Capitolo 21: Il Peso della Vita

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Matteo inarcò il capo, osservando il corpo senza vita di Abaddon. Un senso di vuoto incolmabile lo attanagliava. Aveva ucciso suo fratello, l'uomo che una volta aveva amato più di ogni altra cosa. La sua luce si era spenta, lasciando spazio a un'oscurità profonda e inesorabile.
Laura, stringendolo forte, cercava di trasmettergli un po' di calore, ma le sue parole sembravano inutili. Matteo era un'isola deserta, circondata da un oceano di dolore.
Proprio quando sembrava che tutto fosse perduto, una figura emerse dalle ombre. Era Hassine, un giovane guaritore famoso per le sue capacità straordinarie. Aveva sentito parlare della battaglia e, mosso da compassione, era venuto a cercare di fare la sua parte.
Con delicatezza, Hassine si avvicinò ad Abaddon. Le sue mani, luminescenti di un'energia curativa, toccarono il corpo senza vita del giovane dio. Matteo osservava la scena con incredulità. Poteva davvero essere riportato in vita?
"Non perdere la speranza, Matteo", disse Hassine con voce calma. "C'è ancora una possibilità."
Nel frattempo, Laura, con un nodo in gola, si avvicinò a Matteo. "C'è qualcosa che devo dirti", sussurrò. "Sto aspettando un bambino."
Matteo la guardò, gli occhi sgranati. Un figlio? In quel momento di disperazione, la notizia lo colpì come un fulmine. Una nuova vita stava sbocciando proprio mentre lui stava sprofondando nell'oscurità.
Una speranza, flebile ma tenace, si accese dentro di lui. Forse non era troppo tardi per redimersi. Forse poteva ancora fare qualcosa di buono.
Hassine, intanto, continuava a lavorare. Dopo ore di intense concentrazioni, riuscì a rianimare Abaddon. Il corpo del giovane dio era freddo e pallido, ma il suo cuore batteva debolmente.
Abaddon si svegliò lentamente, gli occhi pieni di confusione. Guardò intorno, vedendo Matteo e Laura al suo fianco.
"Cosa è successo?", chiese con voce debole.
Matteo non rispose. Si limitò a guardarlo, cercando di capire cosa provare. Rabbia? Sollievo? Paura?
In quel momento, si rese conto che l'odio non gli aveva portato nulla, se non distruzione e dolore. Aveva bisogno di cambiare, di trovare un modo per riscattare le sue azioni.
"Abbiamo bisogno di trovare una soluzione", disse Hassine. "L'oscurità che ha corrotto Abaddon è ancora presente nel mondo. Dobbiamo capire come sconfiggerla definitivamente."
Matteo annuì, consapevole che la sua battaglia era appena iniziata. Aveva perso molto, ma aveva anche guadagnato una nuova prospettiva. Era pronto ad affrontare il futuro, qualunque cosa esso riservasse.

LE ECLISSI DELL'ANIMADove le storie prendono vita. Scoprilo ora