Capitolo 10: L'Ascesa dell'Oscurità

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Pochi giorni erano trascorsi dalla separazione tra Matteo e Massimo, ma in quel breve lasso di tempo, l'oscurità aveva consumato completamente il cuore di Massimo. L'isolamento e la solitudine avevano amplificato la sua rabbia e il suo risentimento, trasformandolo in una creatura oscura e vendicativa.
Con un'aura malvagia che lo precedeva, Massimo tornò nell'universo, i suoi occhi bruciavano di una luce malefica. Il suo obiettivo era chiaro: distruggere il Consiglio dei Celestiali, coloro che, a suo avviso, lo avevano condannato all'esilio.
Matteo, nel frattempo, aveva percepito il ritorno di suo fratello. Un'ondata di paura e tristezza lo invase. Aveva cercato di prepararsi a questo momento, ma sapeva che nulla lo avrebbe potuto preparare davvero.
Quando Massimo apparve davanti al Consiglio dei Celestiali, l'universo tremò. Con un potente incantesimo, aprì una breccia nel tessuto della realtà, liberando un'orda di creature oscure che seminavano distruzione e caos.
Il Consiglio dei Celestiali, sorpreso dall'attacco improvviso, cercò di resistere, ma la potenza di Massimo era troppo grande. Uno dopo l'altro, i potenti esseri celestiali caddero, sconfitti dall'oscurità.
Matteo, disperato, cercò di fermare suo fratello, ma era come cercare di fermare una tempesta. Massimo lo respinse con violenza, lanciandolo a grande distanza.
"Non puoi fermarmi, Matteo", disse Massimo con una voce profonda e cavernosa. "Io sono il destino, e il destino vuole la distruzione."
Matteo si rialzò con fatica. Sapeva che doveva fare qualcosa, ma cosa? In quel momento di disperazione, ricordò le parole di suo padre: "L'amore è più forte di qualsiasi oscurità."
Con un ultimo atto di coraggio, Matteo si avvicinò a Massimo. "Fratello, ascoltami", gridò, "non sei solo l'oscurità. C'è ancora del bene in te."
Massimo rise, una risata amara e disumana. "Il bene? Non esiste più nulla di buono in me. Solo odio e distruzione."
Ma Matteo non si arrese. Continuò a parlare, cercando di far riaffiorare i ricordi felici che avevano condiviso. E lentamente, molto lentamente, un barlume di luce tornò negli occhi di Massimo.
In quel momento, il Consiglio dei Celestiali, indebolito ma non sconfitto, lanciò un ultimo assalto. Approfittando della distrazione di Massimo, Matteo colpì suo fratello con tutta la sua forza.
Massimo barcollò, ma non cadde. Guardò Matteo negli occhi, un'ombra di rimorso nei suoi occhi. Poi, con un ultimo sorriso amaro, si voltò e si gettò nel vuoto cosmico.
Matteo guardò il vuoto, il cuore spezzato. Aveva salvato l'universo, ma aveva perso suo fratello.

LE ECLISSI DELL'ANIMADove le storie prendono vita. Scoprilo ora