«Auguri!! In ritardo di un mese!!»
«Ha aspettato il 10 Marzo per consegnarlo vero?»
«Forse. Apri!!»Mary questa mattina è arrivata correndo per portarmi il regalo di compleanno, due biglietti per una mostra di un'artista che ho portato all'esame di terza media. Non credevo che se lo ricordasse!!
«Mi ricordo ogni cosa in generale, di te anche il più piccolo dettaglio.»
«Grazie!!»La mostra è stata tre giorni dopo a Milano.
Oggi, riparto per casa insieme alla mia amata professoressa, già perché Mary non è potuta venire a causa di un imprevisto che non mi ha specificato.
Sarò cattiva, ma ho apprezzato questo imprevisto perché mi ha permesso di passare del tempo con Rea, un'appassionata d'arte che non aveva mai visto un quadro d'arte giapponese e a cui ho avuto l'onore di introdurla io.«Per una volta sarò io la professoressa!!»
Due giorni di riposo dalle questioni scolastiche. Io e lei soltanto, due amiche in giro per un museo. Due ragazze che potrebbero essere sorelle.
«Con i capelli lisci può davvero passare per mia sorella.»
«Sono vecchia!»
«Ma cosa dice!! Sembra una venticinquenne!!»
«Ho il doppio degli anni!!»
«Ringrazii i suoi genitori allora!!»A cena andiamo in un ristorante vicino all'hotel e passiamo una bellissima serata.
«L'altra mattina ero in sala insegnanti a sbrigare alcune questioni, quando è entrata Agata con un foglio in mano. Una lettera.» guardo il foglio e vedo che è un compito, ma insiste e alla fine leggo.
«Era il tuo compito, l'ho capito subito dallo stile, oltre che dalla firma... mi ha sorpreso che l'abbia capito lei. Mi ha detto "è impossibile non notare quanto siate legate. Non ho avuto dubbi, sono venuta subito da te."»
«Ed è un problema??»
Per un po' resta in silenzio, ma quando riprende a parlare non risponde alla mia domanda.
«Cosa hai pensato la prima volta che mi hai vista?»
«Non ricordo...»
«Bugiarda!! Comunque, puoi anche leggere. So che hai un diario.»Mi arrendo al fatto che siamo due stalker e le leggo le note.
15 Settembre 2024
Sanzio: buonissima impressione. Simpatica, solare, autoritaria.
Oggi è stato il mio primo giorno di scuola. Non ricordo molto, solo che per un'ora abbiamo avuto storia. Credevo non mi sarebbe piaciuta, che mi sarei annoiata. Invece mi è piaciuta.
La professoressa è carismatica, si chiama Rea Sanzio. Ha uno spiccato gusto per quanto riguarda il vestirsi. Oggi era blu. Anche lo smalto !! 🤩 Potrebbe piacermi, spiega in un modo molto coinvolgente. Mi impegnerò nella sua materia come non ho mai fatto in 8 anni.«Wow! Anche te mi hai fatto subito una buona impressione, eri molto bella, anche il giorno dopo. Emanavi tranquillità, mi scrutavi attentamente con una che avrebbe voluto sfidarmi. In un certo senso lo hai fatto.»
•••
«Rea, hai dormito poco, lascia che guidi io. Sono migliorata molto in questi anni!»
Dopo non poche insistenze riesco a convincerla e per un'ora dorme tranquilla nel sedile del passeggero.
«Ho dormito molto bene!»
«Puoi continuare ancora per qualche ora.»
«Sei davvero migliorata sai?!
Ti ricordi la mia prima guida?»La sento ridere, vorrei tanto voltarmi per guardarla, ma so che poi la fisserei per minuti interi senza staccarle gli occhi di dosso.
«Eri in 2ª superiore e ti eri sentita male a scuola, non volevi tornare a casa e quindi ti ho presa con me visto che avevo l'ora buca. Siamo uscite da scuola grazie alla telefonata in cui ti sei finta tua madre e siamo andate a fare la spesa.»
«Non ci abbiamo messo molto e quindi siamo andate a lasciare tutto a casa.»
«Già... al ritorno passammo davanti a un parcheggio vuoto.»
«"Prof mi lascia guidare!??" Avevi una voce così buffa, quasi stridula. Alla fine ho ceduto e per poco non siamo entrate dentro a un fosso!!»
«È stata la guida più bella che io abbia mai fatto. L'anno successivo ho preso la patente e avrei voluto che ci fosse ad assistermi alle guide.»
«Agata mi ha tenuta informata.»
«La Serri?!!» Sono incredula, non immaginavo che avrebbe parlato di me. Non in quegli anni...
«Sì, le sei sempre piaciuta e negli anni in cui ho insegnato al Liceo ci ho stretto amicizia.»
«E cosa ti ha detto?»
