Piante che cambiano la mente

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«Bestiolina!! Vieni fatti abbracciare!!»

Livia in questi mesi è cresciuta parecchio e non solo nell’altezza, ma anche nella consapevolezza di ciò che le sta accadendo intorno.

Ha compreso la mia situazione e ha smesso di tenermi il broncio.

Tutti i venerdì, quando lei ha la giornata lunga, vado a prenderla per portarla da qualche parte e stare un po' insieme. A volte semplicemente facciamo i compiti a casa mia.

Casa mia…

Sarebbe meglio definirla casa di Mary, perché tecnicamente non è mia.

«Ma non dire sciocchezze!! Sei una parte della famiglia e quindi è anche casa tua!!» Varie volte mi è stato detto ed effettivamente è vero, vengo trattata come tale.

«Sel!! Mi sei mancata tanto!! Come stai??»

Sapere che all'incirca sa cosa mi è successo mi imbarazza, ma la leggerezza infantile, quasi, con cui affronta l'argomento mi tira su il morale.

«Sto bene non preoccuparti!!»

La porto a comprare dei libri che la scuola le ha dato da leggere durante le vacanze di Natale.

«Buongiorno Selene, sei sempre qui!?»
«Ciao Fabri, a quanto pare!»

Fabrizio è uno dei commessi della libreria e mi vede un giorno sì e l'altro pure, perciò abbiamo iniziato a scherzarci sopra e abbiamo fatto amicizia.
È un uomo sulla sessantina, libraio appassionato e lettore accanito, mi ha consigliato diversi classici dal momento che ho messo da parte i romance.

«Ti sorprenderà, ma troverai molto romanticismo.»

È stata la promessa che mi ha fatto la prima volta, ed è stato vero.

Non è sposato, sua moglie è venuta a mancare una decina di anni fa. Non ho mai avuto la fortuna di incontrarla, ma ho visto molte sue foto e tramite i racconti di Fabri, posso dire di conoscerla.

«Oggi hai una piccola cliente, la lascio a te. Bestiolina, lui è Fabrizio, è un amico, digli ci che ti serve. Io ti aspetto qui, devo controllare lo stato di alcuni ordini.»

Mentre loro due cercano i libri al piano inferiore, io mi metto al computer dietro la cassa e controllo, fino a quando un profumo troppo familiare non mi avvolge.

Alzo la testa e la vedo, Alyssa Ferrari nella sezione di filosofia.
Un po' scontata come cosa…

«Non mi saluta nemmeno più!?»

Mi sono avvicinata alle sue spalle e quando fa un salto in aria per lo spaventa e si gira, i nostri visti sono praticamente a un millimetro di distanza.

«Noir!! Ma ti sembra il modo!!» Mi sta rimproverando, ma appena accenno a ridere le cade la maschera e ride con me.
«Che cerca?»
«Piante che cambiano la mente di Michael Pollan.»
«Non c'è, deve ordinarlo oppure posso prestarle il mio e se le piace lo compra nuovo.»
«L'hai letto!?»
«Il suo stupore potrebbe offendermi. Leggo molti romance, ma ciò non vuol dire che mi limito a essi!»
«Calma tigre. Mi sorprende solo perché è nella categoria politica, società e comunicazione e soprattutto della prima non ti vedo interessata.» Non so che espressione ho, ma deve essere così divertente che non riesce a trattenersi dal ridermi in faccia.

Normalmente mi offenderei, ma le stesse risate non possono fare altro che allargarmi il cuore.

«Sel ho trovato tutto guarda!!»
Magia spezzata.
«Lo vedo, brava! Grazie Fabri.»
Vedo che proprio i suoi occhi stanno facendo su e giù per il corpo della mia bella Alyssa, è meglio che metta metta un freno.
«Lei è la mia professoressa. Alyssa Ferrari. Loro sono Fabrizio e Livia, due miei amici.»

Un po' della mia vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora