Baxter Law Firm

26. Angelo Custode

"Noi, che fingiamo di non avere le ali quando stiamo assieme,
che ci guardiamo come due sconosciuti e ci baciamo come due amanti.
(...)Lui, è comparso ai miei occhi come un angelo custode.
Io, che necessitavo di una ancora di salvezza.
Noi, che bruciamo come Notre Dame, fra le rovine della nostra anima."
-angelsstories25

Lavinia

Avvolta nella camicia in lino nera, sono seduta sulle panchine di legno dello spogliatoio della palestra.

Non sono solita uscire qui fuori, la situazione è sempre la stessa; ragazze che indossano top striminziti e pantaloni aderenti per mostrare i loro fisici scolpiti (anche se nel nostro liceo questi vestiti sono proibiti), ragazzi che ci provano sfacciatamente con loro, risate da gallina, addomi scolpiti che giocano a pallavolo o tennis da tavolo.

Insomma, perfezione in ogni dove.

Odio uscire lì. Nessuno mi sta mai vicino.

Nessun ragazzo mi nota, mi si avvicina.

Nessuna ragazza mi sorride.

Tutti ridono con qualcuno.
Io, mi ammutolisco da sola.

Quando però sento che la porta viene smanettata, mi rifugio fra le mura del piccolo bagno.

«Penso che Gabriele sia innamorato di me. Ma l'hai visto? Che addominali!»

La voce inarrestabile di Carlotta mi arriva alle orecchie come una pugnalata.

«Sicuro, Carl. Ti guarda con degli occhi. Sono sicura che farebbe faville con te in una stanza»risponde Gaia, la sua amica

Carlotta mi ha detto più volte di non sopportarla ma non so perché, sono sempre vicine.

«Domani sera esci?»
«Si. Penso di andare alla festa di Gab.»rispomde Carlotta e sento dei rumori in sottofondo.

Il cuore mi si stringe.

Mi aveva detto che non sarebbe uscita ma che avrebbe aiutato la madre a casa.