21 Novembre«Moon!! Moon svegliati!! Per l'amor del cielo!!»
La voce di Mary mi arriva ovattata, a questa se ne aggiunge un'altra, parlano tra loro.
«Ce la farà, non preoccuparti. È forte!»
«Lo so che è forte, ma si è lasciata andare. Ha smesso di lottare e adesso il dolore la logora. Il suo corpo è sanissimo, potrebbe fare un'immersione nel Pacifico!!
È la sua psiche ad essere compromessa.»Poi scoppia a piangere. Se avessi le forze per aprire gli occhi le vedrei abbracciate, un quadro commovente.
Ho sempre ammirato la loro amicizia, così vera, sincera... prima di conoscerla non ne avevo mai avuta una simile, nemmeno con la mia più vecchia amica siamo così.
Ci vogliamo bene e tutto il resto, ma ci sono cose che non le dico e che lei non dice a me. Tra noi c'è un muro che sento essersi innalzato ancora di più, è colpa mia e del mio comportamento.Lo so bene, ma sento di non voler ricucire la nostra amicizia.
La porta si apre e si chiude alle spalle di qualcuno, che si avvicina a me e mi accarezza i capelli. Inizia a cantare una melodia, l'introduzione di "Born to Die" è Mary, senza dubbio. Lei è così intonata! Sa quanto mi piace questa canzone.
...
Don't make me sad, don't make me cry
Sometimes love is not enoughSilenzio
And the road gets tough, I don't know why
Escono come un sussurro, ma escono intonate
Keep making me laugh
Let's go get highÈ incredula, ma continua
The road is long, we carry on
Insieme cantiamo questa strofa.
«Ti prego, non mollare!»
«Born to Die! Veramente Mary?! A una persona che ha visto la morte in faccia canti che siamo nati per morire?!!» Scoppio a ridere e rischio di strozzarmi con la mia saliva.
«Mi sei mancata!! Pensavo che non avrei più sentito il tuo sarcasmo!»
I medici vengono avvisati del mio risveglio e mi dicono che è stato un crollo psicologico, che sono stata in una specie di coma, non ho ben capito sinceramente, ma in sostanza sono rimasta addormentata per qualche giorno; mi chiedono se avessi sentito qualcosa che mi ha triggerata.
«No, non mi viene niente in mente. Vorrei essere dimessa.»
«Non sarebbe saggio. Ti sei appena svegliata, sei debole, avresti bisogno...»
«Di uscire di qui e fare due passi. Mi dimetta grazie.»Il dottore insiste ancora un po', ma alla fine esce borbottando quanto sia testarda.
Ahahah, in quanti me lo hanno detto!...
•••
«Sele...» Sono a casa, Adele è seduta con me sul letto mentre Tea è davanti a noi sul tappeto.
«Non preoccupatevi. Ho solo bisogno di riposare e domani tornerò a scuola.» Mary sospira sconfitta ed esce dalla camera.
«Non dovresti. Sei ancora spossata.»
«Ade ha ragione! Domani sarà mercoledì, andiamo al mercato!» scuoto la testa
«No, voglio un po' di normalità...» ci sdraiamo tutte sul letto e mi addormento.•
«Mary...» Quando mi sono svegliata era notte fonda e non volevo svegliare le mie amiche, così sono andata in cucina dove avevo visto una luce accesa.
«Moon!» Ci abbracciamo e so che questa è la fine delle nostre incomprensioni.
Siamo testarde, orgogliose e vendicative, ma siamo anche troppo legate l'una all'altra per continuare così.«Cosa è successo??»
Sospira profondamente e ci sediamo. Mi preparo al peggio.Il peggio non è questo, ma è stato di sicuro umiliante.
«Devo...» scuoto la testa. «No. Voglio parlarle.»
«Vai, non ti fermerò.» Mi dà un bacio tra i capelli e mi lascia da sola davanti ad una razza di caffè fumante.•
«Prof...» È l'alba, il cielo è tinto di rosa e ocra. Uno spettacolo stupendo che fa da sfondo a una casa a tre piani con un bel giardino a circondarla.
«Noir! Stai bene!!» Mi stringe a sé, senza esitazione, nonostante l'orario improponibile.«Ho saputo cosa ha fatto. Grazie. Mi vergogno molto di essermi fatta vedere così da lei. Chissà cosa penserà di me adesso...»
«Oh Noir, non penso niente di ciò che credi te. Ti capisco, ma mi auguro che tu smetta. Mi ferisci.»
«Come?»
«È così. Mi fai del male facendoti del male.»Scorrono minuti silenziosi in cui l'unico rumore è la pioggia che è iniziata a cadere qualche ora fa.
Questa donna mi confonde. Mi chiama per cognome per essere distaccata, ma mi abbraccia come se fossi la cosa più importante al mondo. Ha un tono autoritario e a tratti rigido, ma nei suoi occhi c'è preoccupazione e affetto.
Oh Alyssa, che confusione mi crei!
«Cosa devo fare?»
«No. Cosa vuoi fare. Vuoi continuare così? No. Non lo vuoi. Riprendi in mano la tua vita. Vai avanti e fallo veramente questa volta.»«Lei...» faccio una pausa per cercare il coraggio di formulare una domanda che di facile non ha niente «... Lei sarà con me?» È un sussurro, un bisbiglio ma non ho dubbi sul fatto che l'ha sentito.
«No.» scuote la testa sorridendo cercando di confortarmi.
«No, come tutte ti stiamo dicendo non puoi rapportarti con gli altri senza prima aver affrontato te stessa. Sarò con te, ma non come speri. Non come senti. Non come vuoi.Non come vogliamo.»
Sospiro rassegnata, ad accettare la sua scelta, ma consolata da quella ultima frese sospirata come se fosse un segreto troppo pesante da mantenere e una verità troppo brutta per essere detta.
Le dò un ultimo abbraccio per poi uscire e andare sotto la pioggia.
Una giornata grigia è il mio nuovo inizio.
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✍️💘
Non è un capitolo lunghissimo, ma mi farò perdonare al più presto.
Spero che comunque vi sia piaciuto e sia stato alle vostre aspettative.Come state? Oggi è davvero una giornata grigia e ho pensato che fosse il momento giusto per pubblicare.
Fatemi sapere cosa ne pensate.
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Un po' della mia vita
De TodoSelene è una ragazza di 18 anni, va in 4ª liceo. È fredda ma solare, forte ma fragile. La sua vita da liceale non è rosea, è travagliata da difficoltà ben superiori a una verifica. Con dei genitori che non la comprendono e che nemmeno ci provano, m...