22 Dicembre«Ragazzi scusate il ritardo, ma oggi è il delirio. Questo pomeriggio ci sarà l'open day e sono nel mezzo della preparazione!»
La De Angelis e i mille problemi presto disponibile su Netflix.
«Se posso aiutarla in qualche modo...»
La lezione è finita e ci stiamo dirigendo al bar, a scuola è preferibile parlarci come delle semplici professoressa e alunna; che abiti a casa sua è noto a molti, ma non lo sbandieriamo ai quattro venti ecco. Chi lo sa è perché lo doveva sapere per burocrazia o simili oppure perché queste persone se lo sono lasciato sfuggire.«Moon, in realtà sì, mi faresti un piacere se venissi questa sera. Servono esperienze.»
«Io? Ma se a malapena parlo!» Mi lancia un'occhiataccia di ammonizione.Alzo le mani in segno di resa.
«Verrò. A che ora?»«Alle 17:30 entrano le persone, te arriva un quarto alle cinque. Io però devo restare a scuola anche dopo le lezioni. Quindi ci vediamo direttamente qui…»
Ci mettiamo d'accordo per ritrovarci alle 16:45 all'entrata e la giornata continua.
All'ultima ora ho la lezione di filosofia, stiamo rivedendo tutti i programmi perché, chi per un motivo o per un altro, ci ritroviamo a non sapere niente.
Devo ammettere che i miei ricordi di questa materia sono discontinui, ricordo più o meno quelli di terza, di quarta niente, come non averla mai studiata e quest'anno è “appena” iniziato.
Non me ne vanto, ma diciamo che non c'ero molto con il cervello per cercare di capire i pensieri più contorti dei filosofi.
La lezione di oggi è stata un ripasso di Eraclito e Parmenide.
«Arrivederci!» Saluta tutti i miei compagni mentre si prepara, ma quando tutti vanno via nessuna delle due parla.
Io la aspetto appoggiata al banco di fronte alla cattedra. È questo il mio posto durante le sue ore: prima fila davanti alla cattedra.
È stato un accordo con un compagno che tutto vuole fare tranne che ascoltare e quindi quando gli ho proposto la cosa non ha posto obiezioni.Non le dico niente, aspetto che mi saluti lei come faccio sempre quando voglio mostrarle il mio disappunto su qualcosa.
«Noir! Cosa ho fatto ora? Andiamo su mentre me lo racconti?»
«Ah oggi viene su a piedi?! Allora ne approfitto!!»
«Visto che non ci siamo viste molto in questi giorni.» Ride prendendomi in giro, perché sa benissimo il motivo del mio sguardo.Oh prof, non faccia così.
«Allora, vuoi davvero non parlarmi per tutto il tragitto?» Dice divertita.
«Ovviamente non ci riuscirei. Né a non parlarle né a tenerle il broncio.» Mi accarezza leggermente il braccio e io continuo.
«Però, non trovo giusto che lei mi dia sempre buca la mattina.»
«Non lo faccio di proposito!»
«Non ne sono sicura... Arriviamo a scuola a pochi di minuti di distanza, prima io e poi lei o il contrario e in quest'ultimo caso nello specifico mi chiedo come io faccia a non vederla. Quindi, o lei si mimetizza…»
«Mi vesto da albero!»
«O lei si mimetizza oppure tra i suoi superpoteri c'è l'invisibilità perché io non la vedo!!»Mi abbraccia, senza rispondere, senza dire niente semplicemente mi abbraccia e sento che non potrebbe mai evitare di proposito di incrociarmi.
Devono essere i numeri.
«Che piani hai oggi?» Dice quando riprendiamo a camminare.
«Resto in città, mangio da qualche parte, cerco un posto in cui fare i compiti e poi alle 16:45 torno a scuola.»
«Perché?»
«Per l'open day.»
«Ah, e dove vai?»
«Ah non lo so! Spero di trovare un posto.» Continuiamo a camminare e cambiamo vari discorsi fino ad arrivare in piazza dove le nostre strade si dividono.
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Un po' della mia vita
RandomSelene è una ragazza di 18 anni, va in 4ª liceo. È fredda ma solare, forte ma fragile. La sua vita da liceale non è rosea, è travagliata da difficoltà ben superiori a una verifica. Con dei genitori che non la comprendono e che nemmeno ci provano, m...