La vita non è che una lunga perdita di tutto ciò che si ama. Ci lasciamo dietro una scia di dolori.
(Victor Hugo)Peter
Accosto l’auto dietro a quella di Adriana e spengo il motore. Apro lo sportello e uscendo, me lo chiudo alle spalle. Mi sistemo la giacca e i guanti neri in pelle, dirigendomi all’interno del capannone.
Adriana è in piedi che si sta fumando una sigaretta.
Labbra viola, abito e tacco dodici dello stesso colore della bocca. Il cappotto è nero ed è aperto.
Ci ho messo un po’ a raggiungerla. Tutto quello che è capitato con Kathlyn mi aveva reso talmente nervoso che ho dovuto calmarmi in qualche modo. Di solito la musica classica mi aiuta, ma questa volta neanche quella è stata efficace e ho dovuto fare altro per allentare lo stress.
«Ho avuto un imprevisto. Andiamo subito ai fatti.» le dico, avvicinandomi e le rubo la sigaretta dalle labbra.
Mi faccio qualche tiro e i suoi occhi azzurro-verdi mi studiano.
Non mi dice niente, sa che sarebbe inutile parlare con me.
«Boris voleva che ti consegnassi questo.» mi dà un tablet e lo afferro, lasciando la sigaretta al lato della bocca, «si accende soltanto con le tue impronte digitali. Dice che è una questione fin troppo riservata. Quindi qualsiasi cosa ci sia al suo interno, devi vederla soltanto tu», mi informa.
«D’accordo. Ti ringrazio.» le dico e facendomi un altro tiro, il fumo lo lascio uscire dalle narici. Le ridò la sigaretta che lei prende con quelle dita affusolate.
Si avvicina e mi circonda il collo con le braccia. Scruto i suoi occhi e poi le sue labbra.
«Peter, lo so che a volte posso risultare insopportabile con le mie battute... Però...» mormora e mi sfiora la bocca con le dita della mano destra, «è una situazione complicata per me...» si allontana dandomi le spalle e spegne la sigaretta sulla colonna.
Conservo il tablet e impugno la pistola.
«Non c'è la faccio più a vivere così...» singhiozza. Non l'ho mai sentita piangere. Ha sempre e solo usato un atteggiamento arrogante.
Lascio il manico dell'arma e cerco di capire che cosa le succede.
«Così come?»
«Da quando ho firmato quel contratto non mi sento più libera...»
«Di quale contratto stai parlando?»
«Credevo di aver fatto la cosa giusta, ma...» si volta e si asciuga le lacrime con i palmi, «quello che fanno è orribile... E tutto per la Fonte della giovinezza... La macchina che hanno inventato, il Réincarnat, se la provi ti mostra la storia di Kaname e l'ultimo soggetto che l'ha provata è morto. A un altro gli si è staccato il braccio sinistro...» mi racconta.
Conosco già la macchina. L'ho provata in quel orfanotrofio. Amanda, la direttrice, voleva trovare il soggetto perfetto per capire, attraverso i ricordi di Kaname, dove si trovasse la Fonte.
Ma nessuno è stato capace di rivelare questa informazione.
Solo Kaname sa dove si trova.
«È sempre Amanda l'artefice?»
«Sono in tanti, Peter. Hanno messo in piedi un'agenzia criminale. Il ragazzo che Kathlyn doveva fare fuori è scappato. È stato sicuramente aiutato dall'interno. Purtroppo non sono io che dò gli ordini in quel posto. Non sono io il capo e non lo è nemmeno Amanda, è solo un sottocapo. Hai presente la piramide?» annuisco e lei continua.
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𝐇𝐢𝐭𝐦𝐚𝐧 ➳ ᴄᴏᴍᴇ ᴠᴇʟᴇɴᴏ
RomancePrimo Volume della saga dei Difensori di Menfi: Hitman - Come Veleno. Questa storia parla di molti sosia che avranno a che fare con la mafia, con persone che farebbero di tutto per il potere, anche togliere l'amore ai propri figli, distruggendoli ps...