LE ECLISSI DELL'ANIMA

Capitolo 2: L'Ascesa dell'Oscurità

Mentre Matteo si dedicava alla creazione di un universo armonico e pieno di vita, Massimo si addentrò sempre più nelle profondità del cosmo, alla ricerca di poteri oscuri e proibiti. Lasciò le scintillanti galassie create dal fratello e si immerse nei recessi più tenebrosi dell'universo, dove risiedevano entità primordiali e forze distruttive.

In quei luoghi oscuri, Massimo imparò a manipolare le energie negative, a incanalare l'odio e la paura in potenti incantesimi. Scoprì come corrompere la materia, come torcere la realtà a suo piacimento. Ogni conoscenza acquisita lo avvicinava sempre di più al suo obiettivo: diventare il dominatore assoluto dell'universo.

Con il tempo, Massimo divenne un maestro delle arti oscure. Le sue mani, un tempo capaci di dare vita, ora erano in grado di annientare. I suoi occhi, un tempo luminosi di curiosità, ora brillavano di un'oscura ambizione.

Tornato nel cuore dell'universo, Massimo iniziò a mettere alla prova i suoi nuovi poteri. Con un semplice gesto, annientò intere galassie, trasformando le stelle in polvere cosmica. Le sue creazioni, una volta piene di vita, ora erano dominate dalla morte e dalla distruzione.

Matteo, sentendo le vibrazioni di quel male oscuro, si precipitò a fermare il fratello. Ma Massimo era troppo potente. Ogni attacco di Matteo veniva respinto con facilità, e ogni creazione veniva distrutta senza pietà.

"Perché resistere?", lo schernì Massimo. "Unisciti a me, e insieme potremo creare un universo a nostra immagine, un universo dominato dal caos e dalla distruzione."

Matteo rifiutò con sdegno. "Mai!" esclamò. "L'universo è nato dall'amore e dalla creazione, non dalla distruzione e dall'odio."

La guerra tra i fratelli continuò, sconvolgendo i fondamenti dell'universo. E mentre il caos regnava sovrano, una nuova forza cominciava a manifestarsi: l'Eternità, un luogo di pace e di rinascita, creato da Matteo come ultimo baluardo contro le tenebre.