Primo Volume della saga dei Difensori di Menfi: Hitman - Come Veleno.
Questa storia parla di molti sosia che avranno a che fare con la mafia, con persone che farebbero di tutto per il potere, anche togliere l'amore ai propri figli, distruggendoli ps...
“Nel grande amore erotico non si cercano e si uniscono solo i corpi, si cercano e si completano anche le intelligenze.” (Francesco Alberoni)
Ｄａｒｋｎｅｓｓ
Quando siamo tornati a casa, con mio fratello Roman, abbiamo trovato un casino eminente. Adesso lui sta guardando le telecamere, ciò che ha ripreso durante in quell'istante.
Il soggiorno è già stato ripulito e gli uomini morti sulla neve sul nostro piazzale, sono stati seppelliti nel bosco. È stato Miroslav ad occuparsene e presto avremmo una nuova domestica e degli altri scagnozzi, più efficenti di quelli che purtroppo hanno perso la vita.
Con la gonnellina che mi arriva alle cosce, gli stivali di pelle e il top mi avvicino, sedendomi sul fallo di mio fratello che nonostante sia intento a fissare lo schermo, mi sfiora comunque la natica destra.
Mi piace provocarlo e non mi interessa se per altri sia sbagliato, ma io sono fissata con lui, vorrei che mi facesse sua, che mi lasciasse morta a letto e che la smettesse con le sottomesse.
L'unica sottomessa che deve avere sono io.
La sua sorellina che ha tanta voglia di provare tante emozioni e piaceri indescrivibili.
In verità Roman è il mio fratellastro. Si sa che Adele è zoccola, quindi dopo la morte di suo padre, ha giocato col mio che non ho mai conosciuto. È morto nell'arena.
Mio fratello mi ha dato il suo cognome, cosicché i Sergeevich non si sarebbero estinti.
E mi ha anche detto, che semmai avessi avuto dei figli un giorno, avrebbero dovuto portare il nostro cognome.
Non ha tutti i torti. Non so nemmeno se ne avrò, e né se troverò l'uomo della mia vita perché l'uomo che voglio mi sta toccando il culo e mi sta spostando il tanga.
È stato Roman a cresceremi. Adele voleva abortire quando lui lo venne a scoprire e l'ha fermata, le ha detto che ci avrebbe pensato lui, e così fece. È riuscito a crescere sia me che la piccola Sergeevich.
«Quale dei sosia è quello?» domando, indicandolo con l'indice.
«Peter. Kathlyn è in buone mani. Anzi è stato un bene che lui sia arrivato. Non voglio che faccia la stessa fine di Amalia.» risponde, facendo riferimento all'ex fiamma di Marzio che lui e Orione si sono scopati per un gioco perverso di nostra madre.
Solo mio fratello ha continuato a farsela, Orione no. Era più fissato con lui. D'altronde Roman starebbe bene con chiunque, anche con me.
«Dai alzati.» mi dà qualche schiaffetto sul culo e obbedisco. Mi sollevo, ma glielo sbatto in faccia, «Dark, sto culo mi fa uscire di testa, smettila di sbattermelo in faccia», mi rimprovera e mi sposto, mordendomi il labbro inferiore.
Si sta stringendo il fallo eretto che gli arriva sulla coscia destra. Mio fratello è ben dotato. Quanto vorrei fare le cose più perverse al mondo senza essere giudicata da nessuno.
Si vive una volta sola. Se non faccio la zozza ora, quando la farò? All'Inferno? Quando dovrò torturare quella bagascia di Adele?
«Sto culo è solo tuo, Roman.» gli dico, ottenendo i suoi occhi penetranti su di me e mi slego il top nero mettendo in mostra il mio seno prosperoso.
Mi tolgo anche la gonna, che scivola dalla mie gambe. Con la punta dello stivale la sposto e rimango con il tanga trasparente, dove si vedono benissimo le grandi labbra. Mi metto a cavalcioni su di lui e muovo il bacino. Mi sento già fradicia e l'eccitazione cresce solo a guardarlo.
«Dark, sono tuo fratello.»
«Fratellastro...»
«Non c'è bisogno di specificarlo ogni volta.»
Gli sbottono un po' la camicia nera e gli bacio gli addominali che stringo purché capisca che sono pazza di lui. Mi sono innamorata, perché non lo comprende?
Hai dimenticato che lui non vuole amore.
Solo perché ha paura che Adele possa uccidermi.
Gli bacio il collo e la guancia, che mordicchio dolcemente. Le mani di Roman affondano nei miei capelli neri e lisci. Li stringe e mi stacca, tenendomi però vicina al suo volto.
I nostri respiri si mescolano e anche se cerca sempre di evitare che accada qualcosa tra me e lui, riesco a percepire che mi desidera.
La mia bocca brama la sua, brucia solo a stare così vicina alle sue labbra che vorrei mordere e sentire il sapore che hanno.
«Dark, per favore... Sei mia sorella.» mi ripete e mi alzo, stanca di sentirglielo dire.
«Allora vado col primo che pesco! Diventerò la più porca di tutta la Russia!» urlo, uscendo da questa stanza.
Cammino in corridoio nuda, come quella zoccola mi ha fatto.
«Non ti permettere, Darkness!»
Sento i suoi passi.
Ciò significa che mi sta seguendo.
«Quel culo non lo sbatterai ai quattro venti!»
«Invece lo farò!»
Scendo le scale e mi avvicino alla porta, appena la apro, lo sguardo di Marzio è impietrito. Ha il pugno a mezz'aria, suppongo stesse bussando.
«Chi sticchio che sei diventata e io che ti volevo uccidere per vendicarmi con quel baccalà di tuo fratello.» ammette sincero.
«Possiamo fare di meglio, Marzio. Ricambiarlo con la stessa moneta.»
«Minchia, bella idea...»
«Vieni qua, sei il mio giocattolo.» lo afferro dalla giacca e lo attiro dentro, sbattendolo contro il battente una volta chiuso.
«Sì, pigliami tutto. Non faccio sesso da un po'.»
Lo bacio leccandogli la lingua e lui inizia a palparmi il seno.
«Darkness!» urla mio fratello che mi stacca da Marzio. Mi tiene dal braccio e mi fulmina con i suoi occhi pungenti, «fila in camera tua! Ora!»
«Perché? Vieni a punirmi?» gli domando, avvicinandomi e gli accarezzo gli addominali. Scendo con la mano e da sopra il pantalone gli stringo il fallo ancora duro, «lo so che hai voglia di me», gli sussurro all'orecchio e glielo lambisco, «smettila di fare il santo con me, non serve a niente».
«Facciamo una cosa a tre?» propone Marzio, «così, forse mi scordo tutto quello che è successo in passato».
«Marzio, stai zitto.» dice mio fratello.
«Muto sto, come un morto.»
«Dark, vai in camera.» mi ordina di nuovo Roman.
Obbedisco questa volta.
Vado di sopra e ormai in camera mi metto sul mio letto a pancia sotto.
Cenere viene a leccarmi la natica e poi ci si appoggia col muso, come se il mio sedere fosse il suo tesoro. Lui è il mio animaletto preferito.
Sta sempre con me.
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