Oggi passerò la giornata con la mia famiglia.
Mi vesto rapidamente, indossando una felpa leggera e dei jeans comodi.Scendo le scale e come mi aspettavo, trovo Teodora in cucina, intenta a preparare un caffè. Teodora è diventata speciale per me. È una donna forte, ma anche incredibilmente dolce e affettuosa, sempre pronta a sostenere, ma anche a dirti la verità quando ne hai bisogno.
«Buongiorno, cara!» dice con un sorriso mentre mi avvicino al bancone della cucina. Il suo sorriso è come il sole che entra nella stanza, riscaldandomi il cuore.
«Buongiorno» rispondo, abbracciandola. «Oggi è il giorno giusto per fare qualcosa di divertente, vero?»
Teodora ride. «Esatto! Oggi voglio solo ridere e stare con la mia famiglia.»
Dopo pochi minuti, il mio papà Antoine arriva dalla sua stanza. È elegante come sempre, anche se in modo casual, e sembra che abbia sempre un certo fascino, non importa cosa indossi. Mi sorride, e penso che nonostante le sue giornate piene di impegni, non ha mai fatto mancare il suo amore e il suo sostegno.
«Buongiorno, tesoro» mi dice con un sorriso affettuoso, e mi dà un bacio sulla fronte.
Siamo tutti pronti. Teodora ha preparato una colazione leggera, e tra chiacchiere e risate, Nicolò si unisce a noi.
«Allora, dove andiamo oggi?» chiede Nicolò, buttandosi a capofitto nella poltrona accanto al tavolo.
Teodora gli lancia uno sguardo divertito. «La giornata è ancora lunga, Nicolò. Ma pensavo di andare a Milano per un po' di compere e magari pranzare in un ristorante carino. Che ne dici?»
Mi piace l'idea.
Usciamo poco dopo, pronti a immergerci nella città. La strada verso Milano è tranquilla, e i discorsi tra noi sono leggeri. Teodora racconta storie di quando era giovane, e Antoine si unisce con le sue storie divertenti. Nicolò, come sempre, si diverte a prenderci in giro con battute scherzose, mentre io mi godo la compagnia, pensando a quanto siamo fortunati a stare tutti insieme.
Quando arriviamo a Milano, il ritmo della città ci avvolge immediatamente. Il traffico, le persone, i negozi che brillano sotto il sole. Decidiamo di fare una passeggiata lungo le vie del centro, fermandoci a guardare le vetrine delle boutique, curiosando tra le nuove collezioni.
Pranziamo in un ristorante elegante, con un ambiente accogliente e una cucina deliziosa. Ci scambiamo risate e commenti su ogni piatto, mentre Nicolò si concentra più sulla quantità di cibo che sulla qualità. Mi scappa una risata guardandolo mentre mangia con tanto entusiasmo.
«Ti sei dimenticato di respirare, Nicolò,» lo prendo in giro, facendo scivolare la mia forchetta sul piatto.
Lui ridacchia, con un sorriso largo. «E se non mangio ora, quando lo faccio?»
Mi metto a ridere insieme a lui, e il tempo sembra fermarsi. In questi momenti, tutto è perfetto.
Dopo pranzo, passeggiamo ancora per Milano, fermandoci a fare qualche compere. Teodora e io ci perdiamo tra i negozi di abbigliamento e scarpe. la giornata si svolge con naturalezza, senza fretta, senza impegni urgenti. Ci fermiamo a prendere un gelato e a rilassarci su una panchina in Piazza del Duomo, godendoci la bellezza di Milano e la compagnia l'uno dell'altro.Quando torniamo a casa, la giornata non sembra finita. Nicolò si ritira nella sua stanza per rilassarsi, mentre io, stanca ma felice, prendo il mio zaino e mi dirigo verso casa di Kenan.
Kenan mi ha invitato a passare un po' di tempo con lui, e mi sembra il modo perfetto per chiudere una giornata così bella. Quando arrivo, lo trovo già a casa, seduto sul divano, pronto per rilassarci insieme.