La sposa Normanna

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21 Gennaio

«Livia!! Scendi forza che sennò facciamo tardi!!»

Da qualche settimana abbiamo firmato il contratto e indovinate!! La firma del venditore è la mia!! La persona che il notaio chiamava ero io. A dover uscire durante la spiegazione di inglese perché il notaio aveva bisogno di alcuni dati ero io!!

Probabilmente non capirete il mio entusiasmo, ma per me significa molto. Vuol dire avere la fiducia dei miei genitori tanto da farmi gestire un affare legale. Avere la fiducia degli acquirenti e del notaio che hanno avuto a che fare con una diciottenne che va ancora alle superiori.

Vuol dire che l'età è un numero e che nonostante il mio sia piccolo, hanno riconosciuto tutti che posso farlo.

Ricordo l'orgoglio della De Angelis quando le ho spiegato il motivo della chiamata. Poverina, all'inizio aveva pensato a dei problemi!! «No no, sto gestendo la vendita della casa sopra la mia. E sta andando bene, domani firmeremo.»

«Sono così orgogliosa!!!»

«Eccomi!! Sono pronta!» Prima di perdermi nei pensieri e intraprendere discorsi mentali stavo dicendo che Livia si è trasferita da noi per farla ambientare nell'attesa che terminino i lavori di ristrutturazione.

Tutte le mattine la porto a scuola e poi il giorno alle 13:20, quando esco, aspetto mezz'ora e la vado a prendere per poi andare a casa.

«Buona giornata Bestiolina!»
«Mi interroga la professoressa, dimmi buona fortuna!»
«Non hai bisogno di una Dea bendata che ogni tanto concede il suo favore a qualcuno. Te hai studiato.»
Tutta sorridente mi getta le braccia al collo.
«Sono in ansia...»
«Perché? Esiste per caso? Ha una forma? Un colore? La puoi vedere?»
«Sei così saggia Sely...»
«Non sono saggia, riporto solo le parole di una persona veramente saggia.»

Quando scende un ricordo si presenta davanti a me, era un po' confuso così ho aperto il telefono e sono entrata nell'app delle note.

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Diario 8 Feb.2024-14 Marzo 2024
24 Febbraio

Ci siamo abbracciate 💘!!!

L'ho incontrata giù per le scale del bar perché stavo tornando al piano d'ingresso e lei stava scendendo.
Le ho detto grazie e all'inizio non aveva capito, poi le ho spiegato che era per avermi dato subito la verifica e non avermi fatto stare con l'ansia.

Lei ha detto che non devo averla perché non esiste.
«Mia cara, l'ansia non esiste, non ha forma, non ha colore, né aspetto. Quindi non esiste!»

Ho replicato, come sempre... tra noi è così, non litighiamo eh! Ci confrontiamo e lei incredibilmente riesce a farmi cambiare idea.
Le dico che nemmeno la felicità ha un aspetto, lei invece ha detto di sì.

«Come può non avere un aspetto?? La felicità lo ha!! Il tuo sorriso è la felicità. I tuoi occhi quando mi vedono la mattina esprimono gioia.» sorrido a quest'ultima esclamazione e lei pure.

«Quindi l'ansia esiste?» Mi chiede. Ci penso e in effetti il suo ragionamento torna.
«No.» Di slancio l'abbraccio e lei mi accoglie e mi accarezza la schiena. Ci lasciamo e mi dice «Non avere ansia.»
Ci sorridiamo «Buon fine settimana.»

Quando parlo con lei sorrido sempre. La felicità non può non esistere, la mia è lei. La sua presenza, i suoi sguardi a lezione, i suoi sorrisi, lei che mi fa vedere un altro lato delle cose. Le risate che ci facciamo quando dice di non essere permalosa ed io le dico "ah no" ci guardiamo.

Ad oggi 19/05 mi chiedo se sia giusto che la mia felicità dipenda da qualcuno... da Rea Sanzio... 💘💘

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