I'm not ok, but it's ok

240 25 1
                                    

No POV

Un anno prima
Luke scende dalla macchina di Calum, ormai è tarda notte e la Maserati nera e lucida riflette ogni luce, dalla luna ai lampioni alle luci colorate provenienti dal Nashville's, in assoluto il pub più modaiolo, dove le fighe non possono mancare. L'insegna enorme, fatta di luci a neon verdi, in un corsivo invitante ed elegante.
Dal posto di guida scende Calum e raggiunge Luke all'entrata. Lo scimmione peloso con la divisa da buttafuori li fissa pochi secondi, finché non li riconosce. Calum e Luke, Luke e Calum, famosi per mandare avanti il locale, inseparabili. Strano ma vero, le ragazze entrano solo per avere una possibilità in più con uno dei due. Come se uno fosse niente senza l'altro, l'anima della festa insieme, nessuno separati. Almeno, questo vale per Luke. Calum da solo è forse il ragazzo più temuto in pista. In qualsiasi percorso lui vince, Luke l'eterno secondo. Non è mai sembrato turbato da questo fatto. Gli piace la fama momentanea e la tranquillità quando intorno a lui manca Calum Hood.
Dentro al locale, i due individuano subito la loro preda. Alta, abito bianco lungo fino alle caviglie con tacchi vertiginosi argentati. Trucco sofisticato, i capelli castani lunghi fino a poco più di metà schiena, lisci e finissimi. Conosciuta come Gwen. È appoggiata al bancone con gli avambracci, sta parlando con una ragazza. Carina, ma niente confronto a Gwen, con il naso troppo grande, mentre quello della castana è fine e ordinato. È perfetta, invidiata da tutte. L'amica si allontana e lei resta da sola, indecisa su cosa ordinare.
Si scambiano uno sguardo d'intesa, il gioco è semplice; il primo che se la porta a letto, vince. Ovviamente l'altro non può più provarci, la preda è ormai proprietà del vincitore.
Si avvicinano, Luke a destra e Calum alla sua sinistra.
«Vorrei un vodka-pesca» ordina la ragazza, Luke subito ammicca, facendole passare un braccio intorno alla vita, Calum intanto si appoggia al bancone, di fianco ai due.
«Due vodka-pesca. Offro io» dice Luke, alzando due dita al barman.
I drink arrivano subito, lei lo ringrazia strizzando appena un occhiolino. Porta fra le labbra la cannuccia del drink, Luke osserva quelle labbra perfettamente rosse, non troppo grandi, ma nemmeno sottili. Morbide, scommette che sono morbide.
«Hai il ragazzo?» La risposta sarà no, si stupirebbe del contrario.
«Ti sembro una che vuole un ragazzo?» chiede lei sollevando un sopracciglio. Come previsto, è la tipica ragazza difficile, spirito libero ma non puttana. Chi non vorrebbe portarsela a letto?
Luke scoppia a ridere e le porge la mano. «Luke Hemmings», si presenta.
«Credi che non conosca te e il tuo amichetto puttaniere?» e anche lei parte con una risata di stomaco, realmente divertita. Luke rimane fermo, rimuginando su quelle parole. Dovrebbe essere più facile, perciò si sporge verso di lei, avvicina il viso al suo. Lei lascia andare il drink, il bicchiere che tintinna contro il banco di legno lucido e Luke annulla le distanze tra i loro corpi. Sta per baciarla, quando lei si gira di scatto e prende il volto di Calum tra le mani, fiondandosi sulle sue labbra. Dapprima il corpo di lui si irrigidisce, poi ricambia il bacio in aspettato, in modo passionale, esplorando con la lingua la sua bocca. Ha la vittoria in tasca, Luke è fuorigioco. Pochi minuti dopo lei si stacca, con un sorrisetto rivolge a entrambi uno sguardo soddisfatto.
«Stavolta, la vostra sfida di merda l'ho vinta io.»
Si stringe nelle spalle e se ne va, lasciandoli piacevolmente sorpresi.

NashvilleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora