro, hanno reso difficile vedersi spesso. Mi mancano i suoi messaggi, i suoi occhi, il modo in cui mi guarda quando siamo insieme. E mi manca il suo sorriso, soprattutto quando mi dice che mi ama.
Oggi, però, la serata è diversa. Stiamo cercando di godercela in modo semplice. Nicolò ha deciso di preparare la cena e io sono qui a dargli una mano. Samuel e Kenan stanno passando da casa, ma sono i benvenuti. A dire il vero, mi fa piacere avere un po' di compagnia. Anche che se oggi sento che qualcosa è cambiato, anche solo in modo impercettibile.
Sono concentrata su quello che sto facendo quando il mio telefono vibra sulla tavola, vicino alla finestra. Mi avvicino e vedo il nome di Rafael sullo schermo. Il mio cuore fa un piccolo salto di gioia. È sempre un'emozione ricevere un messaggio da lui, anche se siamo abituati alla distanza ormai.

Prendo il telefono, mentre Nicolò continua a mescolare la pasta senza prestare attenzione. Sorrido, aprendo il messaggio.

Mi manchi tanto. Non vedo l'ora di vederti, amore.

Un sorriso mi sfiora le labbra. È bello leggere queste parole, soprattutto ora, quando so che tra un paio di giorni ci vedremo a Milano. Il mio cuore è leggero. Lo mando un cuore e rispondo velocemente, scrivendo

Mi manchi anche tu. Non vedo l'ora di abbracciarti.

Metto il telefono da parte e torno a concentrarmi su quello che stiamo cucinando. Nicolò ride, sentendomi chiacchierare con Rafael.

"E allora, come va con il tuo fidanzato? La distanza non ti pesa troppo?"

Alzo gli occhi e lo guardo, sorridendo. Nicolò è un po' il mio confidente, l'amico con cui posso parlare di tutto, anche se a volte mi sembra che lui non capisca del tutto quanto mi manca Rafael.
«Va bene,» rispondo.

Intanto Samu e Kenan sono entrati in casa come se fosse la loro e si sono seduti.

«la distanza è difficile, ma ci vediamo quando possiamo. E mi fa stare bene sentirlo, anche se non siamo fisicamente insieme.»

La risata di Kenan che arriva dal divano. «Sai che ogni volta che parli di Rafael sembri una persona diversa. Sei più... felice.» Mi lancia un'occhiata divertita, ma la sua voce è meno sarcastica del solito. «Sei innamorata, Nora.»

Io lo guardo, cercando di non arrossire. «Che sorpresa, Kenan, chi l'avrebbe mai detto?» rispondo con un sorriso. Nonostante tutto, non riesco mai a essere troppo seria quando Kenan si fa più irriverente.

Ma il suo sorriso scompare subito. Kenan mi guarda, e per un attimo sembra più serio, come se volesse dire qualcosa che non sa come dire. Ma poi non aggiunge altro.

Quella tranquillità dura pochi istanti, perché proprio in quel momento il mio telefono vibra di nuovo. Lo guardo con un'espressione distratta, ma quando vedo il nome del mittente, il cuore mi si ferma per un istante.

Non è Rafael.

È un numero che non riconosco. Un numero sconosciuto.

Sospetto che sia uno degli amici di Rafael o qualcuno che mi scrive per motivi di lavoro. Apro il messaggio con una certa indifferenza, aspettandomi una notizia banale, magari un'informazione sul calcio o su un prossimo incontro. Ma quando leggo il contenuto del messaggio, il mio cuore scivola nell'ombra. Il sangue mi si congela nelle vene. Le parole mi rimbombano nella testa, come se fossero suonate in loop.

Ciao Nora, sono Sara, la ex di Rafael. circa un mese fa ci siamo rivisti e sono rimasta incinta. mi sembrava giusto dirtelo. mi dispiace.

In un attimo, tutto sembra fermarsi. La stanza, il suono del cucinare, le risate di Kenan e Samuel, tutto si spegne. Il mio respiro diventa irregolare. Guardo il messaggio ancora e ancora, come se cercassi di capire se è davvero reale, se è davvero quello che sta succedendo.

Non ci credo. Non può essere vero.

La mia mente corre a mille. Rafael... la sua ex. Un incontro. Un figlio. Un mese fa.

«Nora? Tutto ok?» Samuel si alza dal divano e viene verso di me, preoccupato.

Io non riesco a rispondere. Il mio cuore batte forte nel petto, e il dolore comincia a farsi sentire. È come un nodo che cresce nella gola, una sensazione di soffocamento. Mi sento improvvisamente leggera, come se stessi per cadere. Il telefono mi scivola dalla mano e cade sul pavimento con un rumore sordo.

«Nora?» questa volta è Kenan a venire vicino a me. Mi guarda, ma non capisce. Il suo sguardo incrocia il mio, e subito vede qualcosa che non va. «Cos'è successo?» mi chiede, mentre si china per raccogliere il telefono.

Non rispondo. Non posso. Il mio corpo non mi obbedisce. Il mio cuore è troppo confuso per cercare di capire. Le parole di quella ragazza si ripetono nella mia testa, e sento il panico crescere.

Kenan mi guarda, ma non sa cosa dire. Poi, improvvisamente, mi avvolge in un abbraccio, come se fosse l'unico modo per farmi stare bene.

«Nora, calma, non è detto che sia vero...» mi dice con voce bassa e rassicurante, cercando di convincermi che non ho motivo di credere a tutto quello che c'è scritto nel messaggio. Ma io non riesco a calmarmi. Non riesco nemmeno a rispondere. La voce mi si spezza in gola. Il dolore è troppo.

La mia mente è in subbuglio. Rafael... un figlio? Con un'altra?Un mese fa?

Non so se è la distanza a farmi sentire così lontana da lui, o se è la paura che mi ha sempre accompagnato. Ma ora non riesco a immaginare come sia possibile che mi abbia nascosto una cosa del genere. Non posso credere che Rafael, con tutto quello che ha sempre detto, con quanto mi ha sempre rassicurato... possa aver fatto qualcosa del genere senza dirmi nulla.

Il respiro mi si fa corto e, in un lampo, le lacrime iniziano a scendere. Silenziose e inesorabili. Non riesco a fermarle, non riesco a farle smettere.

Kenan mi stringe ancora più forte, mentre Nicolò si avvicina, visibilmente preoccupato. «Nora, che succede?» chiede, ma la sua voce è sommessa, come se non volesse disturbare la mia sofferenza.

«Un messaggio,» riesco a dire tra i singhiozzi, «Sara. La ex di Rafael. Mi ha scritto che è incinta. È incinta di lui cazzo.»

A queste parole, i volti dei miei amici cambiano. Nicolò rimane in silenzio, mentre Kenan abbassa la testa, come se volesse riflettere su cosa fare. Non posso leggere quello che pensa. Ma posso vedere che la preoccupazione gli ha oscurato il volto.

Kenan mi accarezza la testa, cercando di calmarmi. «Nora... tranquilla, non sappiamo se è vero. Non è detto che Rafael fosse coinvolto. Magari è solo un malinteso.»

Io scuoto la testa, piangendo sempre più forte. «Ma se è vero? Se... se è vero?» Non posso finirla. Non posso mettere in parole quella paura che mi sta dilaniando dentro.

Kenan mi guarda negli occhi, non sapendo cosa rispondere. Ma non mi lascia andare. Si siede accanto a me, e mi tiene stretta, come se volesse ricordarmi che, per quanto possa essere difficile, non sono sola.

the perfect life||kenan yildizDove le storie prendono vita. Scoprilo ora