Baxter Law Firm

28. Sono aggrappata a te

"Sono aggrappata a te, amore mio.

Sono aggrappata alle tue braccia senza pudore, all'odore della carta bruciata sulla candela.

Sono aggrappata a te, con tutte le forze che ho anche se la vita si scompone.

Anche se mi sembra di impazzire, che l'amore sia tutto nella mia testa o magari sulle tegole di quel palazzo.

E son debole di cuore, Tyler.

Ma tu sei il mio bellissimo pezzo di cuore fragile."

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Lavinia

Avete presente quel momento in cui l'aria appare irrespirabile, il battito si ferma, il silenzio prende il sopravvento e le gambe iniziano a tremare?

Bene, è esattamente quello che sto provando adesso, che gli occhi di Zade mi perlustrano come se fossi un quadro confusionario.

Finisco per deglutire, chinando le braccia in modo meccanico, come ad illudere la mia totale parzialità.

Archer allenta la presa sui miei fianchi ed il sorriso svanisce dalle labbra di entrambi.

«Zade»mormoro.
Ma il mio sussurro non gli arriva.

È distante un metro e mezzo da me, ma appare quasi lontano kilometri e kilometri.

Non sento più quella devozione che aveva negli occhi quando mi guardava, non vedo più quell'amore che mi rivolgeva.

E non sono arrabbiata per questo.

Zade ha ragione ad avercela con me, ha ragione a rivolgermi brutte parole, ha ragione persino ad odiarmi.

Ma preferirei che mi urlasse contro, piuttosto che mi guardasse così, fermo, con occhi che non saprei descrivere.

La rabbia di Zade sembra pulsare nell’aria, mescolandosi al vento freddo che attraversa il campo deserto.

Si è allontanato di qualche passo, il volto piegato verso il suolo, le mani serrate in pugni tanto stretti che le nocche sono bianche.

Ogni tanto si gira, lo sguardo intenso come una tempesta trattenuta, e so che sta lottando per non perdere il controllo.

Sento che il dolore e la delusione lo stanno corrodendo dall'interno, ma non trova un modo per lasciarli uscire.

«Quindi è questo?»sputa, la voce carica di disprezzo e amarezza, voltandosi finalmente verso di me.