“Uno dei motivi più forti che conducono gli uomini all'arte e alla scienza è la fuga dalla vita quotidiana con la sua dolorosa crudezza e la tetra mancanza di speranza, dalla schiavitù dei propri desideri sempre mutevoli.”
(Albert Einstein.)Megan
Ho sempre amato l'arte e il dipinto di Alexsey è veramente bellissimo. Raffigura una donna con un sol seno, che però sembra appartenere ad una tribù. Dietro di lei ci sono capanne di paglia e bambini. Lei ha una mano sulla pancia.
Da bambina anche io disegnavo, ma non sapevo fare bene le mani, mi uscivano malissimo. Invece questo ritratto è di una grazia spettacolare.
«Le piace?»
«Sì. Sembra una amazzone...»
«Non sembra, lo è. Lei era la dea delle amazzoni. Calipso. Fu rapita una sera. L'uomo che l'aveva presa abusò di lei, le tagliò un seno e poi la gettò nel fiume nero, pensando di poterla sacrificare al Dio della Morte, ma non successe nulla in quel lago. Il Dio non amava le violenze di questo tipo. L'uomo andò via, ma Calipso riemerse. Infreddolita e spogliata del suo onore ritornò nel suo villaggio. Da quel momento in poi smise di provare pietà per gli uomini e chiunque facesse capolinea nel suo territorio veniva smembrato. Si vendicò anche di quell'uomo. Lo mise in croce, facendolo morire di fame e di sete, finché ogni barlume di vita non si spense completamente.» mi spiega e ne rimango affascinata, ma anche dispiaciuta per tutto quello che le era successo.
È stata comunque una donna forte che da sola, senza un uomo è riuscita a sopravvivere.
«È una storia triste e affascinante allo stesso tempo.» lo guardo e lui mi sorride lievemente.
«Andiamo, prima che Rupert ci dia per dispersi.» scherza e mi dà di nuovo il braccio, che io intreccio col mio. Insieme facciamo ritorno in sala e vedo Rupert parlare ancora con Elliot.
Discutono e sorseggiano dello champagne.
«Scusami, vado un attimo da Rupert.»
«Certo. Io raggiungo la megera.» fa con un ghigno e sorrido spontaneamente.
Sfilo il braccio e mi incammino verso il mio padrone? È così che dovrei chiamarlo?
Di sicuro non è il tuo fidanzato, Meg.
Sospiro avvicinandomi al Buffett e raccolgo un calice di champagne. Lo bevo tutto d'un sorso, come se fossi un alcolizzata, invece voglio rendere la serata meno pesante.
Lascio il drink vuoto e mi affianco a Rupert.
«Non me la presenti la tua accompagnatrice?» domanda Elliot, fissandomi dalla testa ai piedi e Rupert mi cinge la vita, spingendomi a sé, così forte che devo per forza guardarlo per capire cosa gli succede.
«Si chiama Megan, ed è l'unica cosa che saprai di lei.» risponde, senza distogliere lo sguardo dal mio.
«Ho capito. È off-limits.»
«Proprio così, Elliot.»
«Le cose proibite sono le più succulenti.» il viscido insiste e il mio capo lo fissa, come si fa con un insetto schifoso.
«Attento come parli, potresti ritrovarti senza dita e senza vita nel giro di pochi secondi.» Rupert spazientito lo minaccia e mi porta via da questo idiota, «sto stronzo», lo insulta alla fine e continiuamo a camminare.
«Rup, stai calmo, tanto io sono solo tua.» gli sfioro il petto da sopra la camicia nera e accarezzo con un dito la collana d'argento che indossa attorno al collo. Tre bottoni sono staccati e si vedono a malapena i suoi pettorali.
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𝐇𝐢𝐭𝐦𝐚𝐧 ➳ ᴄᴏᴍᴇ ᴠᴇʟᴇɴᴏ
DragostePrimo Volume della saga dei Difensori di Menfi: Hitman - Come Veleno. Questa storia parla di molti sosia che avranno a che fare con la mafia, con persone che farebbero di tutto per il potere, anche togliere l'amore ai propri figli, distruggendoli ps...