«Tutto ciò che veniva a sapere su di te, Maria e Miranda.»
«In quegli anni ho creduto che mi odiasse.»
«Diciamo che non ti impegnavi per essere amata...»Tra una risata e l'altra siamo sotto casa sua ed è il momento di separarci.
«A domani.»
•••
Quando torniamo a scuola tutto torna come prima, la nostra complicità nascosta.
Ho aspettato un paio di giorni per vedere se cambiava, ma niente. Delle risate non c'è nemmeno la traccia.Una mattina dopo scuola vado nell'aula insegnanti. È rischioso perché potrebbe non essere sola, ma al limite mi inventerò una scusa.
«Perché??»
«Cosa perché?»Per fortuna è sola, anche perché i miei buoni propositi si sono volatilizzati appena ho avuto la maniglia a portata di mano e ho aperto la porta di scatto.
«Lo sa!»
«Perché preferisco così.»
«Non ci sarebbe niente di male!! Con Mary non ci dicono niente. Ma poi cosa ci dovrebbero dire!!»
«Ohh a me niente. Il problema è ciò che dicono di te alle spalle!»
«So benissimo cosa si dice di me. Tante cose, vere, false, a metà. Non mi interessa, la gente non smetterà mai di parlare.»«A me importa!»
Il mio sguardo si spegne, lo vedo riflesso nei suoi occhi, privo di voglia di ribattere... arreso, vuoto.
«Quindi il problema è la reputazione. Va bene professoressa Sanzio. Lo accetto. Buona giornata. Arrivederci.»
Non lascio che aggiunga altro, mi giro e me ne vado, non corro, cammino con il mio solito andamento e lascio risuonare i tacchi sul pavimento duro della scuola. Il poco di orgoglio che mi rimane voglio mantenerlo e così vado via senza voltarmi indietro.
«Moon...» Mary si avvicina preoccupata, ma non voglio aggravarla di questo peso.
«Prof! Vederla mi fa ricordare che ho una cosa per lei. Per ringraziarla dei biglietti. È stata una mostra bellissima!!»
Prendo la mia borsa e tolgo il ciondolo con le frange che dal primo momento che l'ho visto mi fa pensare a lei.
«Credo che nella sua borsa starà bene!»
«Grazie tesoro! Ti sei divertita con Rea?»
«Sì. Scusi, ma devo correre in classe. Spero di vederla con il ciondolo!»Ecco, adesso corro, non per il ritardo, che tra l'altro sappiamo entrambe non esistere, ma perché un altro secondo con lei e avrei detto tutto e questo vorrei restare tra me e lei.
•••
Durante la sostituzione di oggi, fatta dalla Sanzio, un gruppo di compagni si è esercitato ad esporre una ricerca su una religione.
Già, anche la prof di religione ci dà i compiti. Incredibile vero!?!
Non ricordo granché tranne il momento in cui è intervenuta per lanciaremi una frecciatina.
«I maestri del Taoismo, all'inizio sono severi, ma poi diventano più dolci» dice un compagno.
«Come i professori. Devono mantenere un certo rigore, ma poi piano piano il muro si abbatte.»
Mentre lo diceva mi guardava. Io stavo disegnando, ma quando alzo la testa la vedo che si appresta a girarsi con un sorriso soddisfatto.
Ha attirato la mia attenzione dopo settimane di gelo tra noi.«Cosa è successo??»
«Niente prof, risolviamo da noi. Stia tranquilla.»
Più volte Mary ha provato a estrapolare qualche informazione, ma non ha ottenuto niente e dalla sua insistenza credo che nemmeno lei le abbia detto qualcosa.Nonostante questo, sono certa che sia lei che Mira vogliano solo conferme alle loro supposizioni.
Me le immagino a confrontarsi davanti a due tazze di caffè.«Mary, sicuramente in quei giorni Rea avrà abbassato le sue difese. Subito rialzate al ritorno e Moon l'ha presa bene, credeva che fosse riuscita a scalfire il muro. Ma sappiamo entrambe che il muro di Rea è particolare. C'è, non c'è. Può essere la persona più espansiva e un secondo dopo quella più fredda del mondo. Non è un caso che Sele si sia affezionata a lei. Sono simili, mi azzarderei a definirle uguali, ma forse è troppo.»
«No, è giusto. Sono ugualmente orgogliose e testarde!»______________
✍️💘
Che ne pensate di questo capitolo? Cosa vorreste che succedesse?? Tutti i suggerimenti sono ben accetti.
Intanto buonanotte!
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Un po' della mia vita
RandomSelene è una ragazza di 18 anni, va in 4ª liceo. È fredda ma solare, forte ma fragile. La sua vita da liceale non è rosea, è travagliata da difficoltà ben superiori a una verifica. Con dei genitori che non la comprendono e che nemmeno ci provano, m...